venerdì 25 marzo 2011

le nostre cucine su Made in Kitchen

Ringraziamo ancora Cinzia e la redazione di Made in Kitchen per aver pensato a noi come Foodblogger della settimana! Eccoci qui.

intervista su MiK

mercoledì 23 marzo 2011

capesante gratinate (e la nostra intervista su MiK)

Siamo molto felici di annunciare che venerdì prossimo saremo ospiti del blog di Made in Kitchen nell'ambito del loro spazio dedicato ai food-bloggers!
Ogni venerdì Made in Kitchen suggerisce ai lettori della community un diverso food blog italiano e ne racconta, tramite una breve intervista all'autore, qualche curiosità, sbirciando un po' nella sua cucina! La prossima volta tocca a noi!


la mia cucina in un mestolo (2)
la mia cucina in un mestolo

In attesa di venerdì vi lascio una ricetta semplice che ha suggerito Vera per preparare le capesante al gratin.


Ingredienti
cape sante
* 8 capesante
* pangrattato q.b.
* qualche fogliolina di prezzemolo
* 1/2 limone 
* olio extravergine d'oliva
* sale & pepe
* mezzo bicchiere di vino bianco






Preparazione
1 In una tazzina mescolate il pan grattato con l'olio, il succo di limone, il prezzemolo, un pizzico di sale e un po' di pepe.

2 Impanate le capesante con questo composto e infornate a 200º per circa 15 minuti.

3 Spruzzate un po' di vino bianco e cuocete per altri 10 minuti circa. Prima di servire guarnite con delle folgie di prezzemolo fresco.

domenica 20 marzo 2011

calamari semplici (e... primavera!)

Sta arrivando la primavera! Oggi si è fatta già intravedere qui in Svizzera: sebbene l'aria fosse ancora un po' fredda, il cielo era limpido e colorato di quell'azzurro speciale che si vede solo qui!  
Mentre fuori splendeva il sole, nei nostri piatti facevano la loro bella figura questi calamari cucinati in un modo molto semplice, ma che ne fa risaltare benissimo il sapore.



Ingredienti (per 2 persone)

calamari semplici
* 10 calamaretti

* 2 spicchi d'aglio

* olio extravergine d'oliva

* un ciuffo di prezzemolo

* mezzo bicchiero di vino 
bianco

* un limone

* sale & pepe








calamari sempliciPreparazione
1 Pulite i calamari. Intanto soffriggete l'aglio in una padella con un filo di olio.


2 Unite i calamari e lasciate soffriggere per qualche minuto. Versate sopra il vino, salate, pepate e unite la scorza di limone e un po' di succo. Cuocete fino a quando il sugo non si sia asciugato. Prima di servire aggiungere qualche foglia di prezzemolo.

















 Buon inizio di primavera a tutti!


primavera




Ringraziamo tantissimo Nina per il graditissimo premio Liebster Blog che ci ha assegnato. Seguendo le regole del premio, cioè:
  1. Accettare il premio e scrivere un post nel proprio blog;
  2. Scegliere dai 3 ai 5 blog che seguite e che siano nati da poco o abbiano meno di 100 lettori fissi e comunicare loro che hanno vinto;
  3. Linkare il blog della persona che ve lo ha inviato.
lo riassegnamo a Nina (che se lo merita!) e ad altri 3 bloggers internazionali:

Valeria di My Love Life Food al momento negli USA
Tina di Colore in Cucina anche lei dalla Svizzera
e i mitici Pellegrini di Artusi da Parigi

sabato 12 marzo 2011

Metti radici profonde e trasportabili


Sono un'anima in pena. Sempre in burrasca. C'è qualcosa, un senso di incompiuto, di irrisolto, che mi porta a "ribollire" nei miei pensieri, ciclicamente. 

In me c'è una instabilità stabile che mai si placa.

Una ricerca continua di risposte che, forse, mai troverò.

                                                              


Quello che più mi manca è ciò che non ho mai avuto. 

E anche se mi rammarico di non essere capace di "accontentarmi" delle immense fortune che la vita mi ha regalato, non riesco a sedare questo istinto "viaggiatore".

Viaggio, dunque, come ricerca, nell'anima e nel mondo, di ciò che ci manca, di ciò che non conosciamo, della nostra essenza, del senso della vita...





