Dopo un periodo di pausa, ecco un'altra ricetta letteraria, tratta ancora una volta dai romanzi di Andrea Camilleri. In questo caso la ricetta è descritta integralmente nel romanzo, attraverso le parole del proprietario della taverna.
"Se se la sente, avrei i pirciati ch'abbruscianu" fece il baffuto.
Sapeva cos'era il pirciato, un tipo particolare di pasta, ma cosa avrebbero dovuto bruciare? Non volle però dare all'altro la soddisfazione di spiargli com'erano cucinati i pirciati. Si limitò a una sola domanda:
"Che viene a dire, se se la sente?"
"Precisamente quello che viene a dire: se se la sente" fu la risposta. [...]
E arrivarono i pirciati. Sciauravano di paradiso terrestre. Il baffuto si mise appuiato allo stipite della porta assistimandosi come per uno spettacolo.
Montalbano decise di farsi trasire il sciauro fino in fondo ai polmoni.
Mentre aspirava ingordamente, l'altro parlò.
"La vuole una bottiglia di vino a portata di mano prima di principiare a mangiare?".
Il commissario fece 'nziga di sì con la testa, non aveva gana di parlare. Gli venne messo davanti un boccale, una litrata di vino rosso densissimo. Montalbano se ne inchì un bicchiere e si mise in bocca la prima forchettata. Assufficò, tossì, gli vennero le lagrime agli occhi. Ebbe la netta sensazione che tutte le papille gustative avessero pigliato foco. Si sbacantò in un colpo solo il bicchiere di vino, che da parte sua non sgherzava in quanto a gradazione.
"Ci vada chiano chiano e liggero" lo consigliò il cammareri-proprietario.
"Ma che c'è?" spiò Montalbano ancora mezzo assufficato.
"Oglio, mezza cipuddra, dù spicchi d'agliu, dù angiovi salati, un cucchiarinu di chiapparina, aulive nìvure, pummadoro, vasalicò, mezzo pipiruncinu piccanti, sali, caciu picurinu e pipi nìvuro" elencò il baffuto con una nota di sadismo nella voce.
«Gesù» disse Montalbano. [...]
Intercalando le forchettate con sorsate di vino e gemiti ora di estrema agonia ora di insostenibile piacere («esiste un piatto estremo come il sesso estremo?» gli venne di spiarsi a un certo punto), Montalbano ebbe macari il coraggio di mangiarsi col pane il condimento rimasto sul fondo del piatto, asciucandosi di tanto in tanto il sudore che gli spuntava in fronte.
«Che vuole per secondo, signore?». Il commissario capì che con quel «signore» il padrone gli stava rendendo l'onore delle armi.
«Niente».
da L'odore della notte [pag. 50-52] di Andrea Camilleri
Preparazione:
Soffriggete l'aglio e la cipolla in un filo di olio. Aggiungete il peperoncino e le acciughe. Quando i filetti di acciuga si saranno sciolti unite il pomodoro le olive, i capperi, sale e pepe. Lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco vivace, quindi aggiungete qualche foglia di basilico. Una volta lessata la pasta, un po' al dente, versatela nella padella e lasciatela cuocere ancora un minuto. Servite spolverizzando con il formaggio.
...e tanti auguri a Vera per il suo compleanno (che è stato l'altro ieri)!
PS: Accetto volentieri all'invito di
Galline 2nd life
Consumo meno
Semi di papavero
Fiordisale
Una curiosa
Crocette colorate
I pasticci di Memole
Stella di sale
ad aderire all'iniziativa "Mi illumino di meno" e invito tutti a spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili oggi dalle ore 18. Vi consiglio di leggere il post di Lo per trovare alcuni suggerimenti utili ad evitare gli sprechi.
Ingredienti:
* Oglio
* mezza cipuddra
* dù spicchi d'agliu
* dù angiovi [acciughe] salati
* un cucchiarinu di chiapparina [un cucchiaino di capperi]
* aulive nìvure (una decina)
* pummadoro
* vasalicò
* mezzo pipiruncinu piccanti
* sali
* caciu picurinu
* pipi nìvuro
* Oglio
* mezza cipuddra
* dù spicchi d'agliu
* dù angiovi [acciughe] salati
* un cucchiarinu di chiapparina [un cucchiaino di capperi]
* aulive nìvure (una decina)
* pummadoro
* vasalicò
* mezzo pipiruncinu piccanti
* sali
* caciu picurinu
* pipi nìvuro
Preparazione:
Soffriggete l'aglio e la cipolla in un filo di olio. Aggiungete il peperoncino e le acciughe. Quando i filetti di acciuga si saranno sciolti unite il pomodoro le olive, i capperi, sale e pepe. Lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco vivace, quindi aggiungete qualche foglia di basilico. Una volta lessata la pasta, un po' al dente, versatela nella padella e lasciatela cuocere ancora un minuto. Servite spolverizzando con il formaggio.
...e tanti auguri a Vera per il suo compleanno (che è stato l'altro ieri)!
PS: Accetto volentieri all'invito di
Galline 2nd life
Consumo meno
Semi di papavero
Fiordisale
Una curiosa
Crocette colorate
I pasticci di Memole
Stella di sale
ad aderire all'iniziativa "Mi illumino di meno" e invito tutti a spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili oggi dalle ore 18. Vi consiglio di leggere il post di Lo per trovare alcuni suggerimenti utili ad evitare gli sprechi.
eh...oltre ad essere buona, è pur eprofumatissima! quanti sapori diversi e mediterranei!!
RispondiEliminabacioni
Grazie SiLviAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!
RispondiEliminaciao Manu e Silvia, avete proprio ragione!
RispondiEliminaPrego Vera!!
S.
che bello questo tuo prendere dai libri da quando lo fai...ho imparato a fare caso a cosa viene citato...un bacione
RispondiEliminatanti auguri a vera anche da me!!
RispondiEliminaUn bacio a tutte e due e buon we!