sabato 14 febbraio 2009

Muffins Cuor di Mela per il mio compleanno...

L'11 febbraio è stato il mio compleanno. Non l'ho mai festeggiato. Ho cominciato a 30 anni. Adesso come prima, non conta il giorno in sé, ma il pretesto per ritrovarsi con le persone che contano, una volta di più. Stavolta ho preparato la Sachertorte con la marmellata di mandarino (ve la consiglio) e questi piccoli muffins Cuor di Mela, tratti da ClaudiaCastaldi.

Ingredienti per minimo 24 muffins

* Farina 350g
* Uova 2 medie
* Burro 150g
* Zucchero 200g
* Latte 100ml
* Mele 2 medie
* Sale 1 pizzico
* Cannella 1 pizzico
* Lievito 1 bustina

Far sciogliere il burro a temperatura ambiente. In una terrina mescolare le uova con lo zucchero, cannella e sale. Aggiungere lentamente la farina e lievito, continuado a mescolare, poi incorporare il burro. Per rendere il composto più fluido, aggiungere il latte a temperatura ambiente. Mescolare, mescolare, mescolare bene. Solo alla fine aggiungere me mele a tocchetti. Riempire gli stampi dei muffin per metà, infornare a preriscaldato 30 minuti a 120°. Servire freddi.


AUGURI VERA!! da Silvia

venerdì 13 febbraio 2009

Pirciati ch'abbruscianu

Dopo un periodo di pausa, ecco un'altra ricetta letteraria, tratta ancora una volta dai romanzi di Andrea Camilleri. In questo caso la ricetta è descritta integralmente nel romanzo, attraverso le parole del proprietario della taverna.

"Se se la sente, avrei i pirciati ch'abbruscianu" fece il baffuto.
Sapeva cos'era il pirciato, un tipo particolare di pasta, ma cosa avrebbero dovuto bruciare? Non volle però dare all'altro la soddisfazione di spiargli com'erano cucinati i pirciati. Si limitò a una sola domanda:
"Che viene a dire, se se la sente?"
"Precisamente quello che viene a dire: se se la sente" fu la risposta. [...]
E arrivarono i pirciati. Sciauravano di paradiso terrestre. Il baffuto si mise appuiato allo stipite della porta assistimandosi come per uno spettacolo.
Montalbano decise di farsi trasire il sciauro fino in fondo ai polmoni.
Mentre aspirava ingordamente, l'altro parlò.
"La vuole una bottiglia di vino a portata di mano prima di principiare a mangiare?".
Il commissario fece 'nziga di sì con la testa, non aveva gana di parlare. Gli venne messo davanti un boccale, una litrata di vino rosso densissimo. Montalbano se ne inchì un bicchiere e si mise in bocca la prima forchettata. Assufficò, tossì, gli vennero le lagrime agli occhi. Ebbe la netta sensazione che tutte le papille gustative avessero pigliato foco. Si sbacantò in un colpo solo il bicchiere di vino, che da parte sua non sgherzava in quanto a gradazione.
"Ci vada chiano chiano e liggero" lo consigliò il cammareri-proprietario.
"Ma che c'è?" spiò Montalbano ancora mezzo assufficato.
"Oglio, mezza cipuddra, dù spicchi d'agliu, dù angiovi salati, un cucchiarinu di chiapparina, aulive nìvure, pummadoro, vasalicò, mezzo pipiruncinu piccanti, sali, caciu picurinu e pipi nìvuro" elencò il baffuto con una nota di sadismo nella voce.
«Gesù» disse Montalbano. [...]
Intercalando le forchettate con sorsate di vino e gemiti ora di estrema agonia ora di insostenibile piacere («esiste un piatto estremo come il sesso estremo?» gli venne di spiarsi a un certo punto), Montalbano ebbe macari il coraggio di mangiarsi col pane il condimento rimasto sul fondo del piatto, asciucandosi di tanto in tanto il sudore che gli spuntava in fronte.
«Che vuole per secondo, signore?». Il commissario capì che con quel «signore» il padrone gli stava rendendo l'onore delle armi.
«Niente».
da L'odore della notte [pag. 50-52] di Andrea Camilleri




Ingredienti:

* Oglio
* mezza cipuddra
* dù spicchi d'agliu
* dù angiovi [acciughe] salati
* un cucchiarinu di chiapparina [un cucchiaino di capperi]
* aulive nìvure (una decina)
* pummadoro
* vasalicò
* mezzo pipiruncinu piccanti
* sali
* caciu picurinu
* pipi nìvuro


Preparazione:
Soffriggete l'aglio e la cipolla in un filo di olio. Aggiungete il peperoncino e le acciughe. Quando i filetti di acciuga si saranno sciolti unite il pomodoro le olive, i capperi, sale e pepe. Lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco vivace, quindi aggiungete qualche foglia di basilico. Una volta lessata la pasta, un po' al dente, versatela nella padella e lasciatela cuocere ancora un minuto. Servite spolverizzando con il formaggio.

