lunedì 29 dicembre 2008

Sfoglia di ricotta speck e semi di papavero

Oggi è un giorno di festa... perché arriva SiLviA con la sua mamma qui da noi a Padova! Il programma è andare insieme a Venezia a fare un giretto e, spero, fare tante foto artistiche!!! Per il menu ho preso ispirazione da Brodo di Giuggiole, sarà un menu semplice e veloce, ma nello stesso tempo saporito ed energetico!

Ingredienti

un rotolo di sfoglia | 30 g di ricotta (io ne ho messi 200!) | 100 g di speck | 100 g di scamorza affumicata | latte | 1 uovo | sale, pepe, noce moscata | un filo di olio extravergine d'oliva | una manciata generosa di semi di papavero


Preparazione

Come tutte le sfoglie, la preparazione è velocissima. Accendete il forno a 180-200°. Stendete la pasta sfoglia in una teglia rotonda, bucherellate il fondo con una forchetta. Lavorate a lungo la ricotta con un cucchiaio o una forchetta, per renderla morbida, allungatela se necessario con un filo d'olio e qualche cucchiaio di latte, fino ad ottenere una crema molto morbida. Salate leggermente e aggiungete un pizzico di noce moscata. Tagliate lo speck a strisce sottili, quindi unitelo alla ricotta, mescolando bene. Stendete il composto sulla sfoglia, disponete sopra delle fettine di scamorza affumicata, facendo in modo da lasciare libero il centro della torta - questa non l'ho capita, quindi ho coperto anche il centro, scusa Moscerino ;) - distribuite sopra i semi di papavero. Ripiegate i lembi di sfoglia in eccesso (come nella foto), quindi spennellate con l'uovo sbattuto. Infornate per circa 20 minuti o fino a doratura.

domenica 28 dicembre 2008

Crema di zucca al rosmarino

Finalmente le tanto attese ferie invernali! Da oggi posso fare programmi e riprendere in mano tante questioni accantonate per sfinimento da iperlavoro. Prima bisognava ingranare al ritorno dalle ferie estive, poi l'esame di specialità, poi di nuovo superlavoro pre-ferie natalizie... insomma, sono sfatta! E saranno mesi che non riesco a leggere un libro che non sia di medicina, o a guardare un film senza cadere svenuta sul divano, o fare un giretto per svago senza il magone del giorno dopo che incombe... E oltretutto ho trascurato il nostro blog!!! Ho tante di quelle ricette da sperimentare, già copiate in bozza, che non avete un'idea!

Cominciamo con un abbinamento vincente!

Crema di zucca al rosmarino

400 g di zucca | 4 patate medie | 2 cipolle bianche e 1 rossa | 2 pomodori | 2 rametti di rosmarino | 2 dadi vegetali | olio evo | acqua (tale da coprire la verdura per metà) | pepe per guarnizione

Lavate e tagliate a pezzetti la verdura. Ponetela in una pentola dai bordi alti e cucinatela a fuoco vivo con olio extravergine d'oliva, dado e rosmarino, acqua fredda. Quando la verdura sarà cotta e avrà raggiunto la cremosità desiderata, spegnete il fuoco e frullate il tutto fino ad ottenere una crema.



Servite la crema calda con i frollini al parmigiano di Erborina in cucina. Per la ricetta vi rimando al post di SiLviA che li ha già sperimentati. Buon appetito!!!

P.S. Stasera fa un freddo polare, nulla di meglio di una zuppetta calda!

mercoledì 24 dicembre 2008

Vigilia di Natale

La vigilia di Natale, per il secondo anno consecutivo, sarò ospite di Anna&Sandro. Quest'usanza è davvero carina, l'anno scorso abbiamo trascorso una splendida serata, con scambio reciproco di piccoli pacchettini regalo. Quest'anno ho deciso di fare dei regali da vera foodblogger, ovvero delle marmellatine, una di frutta, e l'altra di verdura da accompagnare ai formaggi. Dato il periodo, credo che sia indicato ri-proporre la marmellata di arance, che mi piace abbinare cromaticamente alla composta di cipolle rosse e aceto balsamico di Il Gatto Goloso e alla marmellata di cipolle rosse di Pippi, in Io... così come sono...


