L'ho detto tante volte che i dolci di ricotta sono i miei preferiti, quindi quando ho visto la ricetta della cuccìa siciliana sul libro dei "Calycanthi" non ho saputo resistere, anche se si tratta di un dolce preparato tradizionalmente per la festa di Santa Lucia, il 13 Dicembre!
Il fatto poi che la sua preparazione abbia una lunga tradizione e una bella storia, la rende ancora più appetitosa ai miei occhi (e alle mie papille gustative) [un giorno mi cimenterò anche nella preparazione delle Minne di Sant'Agata, anche loro siciliane, anche loro a base di ricotta e con una bella e lunga tradizione].
Riporto qui la storia che ho trovato su La cucina di Calycanthus, così la potete leggere anche voi e ingolosirvi.
La cuccìa è un dolce che in Sicilia si prepara esclusivamente per Santa Lucia, il 13 dicembre. Come per quasi tutto, in Sicilia ne esistono svariate versioni che cambiano da città a città (oltre che da famiglia a famiglia), ma è soprattutto a Palermo e a Siracusa che la tradizione è sentita. A Palermo infatti sarebbe arrivata, secondo la leggenda proprio la notte tra il 12 e 13 dicembre di un anno di carestia del ’600 spagnolo, una nave carica di grano (vale a dire di salvezza…) ed è proprio il grano l’ingrediente principale e festeggiato nella cuccìa, assieme ai canditi e alla ricotta.
A Siracusa la faccenda, se possibile, è ancora più seria perché Santa Lucia che lì nacque, è sì patrona della città, ma non ci “abita” più poiché è stata rapita (in termini reliquiari) da pirati bizantini o veneziani e portata in laguna, dove ancora sta in una chiesa a lei dedicata, tutta bianca, proprio vicino alla stazione ferroviaria di Venezia-Santa-Lucia.
Forse per questo Santa Lucia è molto amata anche nel Triveneto, a Verona in particolare, ma anche nella bergamasca, dove tradizionalmente la notte fra il 12 e 13 dicembre porta dolci e ragali ai bambini.
Ingredienti (per 4-6 bicchierini)
* 400g di grano già cotto (io ho usato quello precotto per dolci, altrimenti lo si deve mettere in ammollo per due giorni cambiando l’acqua 2 volte al giorno)
* 200g di ricotta (io ho usato ricotta di mucca, ma quella di pecora sarebbe ancora meglio)
* 2 cucchiai di zucchero (il mio era di canna fair trade)
* canditi a piacere
* cioccolato fondente grattugiato a piacere
cuccìa siciliana |
Preparazione
1 Se non disponete di quello precotto, tenete il grano in ammollo per 2 giorni cambiando l’acqua, quindi cuocetelo a fuoco basso in acqua leggermente salata per circa 3 ore. Una volta cotto scolatelo con molta cura e tenetelo da parte.
2 Montate la ricotta con le fruste elettriche assieme allo zucchero fino ad ottenere una crema molto leggera, quindi passatela al setaccio e unite prima i canditi, quindi il grano.
3 Rimpite i bicchierini alternando strati di cioccolato e decorate a piacere. Lasciate riposare in frigo un paio di ore prima di servire.
Nota: esistono diverse versioni della cuccia: in tutte c'è il grano, in alcune la ricotta, in altre la crema di latte o la crema di giallo d'uovo, ma tutte sono dedicate a santa Lucia e si confezionano tradizionalmenteper la festa del 13 Dicembre.
ricetta tratta da la cucina Siciliana di Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
e Maurizio Maurizi (ovvero i Calycanti) - Guido Tommasi Editore
Francesca sul suo blog ha deciso di "organizzare" una festa ispirata alle boccate di libertà e al profumo del gelsomino, raccogliendo post che parlano di questo fiore (ricette, pensieri, tè...). Lo spunto per questa idea è la notizia apparsa in questi giorni sui giornali che le autorità cinesi hanno deciso di bandire questo fiore (molto usato in Cina), diventato simbolo delle rivolte in Tunisia, come atto preventivo, insieme al Festival del gelsomino che si tiene ad Hengxia.
Lo scopo è sostenere i simboli "sovversivi" come quelli dell'amore e della natura e per inneggiare al meraviglioso tè al gelsomino, sperando che la sua lunga tradizione in Cina non scompaia. Mi sembra un'idea molto carina, anche se non so ancora bene se/come potrò partecipare, ma la segnalo volentieri qui sul blog!