...e tanti auguri a Vera per il suo compleanno (che è stato l'altro ieri)!



PS: Accetto volentieri all'invito di

Galline 2nd life
Consumo meno
Semi di papavero

Fiordisale
Una curiosa
Crocette colorate
I pasticci di Memole
Stella di sale

ad aderire all'iniziativa "Mi illumino di meno" e invito tutti a spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili oggi dalle ore 18. Vi consiglio di leggere il post di Lo per trovare alcuni suggerimenti utili ad evitare gli sprechi.

martedì 10 febbraio 2009

Alici al forno

Visto che da un po' la mie ricette ittiche si concentrano solo sui calamari, ecco, per cambiare, un piatto greco a base di alici (altro pesce facile da trovare fresco anche in Svizzera e quindi molto gettonato in questo blog!) davvero semplice, ma altrettanto buono e delicato.

Gavros sto Fourno

Ingredienti:

500g di alici fresche
1/2 cucchiaio di origano
1/2 tazza di olio
succo di mezzo limone
sale & pepe

Preparazione:
Pulite le alici, eliminando la testa e la lisca.
Allineatele in una teglia condendole con l'intigolo ottenuto mescolando gli altri ingredienti.
Aggiungete un po' di acqua ed infornate a 180º per 45 minuti circa. Servite tiepide.
Sono molto buone anche il giorno dopo servite fredde (a temperatura ambiente) o leggermente intiepidite.


Questa ricetta è tratta dal libro di ricette greche: "300 ricette tradizionali della cucina greca", Atene Summer Dreams editions.

lunedì 9 febbraio 2009

Calamari gratinati (e qualche segnalazione)

La cucina riapre, ma sottotono. L'indignazione e il malessere sono tutt'altro che passati e l'attenzione per la grave situazione di questi giorni è sempre al massimo, ma cerchiamo di riprendere la routine del nostro blog, riservandoci di mantenere alta la guardia e di segnalare eventualmente altre iniziative sul web e non. Questo è solamente un blog di cucina e di ricette, ma di certo davanti a certe prevaricazioni, e a tematiche così importanti per la società, non riusciamo a restare indifferenti. Per chi fosse interessato ho trovato questo appello per il diritto alla libertà di cura e per una discussione parlamentare sul testamento biologico e quest'altro per il sostegno al ddl presentato dal senatore Ignazio Marino (scaricabile dallo stesso sito). Inoltre cliccando qui potete aderire ad un'analoga iniziativa su facebook.


Tornando alla vera natura, più frivola, di questo blog ecco un'altra ricetta: come ogni domenica di pesce... e come molto spesso, di calamari!
In realtà per gli ingredienti e il procedimento ho preso qualcosa da varie ricette che avevo sottomano, senza seguirne davvero una, ma il risultato è davvero ottimo.

Ingredienti:
500 di calamaretti
5 filetti di acciughe sott'olio
4-5 pomodori maturi (io ho usato la conserva di mio papà)
15-20 olive nere
2 cucchiai di capperi
6 cucchiai di pangrattato
6 cucchiai di olio d' oliva
1/2 bicchiere di vino
sale & pepe
1/2 limone
2 cucchiai di prezzemolo.


Preparazione:
Pulite e sciacquare i calamaretti e metteteli in uno scolapasta in modo che perdano l'acqua in eccesso.
Dopo qualche minuto trasferite i calamari in una terrina e aggiungete i capperi, i filetti di acciughe spezzettati, le olive denocciolate, il pomodoro, il pangrattato e 4 cucchiai d'olio. Mescolate bene.
Versate un filo d'olio nella teglia e infornate per 10 minuti a 200º.
Preparate un intingolo sbattendo in un tazza il vino con 2 cucchiai di olio ,il succo di limone, una spruzzata di pepe e una presa di sale. Trascorso il tempo, togliete la teglia dal forno e smuovete i calamari con un cucchiaio e versateci sopra l'intingolo.
Infornate di nuovo per altri 10 minuti.
Serviteli caldi e cosparsi di prezzemolo tritato.