Composta di cipolle rosse e aceto balsamico
(Il Gatto Goloso)

Ingredienti:

400 g di cipolle rosse di Tropea
200 g di zucchero semolato
1 cucchiaio abbondante di miele
200 ml di aceto balsamico
1 cucchiaio di sale fino

Sbucciare le cipolle e tagliarle a rondelle piuttosto sottili.
Metterle in una casseruola con il resto degli ingredienti e far cuocere, senza coperchio, per circa 1 ora mescolando di tanto in tanto.
Sterilizzare i vasetti e versarvi la confettura bollente.



Marmellata di cipolle rosse di Tropea
(Pippi - Io... così come sono...)

Ingredienti:

1/2 kg cipolle di tropea
1 mela grattugiata
300 g zucchero
il succo di 3 limoni



Tagliate a fettine sottili le cipolle, mettetele in una casseruola con il succo del limone e la mela grattugiata, fate cuocere per una mezz'oretta o comunque finchè le cipolle non diventano morbide, versate quindi lo zucchero e cuocete ancora una mezz'ora, facendo infine la prova del piattino.


Rinnovo a tutti i miei auguri più sinceri.


lunedì 22 dicembre 2008

Buon Natale!


Merry Christmas! Joyeux Noël! Feliz Navidad! Fröhliche Weihnachten!


Oggi parto per l'Italia e non so quanto mi dedicherò al blog durante le vacanze, quindi approfitto per salutare tutti voi che passerete dal nostro blog e augurarvi buone feste e un felicissimo 2009!
Silvia

domenica 21 dicembre 2008

Pranzo di (quasi) Natale

Io e Ru siamo in partenza per l'Italia, per passare le feste con i nostri genitori, quindi passeremo il Natale separati. Allora oggi abbiamo pensato di fare un pranzetto natalizio anticipato fra di noi. Ecco il menù (poiché ho già pubblicato la ricetta di quasi tutte le portate, qui riporto solo quella dell'antipasto che è l'unico nuovo esperimento)!


Antipasto: frollini al parmigiano di Erborina

Qualche giorno fa, vagabondando per i blog, ho letto questa bella ricetta di Erborina (il cui blog mi piace davvero molto) e mi è subito venuta voglia di provarla. Può essere benissimo un antipasto natalizio, se si scelgono le formine giuste!
Purtroppo siamo quasi in partenza e quindi non ho a disposizione molti ingredienti: quindi per necessità e/o per voglia di sperimentare ho fatto qualche piccolo cambiamento.
Devo dire che sono venuti davvero carini e molto buoni.

Ingredienti:
Burro salato 80 g
Farina 125 g
Parmigiano grattugiato 100 g (io ho mescolato anche un po' di ricotta infornata)
Pepe 1 pizzico
Sale 1 pizzico
Zafferano in polvere 1 pizzico
guarnizione:
spezie: io ho usato pinoli, semi di papavero, semi di finocchietto e semi di aneto.
la ricetta di Erborina prevede anche 1 uovo sbattuto (che purtroppo non avevo)





Preparazione:
1 Mescolate insieme in una ciotola la farina, lo zafferano, il burro a temperatura ambiente, sale e pepe. Impastate con le dita fino a quando l’impasto non diventerà liscio e senza grumi. Aggiungete il parmigiano e impastate ancora fino ad amalgamare completamente gli ingredienti.
2 Stendete l’impasto con un matterello e ritagliate tanti frollini di diverse forme. Spennellate con dell’uovo sbattuto (io ho omesso questa parte) e spolverate la superficie con diverse spezie.
3 Disponete i frollini su una teglia foderata con della carta da forno ed infornate a 180º per 10 minuti.





