lunedì 29 giugno 2009

Old Rag Mountain Hike & Shenandoah National Park

Questo sabato sono stata in montagna. L'International Center organizzava una escursione sulle Blue Ridge Mountains: mi è parsa un'ottima idea per familiarizzare con luoghi e persone., nonché fare della sana attività fisica. L'itinerario previsto era l'Old Rag Mountain all'interno dello Shenandoah National Park.

Ora, ovunque era segnalato come un percorso impegnativo... con un rock scramble che avrebbe richiesto "hand over hand climbing" (cioè di arrampicare cercando appiglio con le mani nella roccia). Il dubbio di rinunciare mi ha sfiorata, ma l'ho rigettato. Mi sono detta "non può essere che sia difficilissimo se è il percorso più frequentato di queste montagne!".

Mi sbagliavo. Ovviamente.

Le montagne in realtà sono colline non particolarmente impervie, ma i tratti in mezzo alle rocce... beh, richiedevano maggiore agilità di quella di cui sono dotata! Quindi, io e le mie compagne di avventura, stremate dalla fame e dal terrore di restare tra quelle rocce forever, abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse (spinte, sollevamenti, scivolamenti...), rischiando di perdere, a volte, compostezza ed eleganza... (ma era in gioco la sopravvivenza!).

Tutto è bene quel che finisce bene! Siamo tornate sane e salve, ammaccate ma contente. Anche questa è fatta! E se mai ci sfiorasse in futuro il dubbio di non farcela... penseremo a questa avventura e non potremo che concludere... Yes, we can!


domenica 28 giugno 2009

Ricotta fatta in casa (di Erborina)

Ma è così facile fare la ricotta?? Non lo sapevo! Ma a leggere questo post di Erborina sembrerebbe proprio di sì, così ho deciso di provarci! Volevamo prepararla assieme io e Vera, chiacchierando da un lato all'altro dell'oceano, ma purtroppo lei ha avuto qualche problema nel recuperare la panna fresca (...e pensare che a me ne è avanzata un sacco!) e quindi sarà una ricetta parallela, ma in differita.

Ingredienti

* 1l di latte intero fresco o a lunga conservazione
* 2 cucchiai di aceto di mele
* 100ml di panna fresca
* 1 pizzico di sale


Preparazione

1 Mescolate il latte, la panna ed il sale. Metteteli in un tegame e riscaldateli fino a raggiungere circa 80º. Abbassate la fiamma ed unite l’aceto di mele; a questo punto inizieranno a formarsi dei grumi. Continuate la cottura a fiamma bassa per 1 minuto, quindi spegnete la fiamma.

2 Coprite con un panno pulito e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

3 Passate al colino (foderato da garza): quello che rimane è la nostra ricotta! Lasciatela in frigo per qualche ora e sarà pronta.





La ricetta è ripresa dal blog di Erborina in cucina, ma su Giallo Zafferano potrete trovare anche le fotografie della preparazione passo a passo e la ricetta in pdf.

Consigli di Erborina su Giallo Zafferano: "Se desiderate una ricotta più leggera potete prepararla senza l’aggiunta della panna. La cremosità dipende dai vostri gusti; più tempo la lasciamo riposare più acqua perderà diventando più soda. Il liquido raccolto è il latticello, ricco di vitamine, proteine e sali minerali. Non buttatelo, potrete usarlo per la realizzazione di pane, focacce, ecc. Provate a fare una torta sostituendo il latte con il latticello, viene morbidissima!"

Erborina infine segnala anche questo interessantissimo blog (in inglese): Baking obsession. Non lo conoscevamo, è davvero ben fatto e pieno di ricette invitanti, anche per la produzione di altri formaggi freschi.

Volendo essere pignoli, non si tratta di ricotta vera e propria, pur avendone la consistenza e il sapore, dato che è ottenuta utilizzando anche la parte grassa del latte e aggiungendo la panna.
In ogni caso il risultato è davvero ottimo e dà un sacco di soddisfazione!






venerdì 26 giugno 2009

Pesto trapanese 2

Avevamo già provato a fare il pesto trapanese tanto tempo fa, ma adesso ho trovato una nuova ricetta sul mio nuovo libro Nìvuro di sìccia, così ho voluto provare questa nuova variante. Ovviamente, essendo tratta da Nìvuro di sìccia, non posso pubblicarla senza una citazione di Andrea Camilleri, anche se non particolarmente significativa e appetitosa.


