Sono un'anima in pena. Sempre in burrasca. C'è qualcosa, un senso di incompiuto, di irrisolto, che mi porta a "ribollire" nei miei pensieri, ciclicamente.
In me c'è una instabilità stabile che mai si placa.
Una ricerca continua di risposte che, forse, mai troverò.
Quello che più mi manca è ciò che non ho mai avuto.
E anche se mi rammarico di non essere capace di "accontentarmi" delle immense fortune che la vita mi ha regalato, non riesco a sedare questo istinto "viaggiatore".
Viaggio, dunque, come ricerca, nell'anima e nel mondo, di ciò che ci manca, di ciò che non conosciamo, della nostra essenza, del senso della vita...
Viaggio, ancora, come crisi, rielaborazione e conferma, nello stesso tempo, delle nostre radici, dei sentimenti profondi, dei gusti e delle passioni che fanno parte di noi e ci rendono ciò che siamo.
Ecco che la curiosità e la voglia di conoscere mi portano ad esplorare ed integrarmi, ma poi mi fanno ribollire e ripartire.
Con un bagaglio leggero sempre più ricco di visi, sorrisi, emozioni, colori, nella testa e nel cuore. Le mie radici profonde e trasportabili.
Con la mia instabile stabilità. Parto e torno a casa, continuamente.
E come Ungaretti, mi sorprendo sempre...
Sorpresa
dopo tanto
d'un amore
credevo
di averlo sparpagliato
per il mondo
Casa Mia, G. Ungaretti
Per Nina...
che meraviglia. E ungaretti, sì come capisco.
RispondiEliminagrazie cara
Nina
Vera *_*
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