Primo: spaghetti alle vongole


Secondo: calamari ripieni e insalata


Dessert:
panettoncino con gocce di cioccolato e uvetta dell'altromercato.



domenica 14 dicembre 2008

Pasta al nero di seppia e calamari affogati

Visto che adesso ho ha disposizione ancora 24g di nero di seppia, non posso non provare a fare la pasta al "nìvuro di siccia"!

"Da qualche tempo il commissario s'era addunato che Adelina, se lui era teso, turbato, nirbùso, in qualche modo l'intuiva da come lui al matino lasciava la casa e allora gli faceva trovare piatti speciali che gli risollevavano il morale. Quel giorno Adelina era entrata in azione, sicché Montalbano trovò pronto in frigo il sugo di seppie, stretto e nero, come piaceva a lui. C'era o no un sospetto d'origano? L'odorò a lungo, prima di metterlo a scaldare, ma magari questa volta l'indagine non ebbe esito."
da Il cane di terracotta di Andrea Camilleri [pag. 143]

Pasta al nero di seppia


Ingredienti:
100g di pasta lunga
200 g di pomodori maturi
1 seppie di media grandezza
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
olio
sale & pepe.

Preparazione:
Pulite bene la seppia, badando a non rompere il sacchetto contenente il nero (che metterete da parte), e tagliatela a striscioline fittissime. Soffriggete in tegame nell'olio, l'aglio intero o a pezzetti, ed aggiungete il pomodoro spellato e senza semi. Appena si sara' appassito aprite con attenzione il sacchetto del nero facendo scolare il suo contenuto nel tegame. Aggiungete la seppia, rimescolate bene e sfumate col vino. Allungate il sugo con un bicchiere d'acqua, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per mezz'ora circa. Lessate la pasta al dente e condite nella zuppiera con la salsa nera.

Questa ricetta è ripresa dal sito vigata.org che a sua volta la trae da La cucina tradizionale siciliana di Anna Pomar. Sul blog di Gloricetta ho appena scoperto l'esistenza di questo libro con 150 ricette tratte dai romanzi di Camilleri: inutile dire che cercherò di procurarmelo al più presto: NIVURO DI SICCIA, LE RICETTE ISPIRATE ALLE AVVENTURE DEL PIU' ASTUTO COMMISSARIO SICILIANO, Trenta editore.

questa immagine è tratta dal calendario di ERBEROSSI 2006 ed è stata fatta da Diramazioni (Jessica e Lucio). Di tutto il (bellissimo) calendario, che continuo a tenere in cucina e a girare ogni mese, questa forse è la mia immagine preferita ed è proprio quella di dicembre!

e per secondo...

Calamari affogati

Ingredienti:

1 cipolla
1 spicchio d'aglio
500g di calamari
1/2 bicchiere di vino bianco
150g di polpa di pomodoro (io ho usato la conserva di pomodoro di mio papà)
10 olive verdi snocciolate
un po' di capperi
un pezzettino di sedano
prezzemolo tritato
peperoncino
sale & pepe

Preparazione:
Soffriggete l'aglio e la cipolla. Appena dorati aggiungete i calamari puliti e tagliati a pezzi.
Quindi, dopo averli fatti insaporire pochi minuti, aggiungete 1/2 bicchiere di vino bianco. Aggiungete quindi: la polpa di pomodoro, le olive verdi snocciolate ed a pezzettini, 1 cucchiaio di capperi, il sedano verde affettato sottilmente, il prezzemolo trito, sale e peperoncino. Cuocete a fiamma bassissima per circa 60 minuti, controllando spesso che ci sia il sughetto. Altrimenti aggiungete un po' d'acqua.
Ho ripreso e riadattato la ricetta da qui.

Buon quasi-compleanno a Ru...





