lunedì 18 luglio 2011

Equilibrio instabile...

Ancora una lunga latitanza da queste pagine... Densa di emozioni, di incontri, ma soprattutto di America. Sono tornata a casa per pochi giorni, felice, emozionata, nervosa, instabile... Pensando a chi avrei incontrato, a cosa avrei detto e sentito, dato e ricevuto... Tornare è stato come vivere un'altra vita, quella vita, sempre io, ma con l'anima vestita a festa, senza corazze, senza timore. L'America è un grande Paese. In America, mi sono sentita una persona libera. Nel mio equilibrio instabile, ma libera di viverlo, di sentirlo, senza paura di venire giudicata per le apparenze, come spesso, direi quasi sempre, succede qui.
Lì ho incontrato persone meravigliosamente semplici e straordinariamente capaci di andare oltre, dritti al cuore.
Il confronto è stato ancora una volta destabilizzante. La mia vita di adesso è così diversa dalla mia vita americana! Qui sono io, sono a casa, nel mio mondo, ma tante volte mi sento fuori posto... a disagio, inadatta, incapace, incompresa...
Ho riabbracciato Amanda, Linda, Goulian, Hong, Eugene... con un nodo in gola, e questa tempesta di emozioni inespresse, perché una vita non basterebbe per tradurle in parole! Ho salutato loro e con loro quella vita, quel mondo, che per un attimo ho sentito mio. Il mio sogno americano è volato via, adesso devo cullare altri sogni... ma prima li devo trovare... chiusi in fondo al cassetto dell'anima...


9 commenti:

  1. bellissimo post, Vera! è valsa la pena aspettare! :)

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  2. :) grazie Silvia! Prima o poi scopriremo il nostro sogno, vedrai!

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  3. parole molto profonde, piene di ''cuore''...e bellissime foto

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  4. Grazie care tutte del vostro passaggio e delle vostre parole. Baci

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  5. Dalla citazione di Kavafis ai post, mi piace l'aria che si respira in questo blog. Ci torno

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  6. Grazie! Anche il tuo blog, che ho scorso velocemente è molto raffinato, ci torneremo! Ti inseriamo nella blogroll! Ciao

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  7. Verina mia,
    mi hai fatto scendere una lacrimuccia...io ti capisco, so cosa si prova ma e' anche difficile mantenere quella sensazione di liberta' quando questo mondo diventa la quotidianita'. Le persone fanno la differenza, certamente, e forse e' per questo che ora credo meno nel sogno americano. Il sogno americano richiede tanta forza e tanto affetto.
    Io e l'America ti aspettiamo, sono sicura che con te tutto sarebbe piu' bello, anche qui. Mi manchi amica. <3

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  8. Saretta, ovviamente tu sei una di quelle persone speciali che l'America mi ha "regalato" e che sono dentro il mio cuore, parte delle mie radici, profonde e trasportabili...

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