"Chioviva a leggio quanno fermò davanti alla trattoria. Pisci frisco ancora non ce n'era, ma Enzo gli portò 'n tavola per primo pasta col pesto trapanisi e per secunno piscitoccu [ndt: stocafisso] alla ghiotta, secunno l'antica ricetta misinisi.
Tutto sommato, Montalbano non se la sentì di lamentiarisi macari si non aviva particolare 'nclinazioni per il piscistoccu."

da Le ali della sfinge di Andrea Camilleri, pag. 114, Sellerio Editore 2006


Ingredienti per 2

* 3 pomodori maturi
* 1 mazzetto di basilico
* 25g di mandorle sgusciate, pelate e tostate
* 20g di pangrattato
* 1 spicchio d'aglio
* olio extravegine d'oliva
* sale&pepe


Preparazione

1 Sbucciate i pomodori e privateli dei semi. Tagliateli a pezzi e pestateli in un mortaio con le foglie di basilico, l'aglio, poco sale e pepe. Quando la salsa sarà ben amalgamata aggiungete l'olio e le madorle tritate molto finemente.

2 A parte, in una padella, fare dorare il pangrattato.

3 Una volta cotta la pasta scolatela e conditela con il pesto. Mettetela nel piatto di portata, cospargendola con il pangrattato.






Passando a cose serie...

Vorrei segnalare il diario di Fatemeh Karimi, una studentessa iraniana che partecipa agli scontri di piazza a Teheran contro il governo. La sua è una testimonianza di come la libertà di stampa, soppressa dal regime, è tenuta in vita dagli studenti, a rischio della vita, attraverso telefonini, lentissimi collegamenti a internet, social network, e corrispondenze clandestine a media occidentali. In Italia i suoi diari sono pubblicati da AgenziaComunicazione.it e da Repubblica.it.


Cercando informazioni sulla situazione dell'Iran in questi giorni ho anche scoperto (almeno) un gruppo italiano su Facebook di Coordinamento per il supporto alle manifestazioni in Iran, ma sicuramente in rete si possono trovare moltissimi altri gruppi e diari.

Fatemeh Karimi e altri studenti di Teheran oggi alle 13 iraniane (le 10.30 italiane, credo), faranno volare nel cielo della città dei palloncini verdi. Ci uniamo simbolicamente anche noi all'iniziativa per dimostrare la nostra solidarietà.

L'immagine è tratta da Repubblica.it







giovedì 25 giugno 2009

Peperonata

L'estate è cominciata nel migliore dei modi, già ve l'ho detto, ma continuo a stupirmi e ringraziare ogni giorno per il sole, il caldo e il vento che mantiene l'aria secca e il clima piacevolissimo! Perfetto per esplorare, a piedi o in bicicletta questa carinissima cittadina americana, dove tutti ti salutano per strada...

Qualche giorno fa, la mamma mi ha dato l'idea di fare la peperonata, che adoro, e quindi, avendone una voglia pazzesca, mi sono messa all'opera!

Ingredienti

2 peperoni (colore a piacere, a me piacciono gialli e verdi)
2 cipolle
2 pomodori maturi
2 cucchiaini di sale grosso
olio evo q.b.

Lavate e tagliate le verdure (pezzi più o meno grandi, come più vi aggrada), mettetele in una casseruola con il sale e l'olio e fatele cuocere a fuoco allegro, ma non troppo, fino a che i peperoni non appariranno morbidi e la peperonata cremosa al punto giusto! Se necessario, qualora la peperonata tendesse ad asciugarsi troppo pur restando le verdure ancora non perfettamente cotte, aggiungete un po' d'acqua, anche a più riprese, durante la cottura.

P.S. Il mio papà sostiene che la peperonata si faccia con le melanzane oltre alle altre verdure, nonostante io e la mamma non siamo dello stesso avviso. Ogni tanto provo a fare la peperonata a regola d'arte, ma lui storce il naso! A questo punto vorrei aprire un dibattito in proposito: melanzane nella peperonata: sì o no?!?