Viaggio, ancora, come crisi, rielaborazione e conferma, nello stesso tempo, delle nostre radici, dei sentimenti profondi, dei gusti e delle passioni che fanno parte di noi e ci rendono ciò che siamo.

Ecco che la curiosità e la voglia di conoscere mi portano ad esplorare ed integrarmi, ma poi mi fanno  ribollire e ripartire.

Con un bagaglio leggero sempre più ricco di visi, sorrisi, emozioni, colori, nella testa e nel cuore. Le mie radici profonde e trasportabili

Con la mia instabile stabilità. Parto e torno a casa, continuamente.

E come Ungaretti, mi sorprendo sempre...

Sorpresa
dopo tanto
d'un amore

credevo
di averlo sparpagliato
per il mondo

Casa Mia, G. Ungaretti

Per Nina...


venerdì 11 marzo 2011

questa specie di amore

Volevo tanto partecipare al contest di Nina e mi sono resa conto di averlo in fondo già fatto mille volte: tutte quelle che, vedendo uno dei suoi disegni e sentendolo mio, le ho scritto subito un'email per raccontarle le mie sensazioni!

...come quando ho visto la mia poltrona e mi è subito venuto un tuffo al cuore pensando a quella verde di mio nonno, su cui giocavo da piccola a cavalcioni sul bracciolo o disegnando con le dita sul velluto...

La mia poltrona
la mia poltrona o quella di mio nonno

Mi è capitato tante volte di rivedere nei disegni di Nina emozioni che avevo già sentito e che lei aveva racchiuso in pochi bellissimi tratti essenziali, come se lo avesse fatto per me. 
Allora ho pensato di partecipare mostrando a tutti alcune delle cose a cui Nina mi fa ripensare e che avevo immortalato già in qualche foto, oltre che nella mia memoria...

...come la signora parigina qui attend circondata dai suoi ricordi...

elle attends
j'attends, j'attends - elle attend


... o il faro a Ninopoli, che invece io ho visto fra le onde di Biarritz...

faro a Ninopoli... o a Biarritz... 
faro a Biarritz o faro a Ninopoli

... o l'orchestrina jazz di strada che ha perso un componente... e io l'ho ritrovato da Nina, impresso sulla carta carbone...


carta carbone
carta carbone


...oppure avrei potuto dire che mi sento proprio come l'ombrellone piantato sulla sabbia in una spiaggia d'inverno, scosso solo dal vento e dalle parole di una poesia di Alda Merini... ma non sapevo proprio cosa scegliere... 


Allora ho pensato che forse avrei potuto raccontare tutta questa specie di amore che sento per i tratti inconfondibili di Nina, dicendo quanto sia bello ritrovarmici ogni volta riflessa...
questa specie di amore
questa specie di amore
o
Io & Nina

... come una delle sue sirene...

Con questo post, al limite della squalifica, partecipo al contest di Nina




grazie mille a J. che mi ha aiutato a migliorare il fotomontaggio!

mercoledì 9 marzo 2011

Donne Women Femmes

particolare da Le tre età della donna, Gustav Klimt 1905
In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole

parole eterne come
il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.

Dalla tua testa dalla tua carne

dal tuo cuore

mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te

le tue parole, madre

le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche

le tue parole
erano uomini.

