Avevo una gran voglia di sogliole, così ieri sono andata al banco del pesce, ma mi sono dimenticata di cercare sul dizionario come si dice sogliola in tedesco. Questo all'inizio non mi preoccupava perché la sogliola è un pesce così particolare che anche da lontano è facilmente riconoscibile, così ho scrutato il banco e ho letto al commesso il nome che era scritto sul cartellino di fianco ad una bella sogliola adagiata sul ghiaccio: "zwei Seezungen, bitte!".
Poi: ...PANICO!! Mi è sembrato infatti che il commesso prendesse tutt'altro tipo di pesce e ho iniziato a sudare freddo. Infatti lui non parlava inglese (e non credo nemmeno italiano, anche se non ho verificato) e il mio tedesco non è assolutamente ad un livello tale da potergli chiedere se veramente mi avesse dato quello che volevo, se Seezunge è davvero la sogliola. Allora ho sorriso e ringraziato cercando di nascondere il mio turbamento.
Non sono riuscita ad arrivare a casa col pensiero di che pesce avessi mai comprato... per un po' ho anche temuto di aver preso un pesce di lago (in tedesco si usa la parola See sia per dire mare che per dire lago, il che è davvero strano!). Allora appena fuori dal negozio ho chiamato Ru e gli ho chiesto di cercare sul dizionario: per fortuna Seezunge (letteralmente lingua di mare, quello che adoro del tedesco è che moltissime parole sono composte da altre parole che ne descrivono il senso, è tutto molto logico) vuole davvero dire sogliola!!
Questo è uno dei tanti episodi (ne parlavo prorpio ieri con gli amici con cui sono stata a cena, tutti nella mia condizione) che mi fa capire quanto sia difficile esprimersi in una lingua che non è la propria vivendo in un paese straniero.
Una volta quando incontravo qualche straniero in Italia la prima cosa che notavo era il suo accento, ora invece la prima cosa a cui penso è a quanto sia bravo a parlare italiano e ad esprimere quello che vuole, anche se a volte in un italiano non perfetto.
Io qui invece tante volte mi sento davvero ostacolata dal non parlare bene la lingua... è davvero difficile! E adesso mi trovo a fare sempre mille complimenti ai non italiani che parlano italiano! Vivere qui mi ha davvero sensibilizzato da questo punto di vista. Il mio problema è che purtroppo lavorando in un ambiente internazionale mi trovo a parlare tutto il giorno in inglese o a casa in italiano o con gli amici di solito sempre inglese, quindi, nonostante stia studiando tedesco, non riesco ad ingranare perché ho poche occasioni per usarlo (c'è anche da dire che in Svizzera parlano il tedesco svizzero che è anche molto diverso dal tedesco "ufficiale" e questo rende tutto più complicato).
Tutta questa dissertazione sui miei problemi di comunicazione è per dire che ho deciso di fare un piccolo glossario culinario dopo ogni post (e in fondo al blog) con gli ingredienti principali delle varie ricette in tedesco e magari anche in inglese, visto che mi sono accorta di non saper parlare di cibo nemmeno in inglese! (riuscirò a mantenere questa abitudine?)
Sarde gratinate
Visto che la settimana scorsa abbiamo rinunciato alle sarde per preparare le alici, questa settimana tocca alle sarde gratinate!
1kg di sarde fresche
aceto
100g di acciughe
olio extravergine d'oliva
capperi
prezzemolo tritato
succo di un limone
3-4 cucchiai di pangrattato
2 foglie di alloro sbriciolate.
Preparazione:
Pulite le sarde, lavatele e fatele scolare. Immergetele in aceto forte per 30 minuti, quindi sgocciolatele. Preparate una salsa con le acciughe salate, sfaldate nell'olio caldo, un cucchiaio di capperi, un mazzetto di prezzemolo tritato, il succo di un limone, 3-4 cucchiai di pangrattato e due foglie di alloro sbriciolate.
In una pirofila versate 2 cucchiai d'olio e copritelo con uno strato di sarde. Quindi distrubuite sulle sarde una parte della salsa, poi un altro strato di sarde e salsa. Coprite l'ultimo strato con abbondante pan grattato.
Cuocete a forno moderato per 30 minuti e fate gratinare ancora 5 minuti.