Glossario culinario IT - DE - EN:
calamaro, m. = der Kalmar, m. (ma in svizzera è anche Calamari)= squid, n.
oliva, f. = die Olive, f. = olive, n.
peperoncino, m.= der Paprika, m. = red/hot pepper, n.


sabato 6 dicembre 2008

Torta di mele di Gloricetta

Domenica scorsa mi sono svegliata con la voglia di torta di mele. Avevo annotato la ricetta di Gloricetta. L'ho un po' reinterpretata, aggiungendo amaretti sbriciolati al posto del cardamomo, ingrediente a me ancora completamente sconosciuto (ma prima o poi lo proverò), e riducendo un po' le dosi di zucchero e burro.

1 kg scarso di mele | 2 limoni bio | 3 cucchiai di zucchero | 3 uova | 150 g di zucchero | 300 g di farina | 125 g di burro | 200 g di latte | 1 bustina di lievito | 1 pizzico di sale | la scorza di un limone grattuggiato | qualche amaretto sbriciolato


Sbucciate e dividete a spicchi le mele. Ponetele in una ciotola con il succo di un grosso limone, 3 cucchiai di zucchero e gli amaretti sbriciolati. Mescolate bene alcune volte e lasciate macerare. Le mele resteranno bianchissime e profumate di limone.

Sbattete bene le uova con un pizzico di sale, lo zucchero e il cardamomo. Aggiungete la farina, poca per volta e unite all'impasto la buccia grattugiata del secondo limone, il burro fuso e il latte tiepido (poco per volta) nel quale avrete fatto sciogliere il lievito.
Rivestite uno stampo quadrato di carta forno inumidita e strizzata.

Versate l'impasto nella tortiera e disponete sulla superficie tutte le mele premendole con il palmo delle mani perchè possano entrare un pò nell'impasto.

Infornate a 180° per circa 45 min. Ponete la torta, dopo averla sformata, su di una gratella a raffreddare...

Mi ero quasi dimenticata di lei, ma il risultato è stato talmente delicato, mooolto apprezzato dai miei ospiti, che la torta è finita in un boccone! Non potevo non riproporvela.

venerdì 5 dicembre 2008

Seppie in nero!

Oggi sono passata da un supermercato lussuoso di Zurigo in cui si trovano gli ingredienti più impensabili: è il supermercato di un grande magazzino molto elegante in cui si possono anche fare un sacco di assaggini! I banchi dei prodotti freschi (come carne, formaggi, affettati, pesce) sono perfetti con tutti i pezzi diposti in ordine, in modo quasi coreografico. Ogni 2 metri c'è una gentile commessa pronta a decantare i pregi di un formaggino o a farti provare una tartina. È talmente ordinato e perfetto da mettere a disagio! In questo posto si possono comprare prodotti davvero particolari e spesso anche sfusi. Inutile dire che i prezzi rispecchiano l'aspetto lussuoso del negozio.

In ogni caso, visto che in Svizzera al banco del pesce in genere non vendono il nero di seppia o le seppie non pulite (e data la mia passione per le seppie con il nero!!) ho deciso di farci un giro per vedere se almeno lì si potesse trovare! E infatti, al modico prezzo di 8.90 franchi (circa 6 euro) mi sono portata a casa ben 32 grammi di inchiostro di seppia diviso in 8 bustine! Non si può dire che sia un affare, ma oggi volevamo festeggiarci e viziarci un po'!

Quindi stasera: seppie in nero alla veneziana (che buone quelle che mangiavo a Padova a casa di Vera e Ru e di loro zia!).

Anche se le seppie alla veneziana non sono proprio uguali alla pasta con il nìvuro di siccia del commissario Montalbano, fedele alla mia "linea editoriale" riporto lo stesso un brano da "Il giro di boa" nel quale mi rivedo molto, visto quanto sono golosa di seppie nere!