Nazim Hikmet


Avevo promesso che sarei stata più presente. Mi manca il tempo, troppo spesso, per fermarmi a riflettere e ad elaborare i pensieri, le esperienze, le emozioni di tutti questi giorni spesi a rincorrere "il meglio di noi", il tentativo di dare il massimo, sempre, per poter concludere la giornata senza magoni irrisolti... Le giornate sono troppo brevi.
Ieri, invece, è stata una giornata incredibilmente lunga e densa di avvenimenti. Siamo arrivate presto in ospedale, e ci siamo affaccendate, tra routine e imprevisti, intorno ai nostri pazienti. Abbiamo riso, scherzato, pianto con loro, lottato con loro, cercato di infondere loro coraggio e speranza, pur dovendo comunicare notizie terribili di malattie incurabili a giovani donne e uomini, atterriti, increduli, e alle famiglie disperate. Abbiamo discusso insieme, ci siamo confrontate, ci siamo sfogate, e sostenute nei momenti duri, che ieri, e oggi, e sempre, sono tanti, nel nostro lavoro e nella vita.
Ho riflettutto e gioito dell'essere donna, e della nostra capacità di darci agli altri, senza riserve, senza orari, senza limiti. Del nostro essere figlie, sorelle, madri, amanti, amiche, sempre, ogni giorno, completamente noi, totalmente votate a dare più che ricevere, ad ascoltare, sostenere, accompagnare, a tendere la mano...
Pur coi nostri sfoghi, momenti di debolezza, di disperazione, ma sempre capaci di ricominciare, di ripartire, ogni giorno, di raccogliere nuove sfide, soprattutto quando qualcuno chiede aiuto. Tutto questo, i nostri sorrisi, le nostre mani tese a sorreggere, le nostre parole di conforto, le nostre lacrime, spesso sembra non avere valore. Eppure non ci fermiamo mai. Spesso, basterebbero una parola, una mano tesa, un sorriso, per renderci felici.

Grazie alle mie meravigliose colleghe donne.

martedì 8 marzo 2011

a tutte le donne (di Alda Merini)

Alda Merini, Milano - foto di Guido Harari


Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.




A tutte le donne, di Alda Merini





con questa bella poesia di Alda Merini partecipo all'operazione poetry attack.



domenica 6 marzo 2011

zuppa di merluzzo e finocchi (© la cucina di calycanthus)

Avevamo voglia di una zuppa di stagione, ma ero stufa di cavoli e cavoletti! Mi è venuto il soccorso il blog de la cucina di Calycanthus (uno dei miei preferiti) con questa zuppa che Maite definisce un po' nordica, ma che con il limone e il finocchio mi lascia in bocca un sapore anche un po' mediterraneo!


Ingredienti
zuppa di finocchi e merluzzo* 3 filetti di merluzzo (400 g circa)
* 3 finocchi
* 2 scalogni
* 1/4 di l di latte
* 1 cucchiaio di farina
* 1 noce di burro
* la scorza di un limone e, possibilmente, due foglie
* sale e pepe


Preparazione
1 Cuocete a vapore il merluzzo (con un po' di sale) per pochi minuti in acqua aromatizzata con qualche grano di pepe e se possibile qualche foglia di limone (altrimenti bene anche la scorza), tenetelo da parte.

2 Lessate due finocchi e conservare l’acqua di cottura.

3 Affettate sottilmente gli scalogni e fateli andare con il burro, unite il cucchiaio di farina e piano piano il latte. Nel frattempo frullate insieme i finocchi e il merluzzo e aggiungerli al composto. Lasciate cuocere allungando con il brodo di cottura dei finocchi.

4 Aggiustate di sale e pepe e al momento di servire guarnite con finocchio crudo affettato sottile e la buccia di limone.

ricetta tratta da La Cucina di Calycanthus



Buon carnevale a tutti!

Carnevale

che voglia di frittelle! Vera, vorrei tanto fossi qui a prepararle insieme a me, come l'anno scorso!

giovedì 3 marzo 2011

bicchierini di crema di castagne

...e per dessert domenica ho preparato una crema di castagne e mascarpone che ha 'inventata' mio papà a Natale per accompagnare il panettone. Io l'ho preparata come dolce al cucchiaio servito in un bicchierino e ho aggiunto degli amaretti per guarnire. È una ricetta molto semplice da preparare (soprattutto se si hanno già le castagne pronte), ma molto golosa!

crema di castagneIngredienti
* 250g di castagne senza scorza
* 200g di mascarpone
* 5 cucchiaini di miele (o 5 marrons glacés)
* una tazza di latte
* qualche amaretto (per guarnire)



Preparazione
1 Scaldate il latte in un pentolino finché sia sul punto di bollire. Aggiungete le castagne e lasciatelo raffreddare. 

2 Quindi (aggiungete i marrons glacés e) passate il tutto con un frullatore; amalgamate pian paino anche il mascarpone (e il miele, se non avete aggiunto i marrons galcés). 

3 Versate la crema (che dev'essere densa e compatta) nei bicchierini. Sbriciolate gli amaretti e usateli per guarnire. Conservate in frigo.

i più cucinati della settimana

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  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
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gocce di rugiada

  • one step at the time
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  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
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