martedì 7 aprile 2009

Torta di Pasqua (Svizzera?)

Qui c'è aria di Pasqua: ovunque le vetrine sono decorate con coniglietti e gallinelle!
In Svizzera non si usano le uova di cioccolato o le colombe, ma i coniglietti (senza sorpresa!) oppure le uova sode colorate.
Giorni fa in caffetteria all'università mi è capitato di assaggiare una tortina di riso e latte davvero buona che ho scoperto essere un dolce di Pasqua, penso svizzero visto che qui è molto diffuso in questo periodo. Per certi versi mi ha ricordato la pastiera napoletana che io adoro!
Quindi ho cercato qua (non mi sarei mai aspettata di trovarla sul New York Times!) e la ricetta e ho deciso di prepararla! Mediando fra le varie proposte, ecco come l'ho preparata:

Ingredienti:
1 bacello di vaniglia
3.5 dl di latte
40 g di riso
30 g di uvetta
50 g di zucchero
150 g di pasta frolla
2 uova
1 pizzico di sale
zucchero a velo

Preparazione:
Aprite il bacello di vaniglia per il lato lungo e mettetelo con il latte in una casseruola. Portate a ebollizione ed aggiungete il riso. Quindi coprite e lasciate sobbollire per circa 20 minuti. Unite lo zucchero e le uvette e lasciare sul fuoco per altri 15 minuti fino ad ottenere una massa densa ed omogenea. Eliminate il bacello di vaniglia e lasciate raffreddare.

Dividete i tuorli dagli albumi e incorporate i rossi con la pasta di riso. Monate a neve i bianchi con un pizzico di sale e amalgamateli al resto del composto. Stendete la pasta frolla su una tortiera imburrata e bucherellatela con una forchetta. Riempite con la farcia e mettete in forno già caldo a 180º per circa 30 minuti.


Approfitto di questo post per rispondere anche al meme che ci ha proposto Lo:

Le cinque cose da cui sei dipendente:

1. il mare (come sono ripetitiva!): il suo odore, il suo colore, il suo rumore e tutti i suoi sapori. L' acqua è per me più di una risorsa indispensabile: una delle cose a cui non riuncerei mai è galleggiarci ed immergermici. A volte penso che sia il mio ambiente naturale, forse ho sbagliato a nascere sulla terraferma!?

2. il cacao e tutto ciò che ne deriva.

3. la solitudine e il silenzio (che in realtà è pieno di suoni) per potermi fermare a pensare e ad ascoltare.

4. i pranzi in compagnia e il cucinare per gli altri. Proprio non mi piace mangiare da sola. Non c'è niente di più divertente che chiaccherare intorno ad un tavolo e condividere oltre alle parole e alle emozioni, anche i sapori e i profumi...

5. la musica di Fabrizio De André, i romanzi di Andrea Camilleri e i film di François Truffaut (lo so che così sono 7 e non 5... ma non sapevo quali scegliere!).
SiLviA


...adesso, Vera, tocca a te!




Io sono fisicamente e mentalmente dipendente da:

1 Sole
Il sole è forse la mia passione più grande, dal sole dipende il mio umore, mi da carica e voglia di fare, energia, ottimismo. Sono famosa, in casa e tra i miei amici, per essere quella che si mette al sole appena ce n'è uno sprazzo, con sciarpa e piumino, anche solo per prenderlo in viso! Negli anni d'oro, quelli in cui studiavo per preparare gli esami, mi fiondavo al sole con libri e tutto! Il massimo era, poi, quando Tommy, il gattone dei vicini, mi faceva compagnia, sdraiandosi all'ombra (lui) sotto il mio lettino.

2 Mare
Il rumore delle onde, il vento che spazza via le nuvole, il cielo che si incontra con l'acqua, lontano, all'orizzonte, il sole che ne esce all'alba e ci si tuffa al tramonto, rosso, incandescente. Il profumo di iodio, la salsedine sulla pelle, le barche ormeggiate sul molo e i pescatori... il viso arso dal sole, le mani forti, brune e callose...

3 Cioccolata
Beh, cosa dire?! Credo che il blog mi sia testimone... La cioccolata è irresistibile, gratifica, esalta, consola... È amica fedele, compagna di serate in compagnia e di momenti di solitudine. È eclettica e "socievole", si presta a mille accostamenti, è eccezionale calda e densa, fredda, croccante o morbida... cosa c'è di meglio???

4 Comunicare
Ne ho bisogno, sono fisicamente e mentalmente dipendente dal comunicare. Non riuscire ad entrare in sintonia con le persone con le quali devo rapportarmi mi crea un senso di frustrazione. Comunicare, esprimere... non solo a parole, ma soprattutto con piccoli gesti densi di significato (preparare un dolce a sorpresa per festeggiare un giorno qualunque con le persone care, un invito a cena inaspettato, un piccolo regalo in un momento difficile, per far sentire il proprio affetto, un abbraccio, un sorriso...). Mi rendo conto a volte, che nella fretta di tutti i giorni, si perde il significato della comunicazione. Spesso diventa frettolosa e superficiale... Eppure è, forse, la capacità più preziosa che gli esseri viventi abbiano, perché ci rende capaci di provare emozioni, di stingere legami, di non sentirci soli.

5 Viaggiare
Last but not least. Partire, arrivare, esplorare, scoprire, mettersi in gioco. Sentirsi spaesati ma curiosi, soli ma aperti a nuovi incontri. Desiderare di cogliere l'essenza e le sfumature di una città, di un paese, il mercato, i negozietti, le viuzze nascoste, i suoni della lingua, del dialetto, i colori del cielo riflessi nelle finestre...

VerA

5 commenti:

  1. grazie ragazze per i vostri meme...che preziosi racconti e piccoli frammenti è una gioia leggerli....e che torta sfiziosa...mi ispira molto....sai che mi ricordo di aver letto la storia del coniglio pasquale che nasconde le uova in giardino....eheh!

    RispondiElimina
  2. ciao Lo! Grazie a te! Anche io ho sentito questa storia del coniglio, credo che qui funzioni così, ma le uova non sono di cioccolato :( a presto, un bacione! S.

    RispondiElimina
  3. hhmm ... nice blog..... good luck...

    RispondiElimina

Lascia un'impronta passando di qui...

i più cucinati della settimana

Related Posts with Thumbnails

ipse dixit...

  • meglio un asino vivo che un dottore morto! (zia laura)
  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!