Approfitto di questo post ittico per segnalare la guida del WWF all'acquisto del pesce in Italia e ringrazio Lo e Salsadisapa per avermela fatta notare.


cliccate sull'immagine per scaricare la guida in formato pdf.

sabato 7 febbraio 2009

oggi cucina chiusa per indignazione...

Stare a casa con il mal di schiena (e tanti pensieri malinconici), a leggere le notizie che si susseguono sui giornali, mi sta davvero devastando.
Abitualmente ci occupiamo solo di cucina in questo blog, ma l'indignazione che provo davanti a queste pagine mi fa passare ogni desiderio di mettermi ai fornelli e di mangiare.
Non posso descrivere la tempesta di pensieri e sentimenti che passano per la mia mente ed inoltre voglio rispettare la volontà (che quasi nessuno ha rispettato) delle persone coinvolte in questa terribile vicenda umana, di stendere un velo di silenzio.

Quindi in questa giornata di "digiuno virtuale" in cui mi sento così offesa come cittadina, e così impotente davanti alle gravi ingiustizie e prevaricazioni di cui è vittima la nostra sgangherata democrazia (e purtroppo non soltanto lei), mi limito a segnalare, per quanto possa servire, questo appello di Libertà e Giustizia pubblicato sul sito Repubblica.it per la difesa della democrazia...


... e a ringraziare Lo per il suo post che in qualche modo è riuscito a dar voce anche ai miei pensieri.

SiLviA

Ho già scritto a commento del post di Lo quello che provo, anche se in poche frasi non si può rendere un tumulto di sentimenti così forti: indignazione, rabbia, offesa, turbamento, pietà, disperazione... io come donna, come figlia, come sorella, come amica, e come medico, non posso che esprimere tutta la mia solidarietà e il mio rispetto profondo al papà di Eluana ed ai colleghi che hanno risposto al suo appello.

Nella speranza che le nostre parole non si perdano nel vuoto di una società e di una classe politica senza coscienza...

VerA

P.S. Vorremmo infine, sempre su suggerimento di Lo, far da cassa di risonanza a questa iniziativa di Fiordisale. Aderiamo numerosi!!!

... come mai la Chiesa non trova niente di stridente con la carità cristiana in questa nuova proposta del Governo???...

Bacaritour - 2nd edition

Sabato sera io Lau e Vale abbiamo trascorso un'altra delle nostre serate, dedicate alla SL (Social Life), a Venezia. Il pretesto era festeggiare il Carnevale a modo nostro, ovvero gustando una frittella nel regno delle frittelle, la patria delle maschere. Non poteva mancare una sosta da ViziVirtù, ovviamente.

La nostra serata si è colorata poi di chiacchiere e racconti lungo le calli, verso Rialto e poi San Marco, sferzata da un vento gelido che preludeva alla neve che sarebbe caduta l'indomani.

L'Osteria Ai Do Mori, suggeritaci dal nostro Prof., è stata la tappa successiva. Purtroppo, causa orario di chiusura, abbiamo dovuto cercare un altro posto dove mangiare, previa polpettina tappa-voragine alla Vedova.

Alla fine siamo approdate in un ristorante arabo-greco consigliatomi da Adriana, la mia cuginetta, in campo dei Frari (Frary's). Peccato che non fossimo a digiuno, perché il menu è davvero invitante. Vorrà dire che ci ritorneremo...


venerdì 6 febbraio 2009

Insalata di radicchio di Treviso con arance bionde

Ed ecco un'altra insalata, dai colori accesi e dal gusto strepitoso.

Lavate e spezzettate 2 cespi di radicchio di Treviso tardivo. Sbucciate al vivo 2 arance bionde e tagliatele a spicchi facendo colare il succo in una ciotolina. Mettete le arance e il radicchio in una ciotola. Miscelate il succo raccolto con olio, sale, pepe e poco zucchero integrale. Versate la citronette sull'insalata e mescolate.


