domenica 30 maggio 2010

granita alla mandorla

Da quando, alcuni anni fa, siamo stati alle isole Eolie, continuo a ripensare alla squisita granita di mandorle che bevevamo ogni mattina per colazione: fresca, dolce, cremosa, con i pezzettini di mandorla che si sentivano sotto i denti... mmh...
...e finalmente il sogno di riprodurla si è avverato! Infatti ho trovato la pasta di mandorle alla bottega equo-solidale (in Italia) prodotta dal laboratorio dolciario casa don Puglisi di Modica. È la prima volta che la trovo in un negozio del nord Italia e pensare che l'ho sempre cercata!

Per fare la granita in casa basta avere la pasta di mandorle, un freezer e un po' di pazienza!

Nota: In alternativa la granita può anche essere fatta con il latte di madorla, ma secondo me con la pasta di mandorle viene molto meglio perché si può scegliere la densità desiderata e rimane qualche pezzettino qua e là... oltre al fatto che la pasta di mandorle non contiene additivi e conservanti e, se non viene sciolta, si mantiene per mesi.


granita alla mandorla

granita alla mandorla
Ingredienti
125g di pasta di mandorle + 0.5l d'acqua

Preparazione
1 Sciogliete 125g di pasta di mandorle in circa mezzo litro di acqua bollente e lasciate raffreddare. Sulla confezione da 250g suggerivano di usare 1.5l di acqua, ma dato che a me piace un po' densa ho diminuito la dose di acqua.
2 A questo punto avete prodotto il latte di mandorla che dovrete consumare entro 48 ore. Per fare la granita ho seguito il procediemento già utilizzato per la granita di pomodoro di Moscerino: mettete il composto in un contenitore e riponetelo nel freezer; mescolatelo all'incirca ogni 30 minuti, per rompere i cristalli di ghiaccio che si andranno formando. Fate attenzione che non solidifichi completamente. Quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, servitelo!
Se si solidifica troppo, oppure se ne avanza e la volete riutilizzare il giorno dopo, tiratela fuori dal freezer e lasciatela scongelare, controllandola e rimescolandola di tanto in tanto per rompere i cristalli.

venerdì 28 maggio 2010

un anno...






Un anno fa stavo per attraversare l'oceano, alla scoperta di una nuova vita in un nuovo mondo. Un anno fa stavo partendo, con mille aspettative e paure, per l'America. Se mi volto indietro adesso, quell'esperienza mi sembra un sogno. Ma quel sogno mi ha senz'altro cambiata. Non so dire come, ma quel che so è che, pur essendo sempre io, sento e vivo la vita in modo diverso.

Quando ho spiccato quel volo ero sola, e non sapevo cosa mi aspettava, se ce l'avrei fatta e come. Ma quel Paese mi ha accolta con calore e amicizia, inattesi e speciali. Non dimenticherò mai quei sorrisi, quei volti, quei luoghi... E la forza che mi deriva da quell'esperienza non mi ha più abbandonata. In un anno la mia vita è cambiata completamente e oggi affronto una nuova avventura, con l'entusiasmo che l'America mi ha regalato. Ho scoperto un coraggio e una determinazione che solo in parte sapevo di avere. Ma so anche di dover ringraziare tante persone e di essere molto fortunata.

Niente ricette in questo periodo, forse sono ancora un po' frastornata dai cambiamenti. Ma l'estate porterà certamente qualche buona idea e un po' più di tempo, forse... Intanto mi godo tutto questo, il ritorno, il ricordo, il presente, il sogno del futuro...

lunedì 17 maggio 2010

il mio "orto" e il passato di triglie

Forse oggi [ndA: ieri] pomeriggio il sole finalmente si sta facendo timidamente vedere: ormai non speravo più che finisse questa stagione delle piogge!
Per festeggiare ho deciso di darmi un po' al "giardinaggio". Dico giardinaggio tra virgolette perché in realtà tutto quello di cui dispongo è un balconcino al pian terreno di due metri e mezzo per uno... ho provato a colonizzare con qualche piantina il giardino condominiale, a cui posso accedere con un cancelletto direttamente dal balcone, ma tutti i tentativi finora sono stati fallimentari. Solo il mio storico nontiscordardime (che mi segue ormai da almeno 6-7 anni in tutti i miei traslochi e che è sopravvissuto ad una caduta dal secondo piano e ad ormai 3 inverni svizzeri) è riuscito dove io non ho potuto e adesso sul prato in primavera fanno capolino un gruppetto di suoi "figli".

