Dopo la falsa partenza di giovedì pomeriggio, venerdì mattina ci ho riprovato, stavolta col treno. Il viaggio è stato spaziale! I treni qui sono eccezionali, enormi, spaziosi, e superorganizzati con personale che ti assegna il posto sul treno, che ti aiuta a caricare le valige, che ti avvisa quando stai per arrivare e ti scarica i bagagli. Così, un po' sonnecchiando e un po' guardando fuori dal finestrino l'America che correva veloce, sono arrivata a Philadelphia.
Ad aspettarmi Sara, Eleonora, Elena, Alessandro e... una mezza giornata a gironzolare per la città, tra palazzi ultramoderni e storia: Dichiarazione d'Indipendenza e prima bandiera sono nate qui, in questa città vivace e colorata.
Purtroppo solo una toccata e fuga perché, la mattina seguente il mio arrivo, eravamo già in viaggio per New York, la Grande Mela. Come descriverla, cosa dire? La prima sensazione è stata di una città poco americana paragonata a Charlottesville e cosmopolita, variegata, che racchiude in sé una infinita varietà di persone, ognuna con storia e cultura da raccontare. Tanti italiani, insegne, locali, voci. Tante luci, tanti colori, infinite possibilità.
Sara aveva un sogno: assistere al musical Mary Poppins. Siamo andate! E sebbene la mia stanchezza mi abbia fatto crollare, lo spettacolo è stato meraviglioso, incredibile, magico! La cena da Bianca, a seguire, è stata ricca di spunti, anche se io ero ormai arrivata alla frutta!
Central Park e la 5th Avenue, Tiffany, the Brooklyn Bridge... Tante immagini, tanti momenti, la sensazione che anche le cose che sembrano impossibili si possano avverare se solo proviamo a fare un passo oltre i muri che spesso noi stessi costruiamo per sentirci sicuri... La paura e l'incertezza sono compagne di viaggio, a volte assalgono e travolgono, ma tenerle a bada, capirle e vincerle è forse la più grande conquista...
Central Park e la 5th Avenue, Tiffany, the Brooklyn Bridge... Tante immagini, tanti momenti, la sensazione che anche le cose che sembrano impossibili si possano avverare se solo proviamo a fare un passo oltre i muri che spesso noi stessi costruiamo per sentirci sicuri... La paura e l'incertezza sono compagne di viaggio, a volte assalgono e travolgono, ma tenerle a bada, capirle e vincerle è forse la più grande conquista...
la vostra inviata da Philadelphia&New York
che bello questo resoconto del tuo viaggio! Ha portato una ventata di American Dream anche qui sulle pagine del nostro blog! :)
RispondiEliminaBellissimo il tuo racconto, mi ha fatto venire voglia di passare l'oceano;))
RispondiEliminaBaci!
Ciao SiLviA! Sono contenta che ti piaccia, non mi riesce facile descrivere questa esperienza... A presto!
RispondiEliminaCiao Konstantina! Se puoi oltrepassarlo, fallo! Anche solo per respirare un'aria diversa!