Domenica di pioggia e temporali sia in Svizzera che a Padova. Abbiamo passato un po' di tempo a chiacchierare su skype e mentre parlavamo ci siamo imbattute in questi bellissimi biscottini preparati da Alex e abbiamo deciso di prepararli insieme, rispolverando la nostra antica tradizione delle ricette parallele! Io ho usato il vino rosso, VerA quello bianco e li abbiamo preparati passo passo insieme, consultandoci sulle dosi e sulla consistenza!
Il bello di questa ricetta è che pare avere una sua vita indipendente e vagabondare per i blog: infatti questi biscotti sono stati preparati prima da Sa-kyokoo nel lontano 2003, la ricetta è poi stata recentemente rispolverata dalla Gatteria e quindi è finita sul blog di Alex, per poi arrivare qui da noi!
Ingredienti
* 1 bicchiere di olio extra vergine
* 1 bicchiere di vino (rosso o bianco - SiLviA: rosso, VerA: bianco)
* 1 bicchiere di zucchero
* 1/2 bustina di lievito
* farina quanto basta
* semi di finocchio (o di anice) - per la versione rustica
* zucchero per guarnire
Preparazione
1 In una ciotola capiente versare l’olio, il vino e lo zucchero. Dare una girata e aggiungere poi la farina setacciata e il lievito, un po’ alla volta, prima girando con una forchetta e poi, quando l’impasto diventa un po’ più consistente, impastandolo leggermente con le mani. L’impasto non deve diventare duro, ma simile a quello degli gnocchi, non deve attaccare al piano, ma deve restare “unto” e morbido fra le dita.
SiLviA: a me sono bastati una decina di cucchiai grandi (tipo mestolo da insalata) di farina, VerA: io invece ho aggiunto decine di cucchiai da minestra, e ho perso il conto! Saranno stati almeno 50!
2 A questo punto, staccarne dei piccoli pezzi e farne dei rotolini. Unire le estremità del rotolino formando una piccola ciambella. Passare le ciambelline sullo zucchero da un lato e poggiarle sulla placca del forno con il lato zuccherato verso l’alto.
3 Infornarle a 140°C per circa 20-30 minuti (SiLviA: noi li abbiamo tenuti anche 40 minuti, ma credo dipenda dal forno, per controllare che siano cotti, fate la prova dello stuzzicadenti! VerA: mentre i miei biscotti completavano la loro cottura una tromba d'aria si è abbattuta su Padova e siamo rimasti senza luce oltre ad aver ingaggiato una lotta impari contro il vento che stava per portarsi via le tende da sole! Quindi ho anche perso il conto dei minuti di cottura, oltre che dei cucchiai di farina! Che avventura!!!). Non devono risultare troppo dorate. Lasciarle asciugare bene. Rimangono belle croccanti se conservate in una scatola di latta.
Approfittiamo poi di questo post per farvi sapere che sono finalmente arrivate le CartoNine: le cartoline firmate da Nina (e anche da Francesca) con i suoi bellissimi disegni!
Qui trovate tutti i dettagli su come ordinarle (o vincerle)!
Sembra davvero che queste ciambelline abbiano un fascino irresistibile :-) Anche io ho smesso di contare i cucchiai di farina, erano tanti.
RispondiEliminaQuasi quasi ne rifaccio un po' ... tanto buoni la mattina a colazione :-)
Che belli questri vostri incontri culinari su skype.
ciao Alex, eh sì, le ciambelline sono irresistibili! Gli incontri culinari su skype sono molto divertenti: fa ridere senire i rumori della cucina dell'altra fra mestoli e frullatori! Poi questa volta c'era Vera che non finiva più di aggiungere cucchiai di farina!! :)
RispondiEliminaBuona giornata!
Silvia
Che belle... le proverò :)
RispondiEliminaUn abbraccio,
wenny
Carissime,
RispondiEliminaintanto complimenti per essere tornate a preparare le ricette parallele, son quelle che preferisco
e poi, queste ciambelline sembrano particolarmente curiose...
E ora ecco con la domandona su Pd:
il corso di Master che sto frequentando sta per finire
e con i miei compagni si pensava di trascorrere una serata brava qui tra le contrade padovane, per salutarci goliardicamente e non troppo in malinconia ...
Voi sapreste consigliarmi un posto buono,
abbordabile, tipico o comunque dall'atmosfera amichevole?
Siamo un gruppo eterogeneo anche culturalmente parlando: proveniamo da paesi diversi, e dunque pensavo a qualcosa tipo un cubano o un indiano, ma anche una pizza o un'osteria andrebbe bene... insomma gustoso ma da tasche studentesche !
Grazie
:D
Lilly***
Ps. Vera: ieri sera in Piazzetta Gasparotto c'eri anche tu ad ascoltare il notturno che la Piccola Bottega Baltazar ha dedicato a De André?
ciao Wenny, si, dai provale, così continueranno il loro girovagare di blog in blog! :)
RispondiEliminaCiao Lilly! Sicuramente sarebbe meglio che ti rispondesse Vera, visto che io non vivo a Padova da più di 3 anni, ma lei sarà via nei prossimi giorni, quindi se è urgente posso provare a darti qualche consiglio io. Non è che mi manderesti un'email? Sarebbe un po' lungo scriverlo fra i commenti, ma io non ho il tuo indirizzo. Il mio è silvia.g81@gmail.com (lo trovi nel mio profilo blogger e trovi anche quello di Vera se preferisci scrivere a lei, ma non potrà rispondere prima di lunedì credo). Ti avverto già che io posso indicarti qualche osteria o pizzeria, ma non sono molto pratica di ristoranti 'esotici' padovani! Ciao Silvia
Che dire,
RispondiEliminasei più dolce di una ciambellina ubriaca,
Silvia ! ;)
Ti ho appena inviato una mail,
grazie in anticipo !
Lilly**