domenica 28 novembre 2010

mandorlata della mamma di Valeria + Vocisconnesse

L'ultima volta che sono tornata in Italia abbiamo festeggiato il compleanno della mia amica Valeria che ha compiuto 30 anni (e tra poco tocca anche a me cambiare decennio!). Sua mamma le aveva preparato una torta di mandorle buonissima e ora che sono entrata in possesso della ricetta ho deciso di rifarla!
Ancora tanti auguri, Vale!

Mandorlata di mamma Daniela
Mandorlata
Ingredienti:
* 300 g di farina
* 100 g di burro a temperatura ambiente
* 1 uovo
* 1 bustina di lievito vanigliato
* zucchero a velo

per il ripieno:
* 300 g di ricotta
* 100 g di zucchero (Vale:"mia mamma ne usa molto meno – tipo 20 – perché altrimenti viene troppo dolce")
* 50 g di mandorle tritate
* 1 uovo
* 1 confezione di amaretti

Preparazione
1 Sbriciolate gli amaretti. In una ciotola unite tutti gli ingredienti per il ripieno e mescolateli in modo da ottenere un composto omogeneo.
2 Sulla spianatoia versate la farina, aggiungete il burro, l’uovo, il lievito e lo zucchero. Impastate il tutto con cura.
3 Dividete l’impasto in due parti. Con una parte coprite il fondo di una teglia imburrata e infarinata. Versate il ripieno e distribuitelo uniformemente.
4 Ricoprite con l’altra metà dell’impasto sbriciolandola con le dita.
5 Infornate a 180°C per 30/35 minuti circa. Far raffreddate la torta e spolverizzatela con zucchero a velo.

Approfitto di questo post per farvi conoscere un'altra mia cara amica: Jessica/Vocisconnesse. Assieme al suo compagno di fantasia e di vita, Tryfar (anche lui grande estimatore della mandorlata), forma il gruppo creativo Diramazioni che si occupa principalmente di illustrazione, ma anche di design grafico (ed entrambi sono anche due fotografi molto bravi e particolari). 
Anche prima di fare di queste sue abilità un vero e proprio mestiere, Jessica mi ha sempre regalato suoi disegni e piccole creazioni artigianali: infatti è anche molto brava a ideare  piccoli gioielli a partire da perline, bottoni, pietre e creta, dipinti ed assemblati a mano. Ecco alcune sue creazioni:

j


Vocisconnesse



Vocisconnesse/Diramazioni


Alcune delle creazioni di Jessica e di Diramazioni possono essere trovate qui, nelle loro bancarelle online:



Questo invece è il regalo di Jessica per il compleanno di Valeria.

sabato 20 novembre 2010

ancora qualcosa di basco: Mamia

Un altro ricordo appetitoso della nostra vacanza nei Paesi Baschi è la Mamia: si tratta di una cagliata di latte di pecora servita in un bicchierino di coccio con il miele o con la marmellata di ciliegie nere. La mangiavamo spesso come dessert dopo cena o la compravamo al mercato la mattina per colazione, assieme ad una fetta di gateau basco o ad un pain au chocolat...
La ricetta è semplicissima, anche se la cosa difficile è stata procurarmi il caglio: non sapevo proprio dove andarlo a cercare. Alla fine mio papà (che fa il consulente in diverse ditte alimentari) è riuscito a procurarmene un vasetto che mi durerà per molto tempo (dato che si usa solo qualche goccia per volta), ma sarei curiosa di sapere se da qualche parte lo vendono.
È stato anche abbastanza complicato trovare una ricetta, ma alla fine ho seguito questa, ripresa dal sito basco ttipia.fr. Su un foodblog americano scritto da una ragazza di origine basca, Cannelle et Vanille, ho trovato una versione più elaborata ed alcune varianti che sperimenterò presto.
mamia
mamia

Mamia (cagliata di pecora)
Ingredienti
1l di latte di pecora * ½ cucchiaino di caglio
Preparazione
Scaldare il latte e aggiungere il caglio. Lasciate riposare per circa 1h30. Servire con lo zucchero o il miele, come lo yogurt.
Nota: io ho usato la metà degli ingredienti:  ½ litro di latte di pecora e 3 gocce di caglio ed ho ottenuto 4 vasetti.

