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sabato 12 marzo 2011

Metti radici profonde e trasportabili


Sono un'anima in pena. Sempre in burrasca. C'è qualcosa, un senso di incompiuto, di irrisolto, che mi porta a "ribollire" nei miei pensieri, ciclicamente. 

In me c'è una instabilità stabile che mai si placa.

Una ricerca continua di risposte che, forse, mai troverò.

                                                              


Quello che più mi manca è ciò che non ho mai avuto. 

E anche se mi rammarico di non essere capace di "accontentarmi" delle immense fortune che la vita mi ha regalato, non riesco a sedare questo istinto "viaggiatore".

Viaggio, dunque, come ricerca, nell'anima e nel mondo, di ciò che ci manca, di ciò che non conosciamo, della nostra essenza, del senso della vita...





Viaggio, ancora, come crisi, rielaborazione e conferma, nello stesso tempo, delle nostre radici, dei sentimenti profondi, dei gusti e delle passioni che fanno parte di noi e ci rendono ciò che siamo.

Ecco che la curiosità e la voglia di conoscere mi portano ad esplorare ed integrarmi, ma poi mi fanno  ribollire e ripartire.

Con un bagaglio leggero sempre più ricco di visi, sorrisi, emozioni, colori, nella testa e nel cuore. Le mie radici profonde e trasportabili

Con la mia instabile stabilità. Parto e torno a casa, continuamente.

E come Ungaretti, mi sorprendo sempre...

Sorpresa
dopo tanto
d'un amore

credevo
di averlo sparpagliato
per il mondo

Casa Mia, G. Ungaretti

Per Nina...


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