P.S. 2 Vorrei fare le congratulazioni e un enorme in bocca al lupo per il futuro alla mia collega e cara amica Michela, che è diventata specialista in Endocrinologia&Malattie del Metabolismo! Un grosso bacio Michi!

mercoledì 24 giugno 2009

Marmellata di ciliegie

Eh, ormai lo sapete, sono diventata jam-centrica (hihihhi), cioè patita delle marmellate! Oggi vi propongo un classico, la marmellata di ciliegie. La mia nuova amica Sara, molto carina, mi ha regalato delle ciliegie, quando le ho detto che non avevo più frutta in casa. Io però le ho guardate e ho pensato subito a fare la marmellata! Dovevo provarla, anche perché quella di mirtilli è finita e quella di fragole&basilico scarseggia. Per il procedimento e le dosi ho preso spunto da Laura.

Bene, sono soddisfatta. Lei si sta raffreddando capovolta nel suo barattolo, qui a Charlottesville sono le 22.35 e domani è un altro giorno. Vi saluto e vi auguro, in anteprima, una buona giornata!

Ne approfitto per mandare un enorme abbraccio via blog a Michela, perché il suo domani sia tutto ciò che merita!

la vostra inviata da Charlottesville, VA




AGGIORNAMENTO intrusivo di SiLviA
Approfitto di questo post di Vera per segnalare la petizione della Coalizione italiana contro la povertà ai paesi del G8 e in particolare al governo italiano per chiedere di rispettare gli impegni presi per sconfiggere la povertà, di adottare misure efficaci contro i cambiamenti climatici e di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per firmare la petizione e saperne di più basta andare qui.
SiLviA




martedì 23 giugno 2009

Cheesecake di caprino e fragole

Anche questa domenica sono stata a raccogliere fragole! Il tempo questa volta era piuttosto nuvoloso e freddo: non sembrava davvero il primo giorno d'estate. Forse anche per questo motivo c'era poca gente e quindi potevamo raccogliere fragole in tutto il campo, senza paletti: c'era davvero l'imbarazzo della scelta! Io purtroppo non avevo molto tempo e il signore alla bilancia ha anche criticato, sorridendo, il mio raccolto che non era così perfetto, ma comprendeva qualche fragola troppo matura e qualcuna un po' storta... in compenso erano sempre buonissime!

Ho deciso quindi di fare una torta, prendendo spunto da questo cheesecake di Alex per gli ingredienti strutturali e le dosi, ma personalizzandola un po'...

Ingredienti (tortiera da 18-20cm)

* 100 gr di biscotti tipo digestive

* 50 gr di burro

*
2 uova

*
1 presa di sale

*
75 gr di zucchero

*
150 gr di caprino fresco

*
150 gr di quark

*
1 cucchiaio di amido di mais

*
1 cucchiaino di lievito per dolci

* 300g circa di fragole appena raccolte




Preparazione

1 Passate i biscotti al mixer fino a sbriciolarli completamente. Sciogliete il burro, mischiatelo con i biscotti sbriciolati. Rivestite lo stampo di carta da forno e distribuite la massa di biscotti e burro sul fondo premendola leggermente. Mettete in frigo per 30 minuti.

2 Accendete il forno a 150°C. Separate le uova e montare a neve gli albumi con una presa di sale. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Unite il caprino, il quark, l'amido di mais, il lievito, un po' di succo di fragola e qualche fragolina a pezzi. Infine incorporate gli albumi montati a neve.

3 Versate il composto nello stampo e livellatelo. Cuocete nel forno preriscaldato per 60-70 minuti. Lasciate raffreddare completamente. Tagliate le fragole a fettine e distribuitele sulla torta per decorarla.

4 Mettete la torta in frigo per una notte e mangiatela fresca il giorno dopo.

domenica 21 giugno 2009

Solstizio d'estate

Per me l'estate è speciale, è la stagione che preferisco, pur piacendomi tutte le altre per mille buone ragioni, ma l'estate! D'estate "vivo", il mio corpo rinasce, respira, si colora e gode di ogni momento di sole e di acqua! Il solstizio d'estate è un giorno particolare per me! Da festeggiare come inno al sole, alla luce, alla vita!!! Domenica è stata una giornata meravigliosa! Un primo giorno d'estate da ricordare: sole, caldo, vento deciso, nuvole che corrono veloci a formare figure sempre nuove in cielo... Io e Sara abbiamo festeggiato regalandoci una giornata in piscina: sole, bambini che giocano, bambini con le mamme e i papà che imparano ad amare l'acqua, come me e Ru con il nostro papà tanto tempo fa... a saltare dentro e fuori, a fare le gare a chi trattiene di più il respiro sott'acqua, a fare le capriole che non ho mai imparato!


