Cottura: 35 min
Dosi per 4 persone:
Aglio - 2 spicchi
Basilico - 12 foglie
Melanzane - 3 medie
Olio - extravergine d'oliva 6 cucchiai + quantità necessaria per friggere
Pasta - spaghetti 400 gr
Pepe - q.b.Olio - extravergine d'oliva 6 cucchiai + quantità necessaria per friggere
Pasta - spaghetti 400 gr
Pomodori - perini maturi 600 gr
Ricotta - salata 200 gr
Sale - grosso q.b.
Presentazione
Questo primo piatto di origine siciliana, è una specialità di Catania rivolta come omaggio alla più bella opera del celebre compositore catanese Vincenzo Bellini: la Norma. Questi gustosi spaghetti coperti con fettine di melanzane fritte e conditi con pomodoro, basilico e ricotta salata, racchiudono vari profumi della bella Sicilia.
Preparazione
1. Lavate le melanzane e tagliatele a fette di 4 mm di spessore (o a cubetti o a filetti... varie interpretazioni!). Ponetele in un colapasta cospargendole a mano a mano di sale grosso, e lasciatele a spurgare per almeno un'ora. Intanto grattugiate la ricotta salata in modo grossolano e mettetela da parte. Tuffate i pomodori ben lavati nell'acqua bollente per qualche secondo, poi scolateli, pelateli e tagliateli a cubetti; poneteli in un tegame insieme all'olio e ai due spicchi di aglio, e fateli cuocere a fuoco moderato per una mezz'ora.
2. Ponete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata, e a bollore avvenuto, buttatevi dentro gli spaghetti per farli lessare; nel frattempo con della carta da cucina, togliete il sale in eccesso dalle melanzane ed asciugatele, poi friggetele in olio caldo ma non eccessivamente bollente, e appena si saranno dorate, riponetele su carta da cucina affinché venga assorbito l'olio in eccesso.
3. Scolate gli spaghetti al dente, e conditeli in una terrina con la salsa di pomodoro, i ¾
della ricotta salata grattugiata, e con 8 foglie di basilico spezzettate grossolanamente; poi mescolate velocemente ed impiattate le singole porzioni, sulle quali adagerete, suddividendole, le fette di melanzane cosparse con la rimanente ricotta grattugiata che guarnirete con una fogliolina di basilico.
Consiglio
Per preparare questa gustosa pietanza, il formato di pasta più usato sono gli spaghetti, ma in alternativa, si possono impiegare anche penne o i cavateddi, dei gnocchetti di farina dalla forma di conchiglia, ricavati pazientemente a mano uno ad uno.
Curiosità
Secondo una tesi, il nome degli "Spaghetti a la Norma", deriverebbe dai complimenti rivolti alla cuoca artefice di questa pietanza, con i quali la si definì autrice di una vera Norma, come compararla al più autorevole capolavoro del musicista siciliano Vincenzo Bellini.
1. Lavate le melanzane e tagliatele a fette di 4 mm di spessore (o a cubetti o a filetti... varie interpretazioni!). Ponetele in un colapasta cospargendole a mano a mano di sale grosso, e lasciatele a spurgare per almeno un'ora. Intanto grattugiate la ricotta salata in modo grossolano e mettetela da parte. Tuffate i pomodori ben lavati nell'acqua bollente per qualche secondo, poi scolateli, pelateli e tagliateli a cubetti; poneteli in un tegame insieme all'olio e ai due spicchi di aglio, e fateli cuocere a fuoco moderato per una mezz'ora.
2. Ponete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata, e a bollore avvenuto, buttatevi dentro gli spaghetti per farli lessare; nel frattempo con della carta da cucina, togliete il sale in eccesso dalle melanzane ed asciugatele, poi friggetele in olio caldo ma non eccessivamente bollente, e appena si saranno dorate, riponetele su carta da cucina affinché venga assorbito l'olio in eccesso.
3. Scolate gli spaghetti al dente, e conditeli in una terrina con la salsa di pomodoro, i ¾
della ricotta salata grattugiata, e con 8 foglie di basilico spezzettate grossolanamente; poi mescolate velocemente ed impiattate le singole porzioni, sulle quali adagerete, suddividendole, le fette di melanzane cosparse con la rimanente ricotta grattugiata che guarnirete con una fogliolina di basilico.
Consiglio
Per preparare questa gustosa pietanza, il formato di pasta più usato sono gli spaghetti, ma in alternativa, si possono impiegare anche penne o i cavateddi, dei gnocchetti di farina dalla forma di conchiglia, ricavati pazientemente a mano uno ad uno.
Curiosità
Secondo una tesi, il nome degli "Spaghetti a la Norma", deriverebbe dai complimenti rivolti alla cuoca artefice di questa pietanza, con i quali la si definì autrice di una vera Norma, come compararla al più autorevole capolavoro del musicista siciliano Vincenzo Bellini.
anche "Garibaldi" si e' leccato i baffi!!
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