Oggi è l'equinozio d'autunno, il primo giorno di una nuova stagione. Lo voglio festeggiare con l'aggiornamento del mio diario di viaggio, dato che sono rimasta un po' indietro!
Era il primo weekend di settembre quando son partita per Boston, in modo un po' rocambolesco, alle 5 di mattina. Avevo cercato il modo di andare in aeroporto con una sorta di pulmino-shuttle, in modo da ridurre i costi, e avevo scritto a una compagnia di taxi, trovata su internet (qui si fa tutto via mail, o quasi). Tutto ok, appuntamento sotto casa alle 5 a.m.
Alle 5 meno 5 minuti io ero giù, pronta con la mia valigetta. Ma del taxi nessuna traccia. Diciamo che avevo un brutto presentimento. Aspetta che ti aspetta arrivano le 5.15... Ok che bisogna aver pazienza, ma in genere i taxi arrivano puntuali, soprattutto se hai concordato l'orario, soprattutto alle 5 di mattina con le strade deserte! A questo punto ho chiamato il tizio, ma il numero era inesistente! Ok, passiamo al piano B! Per fortuna avevo altri 2 numeri di taxi, e ho chiamato la Yellow Cab! Dovevo farlo subito, senza esitazioni, anche solo per il fatto di salire su un meraviglioso taxi giallo zucca!!!!!!!! È arrivato in 15 secondi e via verso l'aeroporto! Tutto liscio, tutto perfetto. Voli in orario, anzi, in anticipo, alba favolosa sorvolando Manhattan!
All'arrivo a Boston ho preso la metro in direzione outbound per raggiungere la casa dove io e Marta avremmo alloggiato. E anche qui, tutto liscio! La metro di Boston è davvero organizzatissima ed efficientissima! I tratti "periferici" sono in superficie, quindi si può ammirare la città, i suoi quartieri residenziali molto chic, il verde, l'acqua che la circonda, popolata da cigni e canottieri. Al tramonto la luce riflessa è calda e dorata, come la città.
Io e Marta avevamo una missione: fotografare! E i soggetti non sono certo mancati. Harvard Square era popolata di artisti di strada, musicisti, strani giocolieri e poco più in là, di assidui giocatori di scacchi, seduti ai tavolini bianchi e neri di un bistrot. I cortili della più prestigiosa università d'America, erano animati da ragazzi seduti a chiacchierare, leggere o prendere gli ultimi raggi del sole di fine estate.
La sera a North End, il quartiere italiano, è più che mai viva! Ad ogni angolo ristoranti e pasticcerie, e gente in coda ordinata (americani!) per i piu' famosi cannoli di Boston.
Ci siamo sentite un po' a casa, è stato bello. Lungo il marciapiede, sedute ad un tavolino, due signore chiacchieravano in italiano. Quale migliore occasione per chiedere loro informazioni su dove mangiare un buon cibo nostrano?!
E quindi, su consiglio di Pina, che ringraziamo, ci siamo concesse una cenetta di pesce alla Trattoria il Panino. Insalata di polpo e pepata di cozze, spaghetti alle vongole, buon pane e olio extravergine d'oliva!
La nostra gita fotografica è quindi proseguita nel Financial District e poi sulla baia, fino all'Institute of Contemporary Art. Tappa obbligata per un pranzo informale The Barking Crabs: sotto un tendone affacciato sull'acqua, abbiamo mangiato la meravigliosa clam chowder e gigantesche chele di granchio!
Per le strade della vecchia Boston, a Beacon Hill e dintorni, complice il freddo, abbiamo sorseggiato un buon té in un colorato e affollato bistrot per poi tornare verso casa, scalfite da un vento autunnale, pungente. Quella sera l'aria è cambiata ed è diventato freddo, l'autunno si è affacciato alla finestra dell'estate e l'ha salutata.
Ultima tappa il Museum of Fine Arts. E poi di nuovo in viaggio verso la Virginia, progettando una nuova avventura...
La nostra gita fotografica è quindi proseguita nel Financial District e poi sulla baia, fino all'Institute of Contemporary Art. Tappa obbligata per un pranzo informale The Barking Crabs: sotto un tendone affacciato sull'acqua, abbiamo mangiato la meravigliosa clam chowder e gigantesche chele di granchio!
Per le strade della vecchia Boston, a Beacon Hill e dintorni, complice il freddo, abbiamo sorseggiato un buon té in un colorato e affollato bistrot per poi tornare verso casa, scalfite da un vento autunnale, pungente. Quella sera l'aria è cambiata ed è diventato freddo, l'autunno si è affacciato alla finestra dell'estate e l'ha salutata.