Anche questa ricetta partecipa alla raccolta

mercoledì 4 febbraio 2009

La Sachertorte

Ed ecco, dedicata a Tommy, Marco e Carmela, la Sachertorte! La ricetta è tratta da Anice&Cannella ed il risultato è stato davvero spettacolare! Da ripetere. Anzi, vi consiglio, non servitela come dessert a fine pasto, ma come deliziosa pausa thé delle cinque... per gustare ogni singola molecola!!!


Ingredienti per la base

20 g di farina | 40 g di maizena | 90 g di burro | 80 g di zucchero a velo | 90 g di cioccolato fondente | 30 g di farina di mandorle | 4 tuorli | 5 albumi | 1/2 bustina di lievito


Per la glassa

200 g di cioccolato fondente | 70 g di burro | 2 cucchiai d'acqua


1. Montate con le fruste il burro morbido con 50 g di zucchero, poi aggiungete i tuorli uno ad uno. Nel frattempo fate fondere il cioccolato a bagnomaria e fatelo intiepidire. Amalgamatelo sempre montando bene.

2. Pian piano, aggiungete la farina, la maizena e la farina di mardorle, setacciate bene con il lievito. In ultimo, incorporate gli albumi, montati a neve con il resto dello zucchero (30 g di zucchero a velo).

3. Infornate in uno stampo estraibile da 24 cm, a 170° per 40 minuti circa.

4. Una volta sfornata, fatela raffreddare, quindi tagliatela in due dischi con un filo da cucito, posizionandolo tutto attorno alla torta e tirando verso di voi.

5. A questo punto spennellate la superficie inferiore con la marmellata di albicocche , formando uno strato di 3 mm.

6. Riposizionate il disco superiore e spennellatelo con un velo di marmellata.


7. A questo punto preparate la glassa: fate sciogliere a bagnomaria 200 g di cioccolato fondente con 70 g di burro e 2 cucchiai di acqua (fidatevi, non impazzisce), mescolando continuamente; il fuoco deve essere dolcissimo e l’acqua non deve bollire assolutamente, anzi, è meglio che ogni tanto togliate tutto dal fuoco per far perdere un po’ di calore.

8. Quanto il cioccolato sarà diventato bello fluido e lucido lo si può versare sulla torta: tenete il piatto della torta poggiato su una mano e con l’altra versatevi il cioccolato fuso sopra, roteando il piatto della torta , in modo che il cioccolato copra tutti i lati.

martedì 3 febbraio 2009

Focaccia genovese

Un altro piatto tipico dei miei fine settimana è la pizza.
Quando studiavo a Padova, almeno una volta a settimana andavo fuori a mangiarla, oppure la prendevo per asporto; la consuetudine è poi continuata nei mesi a Trieste, ma poi l'arrivo in Svizzera è stato traumatico da questo punto vista! È davvero difficile trovare una pizza degna di questo nome qui, soprattutto nel paesino in cui abito; quindi, con l'aiuto della mia amica Geppina, napoletana doc (...e per un certo periodo mia compagna di avventure qui in terra elvetica...), ho imparato a farla in casa!

Tuttavia questo fine settimana ho deciso di fare una piccola variante sul tema: invece di una pizza ho voluto provare una focaccia... e cosa c'è di meglio che cominciare con la classica e buonissima focaccia genovese?

Ingredienti:
* 350g di farina 00
* 20g di lievito di birra
* olio extravergine di oliva
* sale fine e grosso

Preparazione:
1 Sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida ed impastatelo con la farina, un pizzico di sale e un cucchiaino di olio. Lasciate riposare l'impasto per 45 minuti.

2 Disponete la pasta su una teglia bassa e larga (come quella della pizza) unta d'olio e lasciate lievitare per un'altra mezz'ora.

3 Schiacciate la pasta con le dita per renderne la superfice irregolare, versatevi dell’olio extravergine e cospargete con del sale grosso. Infornare a 200° per circa 20 minuti. In realtà dopo 15 minuti l'avevo guardata e sembrava molto indietro, così l'ho lasciata in forno altri 10 minuti, ma credo siano stati troppo perché si è un po' seccata: 20 minuti dovrebbe essere il tempo migliore!

Tanti auguri a Maya che oggi fa 2 anni!

lunedì 2 febbraio 2009

Vellutata di lenticchie rosse al rosmarino

Ieri grande festa! Abbiamo avuto ospiti a pranzo! L'idea è nata per festeggiare l'esame di Tommy con la meravigliosa sachertorte di Anice&Cannella, perché Tommy adora la sacher. Quella che doveva essere una semplice merenda, alla fine, è diventata un pranzo (con il contributo prezioso della mia mitica mamma).