Français
Mamia (d’après recette H. Combret, "Gastronomie du terroir")
Origine: Caillé de brebis, assez typique au Pays basque 
Ingrédients: Pour 4 personnes
    - 1l de lait de brebis - ½ cuillère à café de présure
Préparation: Faire chauffer le lait. Incorporer la présure. Laisser reposer 1h30.
A consommer avec du sucre, comme le yaourt.
 ricetta tratta da ttipia.fr


Domanda per chi passa di qui: qualcuno saprebbe dirmi dove ci si può procurare il caglio? Per ora ne ho una scorta sufficiente, ma sono curiosa di sapere se viene venduto in qualche tipo di negozio: a qualcuno è mai capitato di usarlo?



mamia
mamia


domenica 14 novembre 2010

pranzo basco

In questi giorni in Svizzera siamo davvero in piena estate di San Martino: c'è un bel sole caldo, il cielo è limpido e i colori dell'autunno lasciano senza parole. 
Finalmente trovo anche il tempo di pubblicare questo post con un paio di ricette dei paesi baschi che avevo provato di ritorno dalle vacanze per attutire la nostalgia, anche se non è lo stesso senza il sole e la brezza di mare del porto vecchio di Biarritz...
Chipirons (calamari) à la Luzienne
Ingredienti
1kg di piccoli calamari * una fetta spessa di prosciutto di Bayonne * 2 pomodori * 2 cipolle * 3 carote * 3 spicchi d'aglio * 1 bicchiere di vino bianco * olio d'oliva * prezzemolo * 1 bicchiere di Cognac

Preparazione
1 Pulite i calamari e tagliarli ad anelli e laciateli per circa 45 minuti a marinare nell'olio extravergine.
2 Tagliate il prosciutto a cubetti, le carote a rondelle, pelate i pomodori e togliete i semi, affettate le cipolle, l'aglio e il prezzemolo e cuoceteli in una padella con un po' di olio e sale per circa 35 minuti.
3 Aggiungete i calamari e il vino bianco, salate, pepate e cuocete a fuoco lento per circa 1 ora. Prima di servire, scaldate un bicchiere di Cognac, con un fiammifero fatelo bruciare e unitelo al resto.
4 A piacere potete accompagnare il piatto con del riso bollito e condito con olio d'oliva (a Biarritz lo servivano spesso anche con il riso giallo).

pranzobasco

Insalata basca
Ingredienti
lattuga * 4 pomodori * 2 fette di prosciutto di Bayonne tagliate a pezzetti  (qui in Svizzera se ne trova di molto buono!) * 4 fette di formaggio di pecora * una manciata di piquillos (peperoncini rossi dolci tipici dei paesi baschi francesi, purtroppo non li avevo) * un uovo sodo * olio extravergine d'oliva * aceto di mele * sale

mercoledì 10 novembre 2010

un finocchio a cena

Con questo post partecipiamo alla simpatica iniziativa di un gruppo di blogger contro l'omofobia e, in particolare, per esprimere il dissenso con la recente "battuta" del nostro (sigh) Presidente del Consiglio. Questa iniziativa prende ispirazione dallo slogan della manifestazione organizzata dall'arcigay a Firenze: "porta un finocchio per Silvio"
 
Seguendo il post sul blog di Norma, ricordo che la Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea condanna, all’articolo 21, “qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle, l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali” e che l'Unione Europea, con la risoluzione del 18 gennaio 2006 sollecita gli stati membri a condannare l'omofobia e a "ad adottare disposizioni legislative volte a porre fine alle discriminazioni subite dalle coppie dello stesso sesso in materia di successione, proprietà, locazione, pensioni, fiscalità, sicurezza sociale". Dalle realizzazione di quest'ultimo punto in Italia siamo purtroppo molto indietro e non si vedono molti spiragli nè a destra nè a sinistra.

Non avendo molto tempo di preparare una ricetta nuova, ripropongo questa insalata di finocchi e arance (forse la mia preferita), consigliata a mia mamma da una sua amica siciliana che ora vive a Milano, anche perché credo meriti un revival sul blog (oltretutto è anche di stagione!).

Ingredienti:
1 finocchio * 1 arancia * 1 spicchio di aglio * qualche oliva taggiasca * olio extravergine d'oliva * sale * pepe

Preparazione:
Tagliate il finocchio a listarelle, l'arancia a cubetti e mescolate tutto in una terrina (che avrete precedentemente storfinato con un po' di aglio) con alcune olive taggiasche. Condite con sale, abbondante pepe e olio.

martedì 9 novembre 2010

nel salotto d'autunno di Nina

Altri relitti del mare sono arrivati fin qui in Svizzera e così rieccomi anche quest'autunno seduta molto volentieri nel salotto di Nina,

faro a Ninopoli e...
io, faro a Ninopoli e...

 su una poltrona speciale...

La mia poltrona
la mia poltrona


e questa volta è venuta un'altra piccola ospite a bere il caffé con noi...

il caffé delle domande
F. e il caffé delle domande





i più cucinati della settimana

Related Posts with Thumbnails

ipse dixit...

  • meglio un asino vivo che un dottore morto! (zia laura)
  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!