Nonostante le ristrettezze quest'anno ho deciso di fare un mini orticello e ho piantato alcune piante di pomodorini, alcuni peperoncini e il finocchietto.

orto 2


Se a questo aggiungiamo il timo, la menta (anche lei mia inseparabile compagna di viaggio da 6-7 anni), l'erba cipollina, il basilico e la lavanda, la mia produzione forse non sarà poi così misera. Spero a fine estate di riuscire a fare almeno un'insalata con i prodotti del mio balcone e ovviamente la posterò sul blog!


orto 1


Ma forse mi sono dilungata un po' troppo a parlare del mio mini orto, quindi è meglio passare alla ricetta! Questa settimana ho trovato al banco del pesce le triglie già sfilettate (lo so che ad una persona normale basterebbe chiedere al commesso di farlo, ma le mie conoscenze linguistiche ancora non me lo permettono!), così ho provato a fare una delle tante ricette che tenevo "in bozza" perché non ero in grado di pulire le triglie da sola! Si tratta di una sorta di zuppa di triglie tratta dal libro di Slow Food con le ricette di pesce delle osterie d'Italia: è davvero buonissima e anche semplice da preparare (una volta pulite le triglie)!



Passato di triglie

passato di triglie 2
Ingredienti
* 4.5 etti di triglie
* 1 patata
* 2 pomodorini
* 1 carota
* 1 gambo di sedano
* 2 cipolle
* 4 spicchi d'aglio
* 1/2 cucchiaio di semi di finocchio
* 1/2 cucchiaio di origano
* brodo vegetale (ma io ho usato quello di pesce)
* 1 bicchiere di vino rosso
* 4 crostini di pane
* olio extravergine d'oliva
* sale & pepe
* peperoncino macinato (facoltativo)

Preparazione
1 Tritate finemente le carote, le cipolle e il sedano e fateli soffriggere. Il soffritto, commenta Stefano Picchi (il cuoco dell'osteria Il Cibreo di Firenze da cui proviene questa ricetta), ha tre momenti cromatici: l'oro, il rame e il bronzo. Nel momento in cui sta per passare dalla seconda alla terza fase, va fermato con un bicchiere di vino rosso.

2 A questo punto aggiungete gli spicchi d'aglio interi, i semi di finocchietto e l'origano. Quindi è la volta delle triglie debitamente pulite, salate e pepate. Chi ama il piccante potrà anche aggiungere del peperoncino, io non l'ho fatto per non coprire il sapore del pesce.

3 Unite poi la patata, fondamentale per esaltare i profumi del piatto, e i pomodorini (la ricetta dice di varietà fiorentina [?] o comunque non pachino).

4 Versate il brodo vegetale (io ho usato del brodo di pesce che avevo in casa) fino a coprire la preparazione e fate bollire per una ventina di minuti.

5 Passate il tutto e servite con un filo d'olio crudo e dei crostini di pane.

passato di triglie


ricetta tratta dal libro "Il pesce - 600 piatti di mare (in Ricette di Osterie d'Italia)"
Slow Food Editore, 2004

Approfitto di questo post per fare tanti auguri di buon compleanno alla mia mamma!!!

sabato 15 maggio 2010

crema di piselli con pancetta

Nonostante quest'anno il Böögg* sia esploso in meno di 13 minuti, prevedendo un'estate mite, la primavera sembra proprio farsi desiderare! Qui piove sempre e la temperatura raramente supera i 10 gradi: quindi cosa c'è di meglio di una zuppa a base di piselli freschi? 

Sgranare i piselli dai bacelli mi fa tornare indietro nel tempo, a quando ero piccola e mi piaceva moltissimo (chissà come mai!?) farlo assieme a mia mamma. Erano tanti anni che non mi capitava di preparare i piselli freschi: ripetere questo gesto e sentire il rumore dei pisellini che rimbalzano da tutte le parti mi fa sentire come se il tempo non fosse passato!
* il pupazzo di neve che viene simbolicamente bruciato a Zurigo all'inizio della primavera per prevedere il tempo dell'estate e per salutare l'inverno.


piselli
Ingredienti
* 200g di piselli freschi (decorticati)
* 200g di porri 
* 100g di carote
* 1 cipolla
* alcuni cubetti di pancetta (la ricetta originale prevedeva due fettine di pancetta affumicata)
* timo & alloro
* sale & pepe
* olio extravergine d'oliva



Preparazione
1 Lavate le verdure sbucciatele e affettatele finemente. Sciacquate i piselli con acqua fredda.

2 Rosolate a fuoco dolce la cipolla e i porri per 5 minuti.

3 Unite l'acqua, i piselli, le carote, il timo e l'alloro. Salate leggermente e pepate. Cuocete per circa 30 minuti (oppure per una decina di minuti in pentola a pressione).

4 Nel frattempo rosolate la pancetta in una padella finché non sarà croccante e mettetela da parte.

zuppa di piselli


5 Quando i piselli saranno teneri, frullate la zuppa. Aggiustate il sale e il pepe e unite la pancetta prima di servire. Il contrasto fra il dolce dei piselli freschi e il salato della pancetta rende questa ricetta molto particolare!




i più cucinati della settimana

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