Ultima tappa il Museum of Fine Arts. E poi di nuovo in viaggio verso la Virginia, progettando una nuova avventura...
la vostra inviata da Charlottesville, VA
In english...
With this post I would start to translate everything I write in english. I apologize with you for every mistake I will do!
Today is the autumnal equinox, the first day of a new season. I want to celebrate it updating my travel book.
It was the first weekend of September when I left my home to Boston at 5 am. But the taxi I had reserved didn't arrive, so I had to call another one to catch my flight. By that moment everything was ok, perfect! And I could admire the dawn flying on Manhattan.
When I arrived in Boston, I caught the subway to reach the apartment where I and Marta stayed in those days. Public transportation in Boston is very efficient and going "outbound" the subway emerges so you can see the streets, the chic residential districts, the parks, the water all around the city, populated by swans and rowers. Sunset light reflected by water is warm and golden, like this city.
Marta and I had a mission: take pictures! And subjects didn't fail. Harvard Square was plenty of street artists, musicians, funny jogglers and regular chess players, sitting on black and white little tables of a bistrot. Boys and girls all around Harvard gardens were having conversations, reading, or just taking the sun of this summer end.
The night at North End, little Italy, is plenty of life! Everywhere restaurants and cake shops where people wait a long line to the most popular cannoli in Boston. It was nice hearing those familiar sounds and our language, once again, so far from home. We asked two kind italian ladies where having a good italian dinner. So, here we are eating very good italian fish dishes at Trattoria il Panino.
Our photography adventure went on the Financial District and then on the harbour, forward the Institute of Contemporary Art. And for an informal lunch we stopped at The Barking Crabs: under a round top on the water, we ate a delicious clam chowder and king crabs!
Along the old Boston streets, at Beacon Hill and around there, it was quite cold, it was already autumn. So we sipped a hot tea in a coloured bistrot and then we came back home, scratched by a bitter wind.
Last stage the Museum of Fine Arts. And then again on trip forwards Virginia, planning a new adventure...
With this post I would start to translate everything I write in english. I apologize with you for every mistake I will do!
Today is the autumnal equinox, the first day of a new season. I want to celebrate it updating my travel book.
It was the first weekend of September when I left my home to Boston at 5 am. But the taxi I had reserved didn't arrive, so I had to call another one to catch my flight. By that moment everything was ok, perfect! And I could admire the dawn flying on Manhattan.
When I arrived in Boston, I caught the subway to reach the apartment where I and Marta stayed in those days. Public transportation in Boston is very efficient and going "outbound" the subway emerges so you can see the streets, the chic residential districts, the parks, the water all around the city, populated by swans and rowers. Sunset light reflected by water is warm and golden, like this city.
Marta and I had a mission: take pictures! And subjects didn't fail. Harvard Square was plenty of street artists, musicians, funny jogglers and regular chess players, sitting on black and white little tables of a bistrot. Boys and girls all around Harvard gardens were having conversations, reading, or just taking the sun of this summer end.
The night at North End, little Italy, is plenty of life! Everywhere restaurants and cake shops where people wait a long line to the most popular cannoli in Boston. It was nice hearing those familiar sounds and our language, once again, so far from home. We asked two kind italian ladies where having a good italian dinner. So, here we are eating very good italian fish dishes at Trattoria il Panino.
Our photography adventure went on the Financial District and then on the harbour, forward the Institute of Contemporary Art. And for an informal lunch we stopped at The Barking Crabs: under a round top on the water, we ate a delicious clam chowder and king crabs!
Along the old Boston streets, at Beacon Hill and around there, it was quite cold, it was already autumn. So we sipped a hot tea in a coloured bistrot and then we came back home, scratched by a bitter wind.
Last stage the Museum of Fine Arts. And then again on trip forwards Virginia, planning a new adventure...
belle le foto! anche se te l'avevo già detto via mail, te lo ridico anche sul blog!! Che brava che fai la traduzione, magari mi ci metterò d'impegno anch'io, ma in inglese, non in tedesco... ciao! Silvia
RispondiEliminache belle le immagini di boston, sembra di essere li anche noi, grazie
RispondiEliminaMa che bello!
RispondiEliminacomplimenti, per foto e parole ;)
wenny
Sì SiLvia, ce la faremo vedrai!
RispondiEliminaGrazie Gunther e Wenny, un abbraccio virtuale!
P.S. Se qualcuno di voi amici avesse correzioni, suggerimenti di stile, forma e grammatica inglese, lo accetteremo con piacere per migliorare sempre di più e magari anche imparare!
hai un modo di raccontare il viaggio coinvolgente e piacevole...arricchsici con foto bellissime ...è un piacere! buona continuazione
RispondiEliminaGrazie Lo!!! Che cara che sei! Un abbraccio
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