Riprendo dopo un po' di tempo il ciclo di ricette tratte dai romanzi di Camilleri. Ho trovato diverse versioni di questo piatto e non mi è ancora chiaro quale sia quella originale, qualche napoletano me lo sa dire?
Su Nìvuro di sìccia è riportata una ricetta molto semplice (cioé polpi bolliti e conditi con sale, olio, limone, prezzemolo e pepe), ma che non corrisponde con la descrizione che l'autore ne fa in questo racconto. Per fortuna è venuta in mio soccorso la sezione di cucina di vigata.org che descrive anche la "versione camilleriana", più elaborata. Sfogliando i blogs ho visto che anche Gloricetta li prepara in una maniera molto simile: in pratica si tratta della versione polpo di quest'altro piatto a base di calamari.
Su Nìvuro di sìccia è riportata una ricetta molto semplice (cioé polpi bolliti e conditi con sale, olio, limone, prezzemolo e pepe), ma che non corrisponde con la descrizione che l'autore ne fa in questo racconto. Per fortuna è venuta in mio soccorso la sezione di cucina di vigata.org che descrive anche la "versione camilleriana", più elaborata. Sfogliando i blogs ho visto che anche Gloricetta li prepara in una maniera molto simile: in pratica si tratta della versione polpo di quest'altro piatto a base di calamari.
È la prima volta che preparo il polpo, anche perché un po' mi fa impressione maneggiarlo; comunque questo primo esperimento è andato bene e, dopo un primo momento di diffidenza, ho subito preso gusto ad osservare questo strano essere che con le sue fantasiose geometrie mi affascina davvero molto: mi è quasi dispiaciuto mangiarlo, avrei passato tutto il tempo a fotografarlo!
"Che voli mangiari?""M'hanno detto che lei sa fare benissimo i polipi alla napoletana."
"Giusto dissero."
"Li vorrei assaggiare."
"Assaggiare o mangiare?"
"Mangiare. Ci mette i passuluna di Gaeta?"
Le olive nere di Gaeta sono fondamentali per i polipi alla napoletana.
Filippo lo taliò sdignato dalla domanda.
"Certo. E ci metto macari la chiapparina."
Ahi! Quella rappresentava una novità che poteva rivelarsi deleteria: non aveva mai sentito parlare di capperi nei polipi alla napoletana.
"Chiapparina di Pantelleria" precisò Filippo.
I dubbi di Montalbano passarono a metà: i capperi di Pantelleria, aciduli e saporitissimi, forse ci stavano o, nell'ipotesi peggiore, non avrebbero fatto danno.
Prima di muoversi verso la cucina, Filippo taliò negli occhi il commissario e questi raccolse il guanto di sfida. Tra lui e Filippo, era chiaro, si era ingaggiato un duello. Uno che di cucina non ne capisce, potrebbe ammaravigliarsi: e che ci vuole a fare due polipetti alla napoletana? Aglio, oglio, pummadoro, sale, pepe, pinoli, olive nere di Gaeta, uvetta sultanina, prezzemolo e fettine di pane abbrustolito: il gioco è fatto. Già, e le proporzioni? E l'istinto che ti deve guidare per far corrispondere a una certa quantità di sale una precisa dose d'aglio?
da Quello che contò Aulo Gellio in Un mese con Montalbano
di Andrea Camilleri, pag. 147-148, Mondadori (1998)
Ingredienti (per 2 persone)
* polpo (circa 400-500g)
* 2 spicchi d'aglio, prezzemolo
* una manciata di pinoli
* 2 pomodori pelati
* 1 manciata di olive nere di Gaeta (io ho usato delle olive greche)
* una manciata di uvetta sultanina
* 1 cucchiaiata di capperi di Pantelleria (i miei non lo erano...)
* pepe & sale
* olio di oliva
Preparazione
1 Pulite il polpo, levando loro la bocca, gli occhi e la vescica. Sbattetelo per renderlo più tenero, pelatelo, lavatelo e tagliatelo a pezzetti.
2 Preparate un soffritto in una casseruola con l'olio, l'aglio, il prezzemolo tritato e unite i polpi. Continuate la cottura a fuoco lento, coprendo e smuovendo il tutto perchè non si attacchi al fondo.
3 Nel frattempo pestate i pinoli e alcuni capperi sciogliendo il tutto in un poco di acqua calda; versate questo composto nella casseruola insieme ai pomodori pelati, l'uvetta e le olive; salate e pepate a piacere.
4 Lasciate cuocere il tutto per circa 1/2 ora. Servite il tutto con qualche fettina di pane abbrustolito.
ricetta di Francesca Signorelli Grifasi tratta da vigata.org
PS: Io in realtà l'ho prima bollito per un po', l'ho lasciato raffreddare nell'acqua e poi l'ho spellato, dato che non riuscivo a spellarlo da crudo, quindi l'ho unito al sugo diminuendo il tempo di cottura. Forse è stato un errore perché mi è venuto un po' gommoso, la prossima volta seguirò la ricetta alla lettera!
Ciao Silvia!
RispondiEliminaMa tu riesci a trovare il polpo in Svizzera? Qui non sanno nemmeno cosa sia!!!:(((
Molto interessante questo post, non conoscevo assolutamente questa preparazione :)
RispondiEliminaLa prima foto è davvero splendida, complimenti.
ciao,
wenny
ciao Kostantina! sì, qui ci sono alcuni supermercati che hanno il pesce fresco. Non c'è grande varietà, ma non posso lamentarmi dato che è un paese senza mare!
RispondiEliminaciao Wenny, grazie!! è molto buona, fammi sapere se la provi! ciao!
Buona settimana!
Silvia
Il tuo polpo è molto fotogenico, e complimenti anche alla fotografa!
RispondiEliminaComunque, la preparazione è davvero attarente già a lettura, figuriamoci averlo davanti!
Un abbraccio!
Le foto di questo polpo sono spettacolari, mi piace soprattutto la prima. Il polpo qui è stato una fata morgana. L'ho trovato per qualche settimana e poi mai più. Ma non smetto di cercarlo. Al limite la prossima volta lo compro in Svizzera :-))
RispondiEliminaUn abbraccio
Alex
ciao Rossa, grazie, grazie!!!
RispondiEliminaciao Alex, grazie! chissà perché in Germania il polpo è bandito? Lo diceva anche Kostantina. Strano, visto che la Svizzera non ha nemmeno il mare! Qui è successo lo stesso con i moscardini: visti una volta e poi mai più! E pensare che non li ho nemmeno presi quella volta! ciao!
Silvia