E più tardi, godendoci fino all'ultimo raggio di sole di questa giornata d'estate, siamo state sedute sull'erba di the Grounds a leggere, pensare e ammirare le nuvole...



La ricetta di oggi è tratta da L'osso e la lisca e ripresa da Viviana. È un freschissimo e coloratissimo couscous che ho un po' reinterpretato in base alle materie prime a mia disposizione (peperoni verdi e non gialli e rossi, formaggio di fattoria americana invece che scamorza, niente menta né melanzane!).


la vostra inviata da Charlottesville - VA

Acciughe in insalata

Questa settimana mi sono organizzata per preparare le alici marinate: vale a dire che questa volta le ho comprate per tempo e le ho tenute per alcuni giorni in freezer prima di prapararle, allo scopo di neutralizzare l'eventuale presenza dell' Anisakis. Erborina infatti consiglia di pulire le alici fresche e poi surgelarle, in modo che il parassita, anche se non visibile ad occhio nudo perché ancora i fase larvale, muoia.
Questa volta però ho deciso di cambiare ricetta e di provarne una tratta dal mio nuovo libro (Nìvuro di sìccia) che raccoglie le ricette descritte nei romanzi di Camilleri con protagonista il commissario Montalbano.
Quindi come di consueto, riporto qui sotto la ricetta, preceduta dalla corrispondente citazione.



"La sera avanti, trovate nel frigo delle acciughe freschissime accattategli dalla cammarera Adelina, se l'era sbafate in insalata, condite con molto sugi di limone, olio d'oliva e pepe nero macinato al momento. Se l'era scialata, ma a rovinargli tutto era stata una telefonata."

da La voce del violino di Andrea Camilleri, Sellerio Editore 1997, pag. 9




Ingredienti

* 500g di alici

* 1 cipolla

*
olio

*
1 limone

*
sale & pepe




Preparazione


1 Lavate bene le acciughe sotto l'acqua corrente, apritele a libro, eliminate le teste, le code e le lische e adagiatele in una pirofila.

2 Sbucciate la cipolla, affettatela finemente e distribuitela sui pesci; continuate a formare strati, alternando gli ingredienti fino ad esaurirli.

3 In una ciotola a parte, emulsionate olio, succo di limone, sale e pepe nero; versate il condimento sul preparato, coprite e lasciate marinare il tutto per 36 ore in un luogo fresco e ventilato, prima di servire.

ricetta tratta (ma leggermente modificata) da Nìvuro di sìccia, Trenta editore.




Visto che ormai ho pubblicato nel blog un certo numero di ricette-citazioni, ho deciso di creare un link speciale che le raccoglie tutte:



la fotografia di Camilleri è tratta dalla galleria fotografica di Repubblica.it: Alla scoperta della casa di Camilleri.





Lunedì 22 giugno, AGGIORNAMENTO:

* Volevo segnalare la campagna Porta la Sporta di cui Lo ha parlato stamattina sul suo blog.

"Questa campagna promossa dall'Associazione Comuni Virtuosi è una campagna totalmente propositiva che vuole dimostrare come sia facile modificare stili di vita errati semplicemente diventandone completamente coscienti e attuando semplici accorgimenti per poterli prevenire. Stiamo parlando dell'uso o meglio dell'abuso della busta di plastica che è l'oggetto che più abbonda nelle nostre case (provate a contarle...), che riveste e trasporta ogni nostro acquisto, un oggetto usato per pochi minuti ma che può durare anche cento anni. "

Sul sito si possono trovare consigli su come cambiare le proprie abitudini e i dati sull'impatto ambientale dei sacchetti di plastica.

giovedì 18 giugno 2009

Blueberry jam

Allora, facciamo un P.d.S. (Punto della Situazione). Oggi sono 3 settimane. Tre settimane che sono volate, tra burocrazie varie, ambientamento, lavoro, pulizie di casa, lavatrici, ma soprattutto cucinare per sopravvivere! Certo, ancora con la passione e il gusto di farlo, ma non sempre con la fantasia e la ricercatezza per gli ingredienti e l'accuratezza nelle dosi! Qui non ci sono le materie prime prelibate e nemmeno una bilancia per pesarle, quindi sto allenando l'occhio.

