particolare da Le tre età della donna, Gustav Klimt 1905 |
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole erano uomini.
Nazim Hikmet
Avevo promesso che sarei stata più presente. Mi manca il tempo, troppo spesso, per fermarmi a riflettere e ad elaborare i pensieri, le esperienze, le emozioni di tutti questi giorni spesi a rincorrere "il meglio di noi", il tentativo di dare il massimo, sempre, per poter concludere la giornata senza magoni irrisolti... Le giornate sono troppo brevi.
Ieri, invece, è stata una giornata incredibilmente lunga e densa di avvenimenti. Siamo arrivate presto in ospedale, e ci siamo affaccendate, tra routine e imprevisti, intorno ai nostri pazienti. Abbiamo riso, scherzato, pianto con loro, lottato con loro, cercato di infondere loro coraggio e speranza, pur dovendo comunicare notizie terribili di malattie incurabili a giovani donne e uomini, atterriti, increduli, e alle famiglie disperate. Abbiamo discusso insieme, ci siamo confrontate, ci siamo sfogate, e sostenute nei momenti duri, che ieri, e oggi, e sempre, sono tanti, nel nostro lavoro e nella vita.
Ho riflettutto e gioito dell'essere donna, e della nostra capacità di darci agli altri, senza riserve, senza orari, senza limiti. Del nostro essere figlie, sorelle, madri, amanti, amiche, sempre, ogni giorno, completamente noi, totalmente votate a dare più che ricevere, ad ascoltare, sostenere, accompagnare, a tendere la mano...
Pur coi nostri sfoghi, momenti di debolezza, di disperazione, ma sempre capaci di ricominciare, di ripartire, ogni giorno, di raccogliere nuove sfide, soprattutto quando qualcuno chiede aiuto. Tutto questo, i nostri sorrisi, le nostre mani tese a sorreggere, le nostre parole di conforto, le nostre lacrime, spesso sembra non avere valore. Eppure non ci fermiamo mai. Spesso, basterebbero una parola, una mano tesa, un sorriso, per renderci felici.
Grazie alle mie meravigliose colleghe donne.
Ieri, invece, è stata una giornata incredibilmente lunga e densa di avvenimenti. Siamo arrivate presto in ospedale, e ci siamo affaccendate, tra routine e imprevisti, intorno ai nostri pazienti. Abbiamo riso, scherzato, pianto con loro, lottato con loro, cercato di infondere loro coraggio e speranza, pur dovendo comunicare notizie terribili di malattie incurabili a giovani donne e uomini, atterriti, increduli, e alle famiglie disperate. Abbiamo discusso insieme, ci siamo confrontate, ci siamo sfogate, e sostenute nei momenti duri, che ieri, e oggi, e sempre, sono tanti, nel nostro lavoro e nella vita.
Ho riflettutto e gioito dell'essere donna, e della nostra capacità di darci agli altri, senza riserve, senza orari, senza limiti. Del nostro essere figlie, sorelle, madri, amanti, amiche, sempre, ogni giorno, completamente noi, totalmente votate a dare più che ricevere, ad ascoltare, sostenere, accompagnare, a tendere la mano...
Pur coi nostri sfoghi, momenti di debolezza, di disperazione, ma sempre capaci di ricominciare, di ripartire, ogni giorno, di raccogliere nuove sfide, soprattutto quando qualcuno chiede aiuto. Tutto questo, i nostri sorrisi, le nostre mani tese a sorreggere, le nostre parole di conforto, le nostre lacrime, spesso sembra non avere valore. Eppure non ci fermiamo mai. Spesso, basterebbero una parola, una mano tesa, un sorriso, per renderci felici.
Grazie alle mie meravigliose colleghe donne.
bellissimo, Vera!! :-x
RispondiEliminagrazie S.! TVB!
RispondiEliminaMi ha toccato profondamente nel cuore (anche io svolgo una professione d'aiuto, potremmo essere colleghe :-)?
RispondiEliminagrazie Vera
È un bellissimo post, un insieme di riflessioni profonde e di tanto in tanto anche doverose.
RispondiEliminaIl mio grazie viene dalla parte di chi molto spesso è stata una paziente. Ho incontrato poche persone in grado di sostenere realmente con il cuore, ma non le ho mai dimenticate, le ho sempre onorate.
Un bacio sulle vostre mani tese.
non abbiamo mai abbastanza tempo purtroppo,l'importante è farci sentire appena lo si ha
RispondiEliminaGrande. Grazie per aver scritto questo post {bellissimo titolo, oltretutto}.
RispondiEliminawenny
Grazie a tutte del vostro pensiero e della vostra partecipazione. Un abbraccio virtuale :-x
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