Ho ripreso questa ricetta da qui: si tratta di un sito molto ben fatto di ricette siciliane collegato al progetto Fattoria Bottega Siciliana che "si propone di riallacciare l'antico legame contadino-consumatore che negli anni, con l'avvento di supermercati e dei vari intermediari, si è quasi completamente dissolto.[...] Il progetto ad oggi è in fase di studio, conta di passare ad una fase sperimentale non appena si sarà formato un gruppo d'acquisto sufficientemente numeroso da coprire la capacità produttiva di una piccola fattoria."
Poi: ...PANICO!! Mi è sembrato infatti che il commesso prendesse tutt'altro tipo di pesce e ho iniziato a sudare freddo. Infatti lui non parlava inglese (e non credo nemmeno italiano, anche se non ho verificato) e il mio tedesco non è assolutamente ad un livello tale da potergli chiedere se veramente mi avesse dato quello che volevo, se Seezunge è davvero la sogliola. Allora ho sorriso e ringraziato cercando di nascondere il mio turbamento.
Non sono riuscita ad arrivare a casa col pensiero di che pesce avessi mai comprato... per un po' ho anche temuto di aver preso un pesce di lago (in tedesco si usa la parola See sia per dire mare che per dire lago, il che è davvero strano!). Allora appena fuori dal negozio ho chiamato Ru e gli ho chiesto di cercare sul dizionario: per fortuna Seezunge (letteralmente lingua di mare, quello che adoro del tedesco è che moltissime parole sono composte da altre parole che ne descrivono il senso, è tutto molto logico) vuole davvero dire sogliola!!
Questo è uno dei tanti episodi (ne parlavo prorpio ieri con gli amici con cui sono stata a cena, tutti nella mia condizione) che mi fa capire quanto sia difficile esprimersi in una lingua che non è la propria vivendo in un paese straniero.
Una volta quando incontravo qualche straniero in Italia la prima cosa che notavo era il suo accento, ora invece la prima cosa a cui penso è a quanto sia bravo a parlare italiano e ad esprimere quello che vuole, anche se a volte in un italiano non perfetto.
Io qui invece tante volte mi sento davvero ostacolata dal non parlare bene la lingua... è davvero difficile! E adesso mi trovo a fare sempre mille complimenti ai non italiani che parlano italiano! Vivere qui mi ha davvero sensibilizzato da questo punto di vista. Il mio problema è che purtroppo lavorando in un ambiente internazionale mi trovo a parlare tutto il giorno in inglese o a casa in italiano o con gli amici di solito sempre inglese, quindi, nonostante stia studiando tedesco, non riesco ad ingranare perché ho poche occasioni per usarlo (c'è anche da dire che in Svizzera parlano il tedesco svizzero che è anche molto diverso dal tedesco "ufficiale" e questo rende tutto più complicato).
Tutta questa dissertazione sui miei problemi di comunicazione è per dire che ho deciso di fare un piccolo glossario culinario dopo ogni post (e in fondo al blog) con gli ingredienti principali delle varie ricette in tedesco e magari anche in inglese, visto che mi sono accorta di non saper parlare di cibo nemmeno in inglese! (riuscirò a mantenere questa abitudine?)
Sarde gratinate
Visto che la settimana scorsa abbiamo rinunciato alle sarde per preparare le alici, questa settimana tocca alle sarde gratinate!
1kg di sarde fresche
aceto
100g di acciughe
olio extravergine d'oliva
capperi
prezzemolo tritato
succo di un limone
3-4 cucchiai di pangrattato
2 foglie di alloro sbriciolate.
Preparazione:
Pulite le sarde, lavatele e fatele scolare. Immergetele in aceto forte per 30 minuti, quindi sgocciolatele. Preparate una salsa con le acciughe salate, sfaldate nell'olio caldo, un cucchiaio di capperi, un mazzetto di prezzemolo tritato, il succo di un limone, 3-4 cucchiai di pangrattato e due foglie di alloro sbriciolate.
In una pirofila versate 2 cucchiai d'olio e copritelo con uno strato di sarde. Quindi distrubuite sulle sarde una parte della salsa, poi un altro strato di sarde e salsa. Coprite l'ultimo strato con abbondante pan grattato.
Cuocete a forno moderato per 30 minuti e fate gratinare ancora 5 minuti.
