Traendo ispirazione da qualche ricetta letta qua e là e da quelle che ho già provato, ho deciso di prepararli così:
Ingredienti:
* 10 calamari
* 100 g di pangrattato
* olio extravergine d'oliva
* una manciata di capperi
* 1 spicchio d' aglio
* 50g di scamorza
* 250g di pomodori pelati
* peperoncino
* prezzemolo
* parmigiano grattugiato
* sale & pepe
Preparazione:
1 Pulite i calamari, lasciando intere le sacche. In una ciotola mescolate il pangrattato, la scamorza e il parmigiano grattuggiati, sale, pepe, prezzemolo, olio, peperoncino e aglio.
2 Riempite le sacche dei calamari, senza premere troppo poiché in cottura tenderanno a ridursi.
3 Ungete di olio il fondo di una pirofila e diponetevi sopra i pomodori (conditi con sale e prezzemolo), i tentacoli e le sacche dei calamari imbottite. Se vi è avanzata un po' di panatura, usatela per ricoprire il tutto. Infornate a 180ºC e cuocete per circa 25 minuti.
Aggiornamento
A proposito di pesce, nei prossimi giorni (17-20 aprile 2009) a Genova ci sarà Slow Fish: una manifestazione di Slow Food dedicata al Mediterraneo, alle sue storie, ai suoi pesci e alle sue problematiche. Sulla pagina web dell'iniziativa, ho trovato questa interessante guida al consumo del pesce (click sull'immagine per scaricarla in pdf):
con consigli utili sull'acquisto per evitare le specie sovrasfruttate o il cui allevamento/pesca portano a conseguenze negative. Si trovano anche suggerimenti a proposito di specie meno commercializzate, ma interessanti dal punto di vista gastronomico, per le quali sono riportate anche alcune ricette.
Riporto qui una breve lista dei consigli (tratta dal sito www.slowfish.it), spiegati per esteso nella guida:
Riporto qui una breve lista dei consigli (tratta dal sito www.slowfish.it), spiegati per esteso nella guida:
- Chiedere sempre informazioni (da dove proviene? È allevato o pescato?).
- Preferire la produzione nazionale, ancora meglio se della propria zona.
- Orientarsi sul pesce azzurro (alici, sardine, sgombri, palamite, tombarelli, …) e sui frutti di mare: sono prodotti con molti pregi, sia ambientali che nutritivi.
- Evitare sempre pesce sotto taglia.
- Alle specie sovrasfruttate (tonno rosso, pescespada, cernia, salmone...) preferire quelle che subiscono una minore pressione di pesca, neglette per quel che riguarda il mercato, ma molto interessanti dal punto di vista gastronomico.
- Preferire i pesci con un ciclo vitale breve, cioè che raggiungano l’età adulta nel giro di un anno o due (triglie, sogliola, acciughe, pagelli, …).
SiLviA!!! Ma sei scatenata!!! Ti consiglio di aprire un ristorante a Wettingen, faresti i miliardi!!! :P
RispondiEliminaAnche questi molto interessanti, deve essere un connubio davvero piacevole!
RispondiEliminache bella questa ricetta mi piace tanto!
RispondiEliminainteressante questo ripieno ;)
RispondiEliminaciao a tutte e buona Pasqua in ritardo!
RispondiEliminaGrazie per essere passate!
Silvia
A me i calamari purtroppo piacciono solo fritti, peccato perché in giro ci sono veramente tante ricette interessanti.
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
SiLviA, ho letto solo ora gli aggiornamenti!!! Che cosa super mega interessante che hai trovato! Grazie! W i calamari!
RispondiEliminaE' molto interessante! (Avevo intuito il tuo discorso l'altro giorno quando abbiamo affrontato la tematica, qui ho avuto modo di vedere alcune cose specifiche a cui ti riferivi). Il vostro blog si arricchisce sempre di più :)...e, prima o poi un ristorante lo potresti proprio aprire!
RispondiEliminaciao Aiuolik, anche fritti sono buonissimi, ma io li adoro in tutti i modi! :P
RispondiEliminaciao Vera! si, vero???
ciao Jessica! magaaari aprire un ristorante, magari in riva al mare... Magari sul resto approfondiremo bene l'argomento la prossima volta o via email!
ciaoooo!
S.