"[...] Ciccio, come mai sei a casa? Una botta d'influenza? E ora come stai? Passato tutto? Bene, sono contento. Senti, ti volevo spiare una cosa... Come dici? Perché non vengo da voi a cena così ne parliamo di persona? Veramente non vorrei approfittare, portare fastidio alla tua signora... Che hai detto? Pasta cu 'a ricotta frisca? E per secondo fragaglia? Tra una mezz'orata al massimo sono da voi".
Per tutta la durata della cena non arriniscì a parlare. Ogni tanto Ciccio Albanese si azzardava a spiare: "Che mi voleva domandare, commissario?".
Ma Montalbano manco gli arrispunniva, roteava l'indice della mano mancina in quel gesto che viene a significare "dopo, dopo". Pirchì o aveva la vucca china o non la voleva raprire nello scanto che l'aria, trasendogli dintra, gli portasse via il sapore gelosamente custodito fra lingua e palato.
da "il giro di Boa" di Andrea Camilleri, pag. 156
Tra la parlantina di Ingrid e la velocità che la svidisa teneva, a Montalbano non parse di aviri caminato tanto quando la machina si fermò davanti a un casale in aperta campagna. Quello era veramente un ristorante o Ingrid si era sbagliata? La presenza du una decina di auto parcheggiate lo rassicurò. Appena trasuti, la svidisa salutò e venne salutata sa tutti, era di casa. Il proprietario s’ apprecipitò.
"Salvo, vuoi mangiare quello che mangio io?". E accussì il commissario si godì un piatto di ditalini cu’ a ricotta, frisca e giustamente salata, con l’ aggiunta di cacio picorino e pepe nìvuro. Piatto che chiamava a gran voce vino: richiesta che venne ampiamente esaudita.
da "il giro di Boa" di Andrea Camilleri, pag. 171
nell'immagine un particolare di "vela-mare-scirocco" di Pippo Rizzo, 1926.Ecco il consueto appuntamento con le ricette tratte dai romanzi di Camilleri, il cui sapore viene sempre tanto superbamente descritto da non farmi resistere al desiderio di assaggiarle... e quindi di cucinarle!
Oggi tocca alla pasta cu 'a ricotta frisca che finalmente ho potuto preparare grazie alla scoperta di un banco del mercato di Oerlikon che vende affettati italiani, fra cui il lardo! La foto non è un granché, ma il sapore è squisito, anche Ru ha commentato dicendo: "Sublime..."
100g di ricotta fresca
50g di lardo
100g di pecorino grattugiato
olio
sale & pepe
Preparazione:
In una padella con qualche cucchiaio d’olio far sciogliere il lardo ed insaporirlo con un pizzico di pepe.
A parte lavorare la ricotta con un cucchiaio di legno e qualche cucchiaiata d’acqua di cottura della pasta ed incorporarla al lardo rimestando bene per amalgamare gli ingredienti.
Nel frattempo cuocere al dente la pasta, scolarla e condirla col condimento preparato.
Prima di servire spolverizzarla con pecorino grattugiato.
Ho ripreso questa ricetta, così come le altre ispirate ai romanzi di Camilleri, dal sito vigata.org che a sua volta si rifà al libro di cucina siciliana: La cucina siciliana di Maria Adele Di Leo.
In una padella con qualche cucchiaio d’olio far sciogliere il lardo ed insaporirlo con un pizzico di pepe.
A parte lavorare la ricotta con un cucchiaio di legno e qualche cucchiaiata d’acqua di cottura della pasta ed incorporarla al lardo rimestando bene per amalgamare gli ingredienti.
Nel frattempo cuocere al dente la pasta, scolarla e condirla col condimento preparato.
Prima di servire spolverizzarla con pecorino grattugiato.
Ho ripreso questa ricetta, così come le altre ispirate ai romanzi di Camilleri, dal sito vigata.org che a sua volta si rifà al libro di cucina siciliana: La cucina siciliana di Maria Adele Di Leo.
Bellissima!!!!!!! E buonissima... mmm... ho una fame che non ci vedo!!! Dopo 83 km... :P
RispondiEliminaci credo!!!!!! anche se questa pasta fa recuperare tutte le calorie bruciate!!!hihi! :P
RispondiEliminaSi' e poi e' SUBLIME!!! Se l'ha detto Ru dev'essere una roba da svenire!!!
RispondiEliminaquesto post è arte, arte pura...mamma mia mi vengono i birvidi a leggere camilleri...non mi importa quasi della storia...mi incanto solo a leggere quella parlata meravigliosa...e che piatto! un bacione
RispondiEliminaCiao Lo!! a chi lo dici... io non riesco piu' a fermarmi...continuo a leggere un romanzo dopo l'altro, Montalbano e non... la lingua e' bellissima, i personaggi sempre umani, le descrizioni suggestive... e qesto piatto davvero speciale!! a presto! Silvia
RispondiEliminaMi piace tanto il modo che hai di raccontarti e di raccontare...Anche le ricette, hanno un'aura da romanzo...Camilleri mi fa morire, ho letto quasi tutti i suoi libri. Proverò la sua (e adesso tua) pasta con la ricotta, suona deliziosa!
RispondiEliminaGrazie Gabri! quanti complimenti! Sei molto carina!!! Fammi sapere se ti piace anche la ricetta! S.
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