Sogliole fritte
" 'Mproviso, tra palato e lingua, gli acchianò il sapore di una linguat appena fritta. Agglutì a vacante. Aveva dieci ani quando sò zio se l'era portato per la prima e ultima volta a piscari con la lampada dopo aviri dovuto prigare la mogliere per una sirata sana sana. [...] 'N cima alla fiocina 'na linguata granni quanto unvrazzo sò, si dibatteva ammatula. Doppo un dù orate, che aviva pigliato 'na decina di linguate grosse, lo deciso addecise d'arriposarsi. "Avi pititto?" gli spiò Ciccino. "Tanticchia" "Priparo?" "Sì" Tirati i remi a bordo, aveva rapruto 'na sacca e ne aveva cavatofora 'na padeddra e un fornelletto a gas. 'nzemmula a una buttiglia d'oglio, un cartoccio sifarina e uno , nico, di sali. Lui taliava quei preparativi strammato. Come si faciva a mangiare a quell'ora di notti? [...] Appena le linguate si erano mise a friiri, l'aduri gli aveva fatto smorcare il pititto. Se l'era mangiata, tinnennola supra un foglio di giornali e abbrusciannosi la vucca e le mano. Nei quarantasei anni appresso, non aviva mai più ritrovato quel sapore."
Andrea Camilleri, da La pista di sabbia [pag. 77-80]
Ingredienti:
Sogliole
farina
olio
sale
Preparazione:
Pulire le sogliole e passarle nella farina. Quindi friggerle in olio abbondante e caldo su entrambi i lati. Servirle subito aggiungendo solo un po' di sale.
Glossario culinario IT - DE - EN
acciuga, f. = die Sardelle/n, f. = anchovy, n.
aceto, m. = der Essig, m. = vinegar, n.
cappero, m. = die Kapper/n, f. = caper, n.
farina, f. = das Mehl, n. = flour, n.
limone, m. = die Zitrone/n, f.= lemon, n.
olio, m. = das Öl, n. = oil, n.
pepe, m. = der Pfeffer, m. = pepper, n.
sale, m. = das Salz, n. = salt, n.
sardina, f. = die Sardine/n, f. = sardine, n.
sogliola, f. = die Seezunge/n, f. = sole, n.
dai Silvia dai che sei in gambissa io non posso che ammirare la tua capacità di parlare ben l'inglese e provarci con il tedesco...le foto sono meravigliose...ma quella con i pesciolini e il coltello insaguinato...paura!
RispondiEliminaSilvia, in effetti la foto col coltello è un po' macabra... ormai a squartare pesci tutti i weekend sei diventata un po' sadica ;)
RispondiEliminaMa bravissima!!!
Non è assolutamente facile studiare il tedesco e trovarsi a Zurigo dove quello che senti non ha nulla a che vedere con quello che scrivi :-) Io non ci capisco nulla quando vengo in Svizzera - lo Switzerdütsch è davvero un'altra lingua :-)
RispondiEliminaCarina l'idea del glossario :-)
Ciao
Alex
che bei piatti ch ci proponi e prepari oggi ;)
RispondiEliminaPer Lo e Vera: E' vero che è un po' macabra, ma mi piaceva, faceva molto pescivendolo... sai quando vedi i pescivendoli che squartano i pesci con indifferenza... Io resto sempre un po' impressionata, nonstante ormai sia diventata piuttosto esperta nel pulire il pesce... sarà che alla fine vince la golosità!
RispondiEliminaPer Alex: Sì, è vero, io a volte ho l'impressione di riuscire a capire solo le insegnanti di tedesco qui :( è davvero diverso. Il fatto è che non riesco a esercitarmi: se fossi costretta a parlare imparerei in fretta! Pensavo di fare una vacanza-studio in Germania, ma di solito, dopo un anno qui sotto la pioggia ho solo voglia di sole e di mare durante le vacanze!
Grazie Mirtilla!
Buona settimana a tutte!
Silvia
Ciao Silvia & Vera!
RispondiEliminaChe bella idea quella del glossario!! Lo sfrutterò di sicuro! Pur vivendo a Berlino ci sono sempre molte parole che non conosco e sogliola, ovviamente, era tra queste!
