Monticello. Thomas Jefferson la disegnò di suo pugno, ispirato all'opera di Andrea Palladio e all'architettura rinascimentale europea.
La villa sorge sulla sommità di una collina alta circa 260 metri (867 piedi), da cui il nome Monticello, "piccolo monte". È circondata da 2000 ettari (5000 acri) di terreno coltivato e da un variopinto giardino.
Purtroppo non abbiamo potuto visitare l'interno della casa, l'attesa richiesta era troppo lunga, il tempo minacciava pioggia e ci aspettavano altre 2 miglia a piedi per tornare alla macchina. In compenso il sito ufficiale offre la possibilità di un esauriente tour guidato, che sto facendo stanza per stanza. La casa è arredata in modo elegante con mobili e stoviglie disegnati da Jefferson stesso, e realizzati poi, per la maggior parte, in Francia. Jefferson era senz'altro un personaggio straordinario, di grande intelligenza, lungimiranza e cultura. La sua biblioteca qui a Monticello annovera più di 6700 titoli. Jefferson sapeva leggere in ben 7 lingue e non poteva vivere senza libri - "I cannot live without books"- come scriveva a John Adams nel 1815. Jefferson era fermamente convinto che l'istruzione fosse un requisito fondamentale per la sopravvivenza della democrazia e nel 1817 fondò l'Università della Virginia a suffragio dell'"illimitabile libertà della mente umana - on the illimitable freedom of the human mind". Last but not least, Jefferson fu uno dei principali redattori della Dichiarazione d'Indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d'America, una delle più antiche costituzioni scritte tuttora vigenti, il cui incipit, come ricorda sempre il mio papà, suona così: "We the People"...
Il pomeriggio trascorso tra le colline della Virginia mi ha regalato anche un pugnetto di lamponi raccolti col sudore della fronte (a causa dell'afa che affligge anche questa zona, come la Pianura Padana!). Non ho resistito alla tentazione di provare il sapore della marmellata! Avrei voluto ispirarmi a Semi di Papavero, ma non ho né cardamomo, né fiori di lavanda, al momento. Vi propongo comunque la sua ricetta, perché prima o poi la farò!
Ingredienti
1 Kg di lamponi
800 g di zucchero zefiro
2 capsule di cardamomo
fiori di lavanda
1 Lavate i lamponi sotto acqua corrente e tamponate l'acqua in eccesso. Mescolate i lamponi con lo zucchero in una capace terrina, coprite e lasciate riposare tutta la notte.
2 Il giorno dopo, ponete il tutto in una pentola, unite i semi pestati di due capsule di cardamomo e iniziate la cottura a fiamma lenta, mescolando e schiumando ogni tanto.
3 Prima di travasare nei vasetti precedentemente sterilizzati, aggiungete i fiori di lavanda, sminuzzati.
4 Conservate in luogo fresco e buio.
2 Il giorno dopo, ponete il tutto in una pentola, unite i semi pestati di due capsule di cardamomo e iniziate la cottura a fiamma lenta, mescolando e schiumando ogni tanto.
3 Prima di travasare nei vasetti precedentemente sterilizzati, aggiungete i fiori di lavanda, sminuzzati.
4 Conservate in luogo fresco e buio.
la vostra inviata da Charlottesville, VA
che voglia di marmellata di lamponi! Se solo non costassero a peso d'oro! Qui nei boschi sono ancora un po' indietro, purtroppo... :( che bei fiori Jefferson! S.
RispondiEliminaGrazie SiLviA!
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