mercoledì 3 giugno 2009

Charlottesville, Virginia - USA

Sono partita giovedì con la sensazione di lasciare tutto...
La vita che avevo condotto fino a quel momento stava subendo un taglio netto... oltre l'oceano che stavo attraversando mi aspettava un mondo che non conoscevo... Avevo lasciato i miei affetti più veri, la mia adorata famiglia e i miei amici. Sono arrivata a Charlottesville dopo un viaggio estenuante, era buio, pioveva. Ero stanca, sola, emozionata e preoccupata al tempo stesso.
Ma quando ho incrociato lo sguardo di Eugene e Paula, tutto è sembrato un po' più familiare, semplice, amico. Mi hanno accolta e protetta, "coccolata".
La stessa cosa fa Charlottesville tutti i giorni: mi sorride. Le persone che incontro per strada e nei negozi mi salutano e chiedono "come stai?", ogni angolo della città offre panchine per sedersi a riposare e godere del verde e del sole. L'università sorge all'interno di un parco che è un vero paradiso, dove non è difficile incontrare scoiattoli che scorrazzano su e giù dagli alberi.


Ogni sabato, a Downtown, il centro della città, si svolge il Farmers Market, che pullula di banchetti con prodotti tipici e genuini: le fragole che ho comprato qui sono le più buone che abbia mai mangiato. Non vedo l'ora che sia sabato prossimo!!!


Non sono ancora riuscita a cucinare nulla di nuovo da proporvi, e non ho sperimentato nulla della cucina locale degno di nota... Anzi se qualcuno di voi conosce e volesse suggerirmi qualche prodotto sano, genuino e buono (per noi italiani, un po' difficili) gli sarei grata, infinitamente. I supermercati abbondano di ogni sorta di prodotti, la maggior parte dei quali è semplicemente un abominio... A parte questa nota critica (che faccio da medico, prima che da cuoca), vi prometto che cercherò di aprire la mente ad ogni nuova esperienza culinaria e non, a patto che non mini seriamente la salute ;)

la vostra inviata da Charlottesville, VA

6 commenti:

  1. ciao Vera! che bel post!! :) E io che mi lamentavo del fatto che in Svizzera i pomodori sono insipidi! In fondo qui però si trova un po' tutto, basta conoscere i posti e il cibo tipico, anche se spesso un po' pesantino, è comunque genuino! Povera te! Farai grande spesa al mercato del sabato allora... poi quando (se?) ti arriverà la borsetta da spesa che ti ho spedito, sarà ancora meglio ;)
    Che bello il parco dell'universtà! L'edificio è molto americano con quelle colonne corinzie! :)
    buon mattino, visto che ti alzerai fra qualche ora! baci, Silvia

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  2. Che belle queste foto!!! Sembra tutto così pacifico, calmo e sereno! Capisco i "dubbi" dal punto di vista medico, ma osa ,osa!!!Alla fine cucina non è solo il prodotto tipico ma è scoprire tutta la cultura del cibo (ok spesso per noi è cibo spazzatura) in cui crescono e vivono le persone!Un bacione oltreoceano

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  3. Vera...che emozione....il tuo racconto sa di un sacco di cose...sa anche di bello, di distanza...so che troverai l cose più buone e sane...so che entrerai in questo nuovo tessuto e ci racconterai tutto!
    Un bacione anche A Silvia...e alle sue seppie salvate in extremis...;)

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  4. Ciao a tutte! Grazie per avermi letto e commentato. Spero di avere presto nuovi reportage da proporvi...

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  5. Che meraviglia Vera. Sono contenta che tu sia stata accolta bene. Che bel posto. E perfino i cestini delle fragole azzurri - deliziosi.

    Buon proseguimento
    Alex

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  6. CIAO Alex, grazie :) Il mercato è carino, non all'altezza dei tuoi, con i quali ci delizi spesso, ma va bene così.

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