Il piatto forte, come dicevo, doveva essere il dolce. Ma anche gli altri piatti sono stati molto apprezzati, a cominciare dal primo: la vellutata di lenticchie rosse, tratta da Profumo di Sicilia, rielaborata alla moda di casa nostra.
Non vi ho mai raccontato un'usanza un po' particolare di casa, nata da una fissazione di mio papà, e diventata poi, un po' alla volta, abitudine... qui si mangia minestra di verdura tutte le sere! Perché non sia la solita minestra, ultimamente sto cercando di introdurre delle varianti: vellutate, zuppe, creme dai sapori insoliti, con ingredienti di stagione, e devo dire che finora gli esperimenti sono tutti ben riusciti.

Ingredienti per 7 persone

400 g di lenticchie rosse | 4 patate non troppo grosse | 2 cipolle, una rossa e una bianca | 1 carota | 1 gambo di sedano bianco | 2 cucchiai di dado vegetale | alcune fogliette di rosmarino | 2 spicchi d'aglio | pepe nero macinato | olio evo | sale q.b.

Tritate finemente la cipolla e lasciatela imbiondire in una casseruola dal fondo alto con un filo d'olio evo; aggiungete le lenticchie lavate, la carota, il sedano e le patate tagliati a dadini piccoli, acqua e dado. Lasciate cuocere per circa mezz'ora a fuoco medio con il coperchio. Al termine della cottura, regolate di sale e pepe e aggiungete il rosmarino.

Con l'aiuto di un frullatore ad immersione, omogeneizzate il tutto per pochi secondi....

P.S. Io vi consiglio di serivire spolverizzando con del pecorino a scaglie ed un filo d'olio buono.

Grazie a Lo, questa ricetta partecipa alla raccolta

domenica 1 febbraio 2009

Calamari ripieni (3º edizione): ricetta greca


Ormai la domenica a pranzo a casa nostra il pesce è diventato una tradizione!
Dopo aver rifatto diverse volte i calamari ripieni che ormai sono uno dei miei piatti preferiti, ho deciso di provare una nuova ricetta che ho trovato sul mio libro di cucina greca comprato a Creta quest'estate: il risultato è davvero squisito!
Devo dire che adoro i calamari, ma li ripropongo così spesso anche perché qui in Svizzera non si trova una grande varietà di pesce di mare, quindi bisogna sviluppare la fantasia per trovare piatti sempre diversi!

Kalamarakia ghemistà

Ingredienti:

* 500g di calamaretti
* 1/2 tazza di riso
* 2 cipolle di media grandezza tritate
* menta tritata
* prezzemolo tritato
* 1-2 pomodori maturi
* 1/2 tazza di olio
* sale & pepe
* 1/2 bicchiere di vino bianco

Preparazione:

1 Lavate i calamaretti e puliteli, lasciando le sacche intere e mettendo da parte i tentacoli tritati.

2 Scaldate un po' di olio e fatevi imbiondire la cipolla.

3 Aggiungete il prezzemolo, la menta, i tentacoli e i pomodori e lasciate cuocere a fuoco lento.

4 Cuocete il riso nella padella, aggiungendo un po' di vino e, se necessario, un po' di acqua.

5 Una volta cotto il riso riempite i calamari con il composto e ricucite l'apertura con un po' di filo bianco o chiudetele usando uno stuzzicadenti.

6 Disporre i calamari in una teglio con l'olio e il vino e infornate a 180º per 25 minuti circa.

I miei calamari si sono un po' aperti cuocendosi, credo che per ovviare a questo incoveniente si debbano riempire meno di riso. Forse hanno perso un po' dal punto di vista estetico, ma era davvero ottimi! Sul fondo della teglia è poi rimasto un sughetto delizioso, lo conserverò e ci condiremo al più presto una pastasciutta...

Questa ricetta è tratta dal libro che avevo comprato a Creta la scorsa estate: "300 ricette tradizionali della cucina greca", Atene Summer Dreams editions.

i più cucinati della settimana

Related Posts with Thumbnails

ipse dixit...

  • meglio un asino vivo che un dottore morto! (zia laura)
  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!