“Io lo sapeva” disse l’omo.
“Che cosa?”.
“Che doppo tanto firriari sarebbe vinuto qua. L’ aspittavo”.
Evidentemente in paìsi si era sparsa la voci della sua viacruci in seguito alla chiusura della trattoria abituale.
“E io qua sono” fece asciutto il commissario.
Si taliarono occhi nell’ occhi. La sfida all’ ok corral era lanciata. Enzo chiamò un cammareri:
“Apparecchia per il dottor Montalbano e stai attento alla sala. Io vado in cucina. Al commissario ci penso io pirsonalmente”.
L’ antipasto fatto solo di polipi alla strascinasali parse fatto di mare condensato che si squagliava appena dintra alla vucca. La pasta col nìvuro di siccia poteva battersi degnamente con quella di Calogero. E nel misto di triglie, spigole e orate alla griglia il commissario ritrovò quel paradisiaco sapore che aveva temuto perso per sempre. Un motivo principiò a sonnargli dintra la testa, una specie di marcia trionfale. Si stinnicchiò, beato, sulla seggia. Appresso tirò un respiro funnuto.
Doppo lunga e perigliosa navigazione, Ulisse finalmenti aviva attrovato la sò tanto circata Itaca.
Andrea Camilleri, Il giro di boa (pag. 80-81)



Ingredienti:
1kg si seppie con la loro vescichetta di nero
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
prezzemolo tritato
1 bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di passata di pomodoro
sale & pepe

Preparazione:
Soffriggere nell'olio una cipolla e uno spicchio d'aglio tritati, aggiungere le seppie, salare, pepare e far rosolare.
Aggiungere prezzemolo tritato, un mestolo di passato di pomodoro, il nero di seppia, 1 bicchiere di vino bianco secco, incoperchiare e lasciar cuocere fino ad ottenere una consistenza del sugo leggermente cremosa.


Glossario culinario IT - DE - EN:
seppia, f. = der Tintenfisch/e, m. = sepia, n.
aglio, m. = der Knoblauch, m. = garlic, n.
cipolla, f. = die Zwiebel, f. = onion, n.
prezzemolo, m. = die Petersilie, f. = parsley, n.
pomodoro, m. = die Tomate/n, f. = tomato, n.

lunedì 1 dicembre 2008

224º fiera di santa Caterina

Questo weekend niente ricette: infatti sono stata a trovare i miei in Italia e ho approfittato per rivedere la fiera di santa Caterina, dalla quale mancavo da un po' di anni... È solamente una festa paesana come tante altre, ma in fondo ci sono davvero affezionata e per me è sempre un po' speciale.
Alle elementari la maestra ci portava sempre il venerdì della fiera a vedere le bancarelle e poi, il lunedì dopo (visto che sabato si stava a casa da scuola) dovevamo consegnarle il tema. Mi ricordo ancora: lo intitolava sempre "colori, sapori e profumi della fiera di Santa Caterina".
Il tema comunque non riusciva a rovinarci l'atmosfera: ci piaceva moltissimo camminare per il paese e vedere tutte le lucine accese, i banchetti delle caramelle, dei salumi, dei formaggi, dei prodotti regionali e ci sembrava già di essere vicini a Natale.
Alcune cose sono cambiate, ma altre sono rimaste immutate negli anni, come il signore con i baffoni che fa il torrone (a volte mi domando se ha anche lui 224 anni come la fiera...),...


... le bancarelle con i cinghiali che ci incuriosivano tanto da piccoli, ...


... l'odore dello zucchero filato, il freddo penetrante e umido di fine novembre...

... purtroppo quest'anno però mancava il venditore di rimedi per i calli con la sua esposizione di foto di piedi e perfino il venditore di piatti alla bancarella sul ponte, che di solito si scatena facendo piccoli spettacoli (e rompendo più piatti di quelli che vende), sembrava piuttosto sottotono...

Tornare a girare per le bancarelle della fiera è comunque sempre bello, sembra di tornare indietro nel tempo ed ecco qui, dopo tanti anni, un altro temino sulla fiera di santa Caterina...

i più cucinati della settimana

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ipse dixit...

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  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
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  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!