Mhh, che voglia di mare e di casa mi fanno venire le tue ricette, Silvia! Per fortuna qui oggi splende il sole (e si riflette sulla torre della televisione, bellissimo!)
Buona settimana a entrambe!
Gio
E' giusto che ogni tanto ci regaliamo un buon fritto , brava!!
RispondiEliminaCiao Giò! che bello che mi scrivi anche sul blog! Sì, cavolo, mi sono accorta che non so parlare di cibo nemmeno in inglese! qundo mi chiedono come si fa qualcosa entro in crisi! Poi tutti i verbi come "impastare, soffriggere, imbiondire"... Qui pioviggina invece, come sempre... :( uffa! Sono contenta che almeno lì ci sia il sole! ciaoo! S.
RispondiEliminaCiao Mary, sì il fritto è sempre speciale!!
Silvia
Che profumo di mare
RispondiEliminati lascio un saluto a presto
Sisifo
ciao Sisifo! eh sì, cerco di portarmelo anche quissù il profumo di mare, in qualche modo! a presto! S.
RispondiEliminagrande idea questa del glossario!
RispondiEliminaio mi ricordo sol oche trota in tedesco si scrive forelle :) perchè c'era sul mio mini dizionario, ma poi non ho mai trovato su un menù la scritta forelle quindi è stato compeltamente inutile.. ira però so come si scrive sogliola!
pensavo che ti avessero dato delle sarde e per questo tut le avessi fatte gratinate, poi fossi tornata dal pescivendolo e gli avessi indicato la sogliola così come avrei fatto io che so parlare solo l'italiano per farmi capire!
faccio il tifo per te e per il tuo tedesco! un bacioneee
Ciao Viviana! Ormai sono una veterana delle sardine (che peraltro si dicono Sardinen, facile!!), ma comunque volevo comprare entrambe! Purtroppo pero' non posso usare la tattica dell'indicare perche' il banco del pesce e' studiato in modo tale che il commesso sia interposto fra il cliente e il pescem quindi non c'e' speranza!! Sono diabolici questi costruttori di supermercati! Bene, adesso so anche Forelle! Me lo segno!!
RispondiEliminaGrazie per il tifo, ne ho bisogno!!!! a presto!!! Silvia
Allora benvenuta Melina! Spero tu possa trovare qualcosa di invitante anche qui! ciaooo! alla prossima! Silvia
Ciao!
RispondiEliminaBelle ricette! Qui in veneto si trovano delle fantastiche sogliolette piccole (sfògi, in dialetto..o 'passarini' ) che sono fantastiche fritte. A me piace friggerle assieme a delle lamelle di carciofo, infarinate, come il pesce, non con la farina 00 ma con la semola di grano duro. Bello anche il tortino di sarde; io lo faccio su una base di fettine di patata (fine..) e, dopo lo strato di sarde, delle fettine di pomodoro crudo. Lo strato finale, invece del pangrattato, uso fare una 'panure' aromatica fatta facendo assorbire in una padella un po' di olio profumato d'aglio, qualche manciata di pane grattuggiato, del prezzemolo fresco e un po' di pecorino (o parmigiano) grattuggiato.
Michele / Alverman
ciao Michele! Benvenuto! Anche le tue ricette sembrano davvero appetitose!! Anche io ho vissuto in veneto per quasi 7 anni, a Padova e uno dei miei piatti preferiti è le sarde in saor! Spero ripasserai! Ciao! Silvia
RispondiEliminaah! Io son padovano! Ripasso senz'altro: il blog mi piace :)
RispondiEliminaMichele
Caspita, un cuoco padovano tra i nostri ospiti, che onore!!!! Grazie per i complimenti!
RispondiEliminaAh! Michele! in che ristorante fai il cuoco a Padova? Magari se passo di lì vengo a provarlo! Ciaooo! Silvia
RispondiEliminaEh! Non sono mica un cuoco tanto normale.. :)
RispondiEliminaMando avanti questa: www.riescoincucina.it
Appaio poco, lavoro tanto, ma anche mi diverto molto...
Beh, sembra davvero bella questa cooperativa! Avete un sito web molto ben curato e con un bel design! Poi buona cucina e solidarietà sono un'ottima accoppiata! Complimenti davvero! ciao! Silvia
RispondiElimina