domenica 1 maggio 2011

pasta con i vrocculi arriminati

Mio papà mi ha regalato il libro dei "Calycanti" la cucina Siciliana: il bello è che me lo comprato senza sapere che fosse degli autori de La cucina di Calycanthus e senza sapere che io fossi una lettrice del loro blog... Semplicemente vedendolo in libreria ha pensato che potesse piacermi: e non si sbagliava!
Ho voluto subito provare una loro ricetta e ve la riporto qui sotto.





Pasta con i vrocculi arriminati
pasta con i vrocculi arriminati
Ingredienti
* bucatini
* 1 cavolfiore
* 1 cipolla
* 2 spicchi d'aglio
* 3 filetti di acciughe sottosale
* 50g di pinoli
* 50g di uva passa
* 1 bustina di zafferano o 3-4 filamenti
* olio extravergine d'oliva
* sale


Preparazione
1 Tagliate le cime del cavolfiore, lavatele con cura e sbollentatele qualche minuto in abbondante acqua salata. Scolate con una schiumarola quando son ben al dente conservando interamente l'acqua di cottura.
2 Tritate finemente la cipolla e fatela imbiondire con qualche cucchiaio di olio extravergine d'oliva in una padella larga, unite i filetti di acciuga dissalati, l'uvetta rinvenuta in acqua, i pinoli, lo zafferano e infine il cavolfiore a pezzi e lasciate cuocere coperto a fuoco dolce con mezza tazza d'acqua di cottura del cavolfiore.
3 Nel frattempo cuocete la pasta nell'acqua di cottura rimanente, scolate ben al dente e versate nella pentola con il condimento, rimestate bene (vale a dire arriminate) e servite.

ricetta tratta da la cucina Siciliana di Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
e Maurizio Maurizi (ovvero i Calycanti) - Guido Tommasi Editore



Anche il cielo inquieto della Svizzera - pieno di nuvole pesanti, sprazzi di sole e temporali improvvisi - sembrava riflettere il mio umore di questi giorni: per fortuna ho trovato un ombrello (o forse una mano amata...) per ripararmi. 
Copio qui sotto questa poesia che ho letto sul blog di Nina, spero che lei non me ne vorrà...
Buona settimana a tutti!
Guarda non chiedo molto,
solamente la tua mano, tenerla
come una piccola rana che così dorme contenta.

[...]


io la tesso nell’aria, ordendo ogni dito

e la pesca setosa della palma
e il dorso, questo paese d’alberi azzurri.
Così la prendo e la sostengo, come
se da ciò dipendesse
moltissimo del mondo,
il succedersi delle stagioni,
il canto dei galli, l’amore degli uomini.
(J. Cortazar)

4 commenti:

  1. grazie Silvia per la bellissima interpretazione e grazie pure al papà.
    Un abbraccio
    Maite

    RispondiElimina
  2. ma a me solo la parola arriminati mi da un sapore nuovo, un gusto di viaggio ....che bello! un bacio carissime e splendide donne

    RispondiElimina
  3. Maite! prego, anzi grazie a voi per il bellissimo libro!

    Un bacio, Francesca!!

    Lo, bello vederti qui, fra un viaggio e l'altro!

    S.

    RispondiElimina

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