La marmellata è una delle cose più semplici, non richiede frullatori, né tortiere, solo frutta, che qui per fortuna non manca! Mi da un sacco di soddisfazione, e rende i risvegli dolci e piacevoli. Mi fa sentire a casa, mi fa sentire bene. Qui è tutto un po' artefatto, abbondano i prodotti confezionati, fatti in serie, da mangiare velocemente e voracemente... Invece la marmellata richiede quei sani momenti di concentrazione per essere spalmata e soprattutto mangiata, senza sbrodolarsi!

I mirtilli! Li adoro! Sono asprigni e selvatici... Adesso mi frulla in mente che potrei anche concedermi un gelato alla panna con frutti di bosco... Mmmm! Che voglia!

Le giornate qui passano in fretta, e le occasioni per i reportage fotografici che tutti mi chiedono scarseggiano. Ma sto progettando tante cose per i weekend estivi, quindi non disperate!

A presto!

la vostra inviata da Charlottesville, VA


P.S. La ricetta la potete trovare qui.

lunedì 15 giugno 2009

Fra i campi di grano e di fragole

Sabato è stata una bellissima giornata di sole e venticello, ideale per passeggiare fra i mille sentieri che attraversano la campagna svizzera, i campi di grano, i pascoli e i prati fioriti.






Quando c'è il sole, qui il cielo è davvero azzurro e la campagna regala colori e profumi meravigliosi!






Tornati a casa, siamo stati accolti dalla piccola opera d'arte della bimba dei nostri vicini: una coloratissima principessa con tanto di castello disegnata con il gesso sul marciapiede.





Nel nostro girovagare "campagna campagna" abbiamo anche trovato l'azienda agricola di Ulrich Lüscher. Qui c'è un negozietto dove sono in vendita i prodotti dell'azienda, ma i clienti meno pigri possono anche raccoglierli e sceglierli personalmente dal campo.
C'è un orticello con erbe aromatiche e ortaggi, ma l'attrattiva del momento sono i campi di fragole, sponsorizzati perfino con un enorme fragolona gonfiabile!
Proprio come ha raccontato Alex, anche qui si possono raccogliere le fragole direttamente dal campo!






Naturalmente è tutto perfettamente organizzato: un signore affida agli avventori un filare del campo in cui raccogliere le fragole, un cestello e un bastone. Se ci si porta il cestello da casa, bisogna andare prima a pesarlo per stimare la tara. Una volta finito di raccogliere si pianta il bastone nel punto in cui si è arrivati in modo che il cliente successivo possa ripartire dal lì, quindi si va alla bilancia con il cestello e si pagano le fragole che si sono raccolte (ovviamente quelle che ci si gusta durante la raccolta sono gratis!). È davvero divertente stare tutti con il sedere per aria e la bocca sporca di rosso in mezzo al campo!






Presa dall'entusiasmo ho raccolto 1.2kg di fragole, così ho fatto la buonissima marmellata di Vera per smaltirne un po'!
Quando si raccoglie qualcosa dalla terra ha sempre un sapore incomparabile: sarà in parte dovuto alla soddisfazione per averle scelte ad una ad una, ma queste fragole sono davvero eccezionali... inutile dire che tornerò anche la settimana prossima!






Oggi piove, ricomincia la settimana e non mi resta che stare al calduccio a lavorare. Ogni tanto mi fermo ad ascoltare il rumore della pioggia, mangio qualche fragola e ripenso ai colori di questo finesettimana che le nuvole di oggi sembrano aver cancellato, proprio come la principessa sul marciapiede!

domenica 14 giugno 2009

Zuppa di carote al coriandolo

Ieri al mercato ho per sbaglio comprato un mazzetto di coriandolo fresco, invece del prezzemolo e non sapendo bene come utilizzarlo, ho sfogliato i miei libri di cucina per trovare qualche idea. Avevo a casa anche delle carote e così mi sono messa in cerca di una zuppa di carote e coriandolo... et voilà: ho trovato esattamente la ricetta che faceva al caso mio su Zuppe à porter, un libro dedicato alle zuppe molto curato e con delle bellissime immagini che mi ha regalato mio papà, sapendo che vivo con un divoratore di minestre (Vera, tu ne sai qualcosa!?).
Ecco la ricetta (le dosi si riferiscono a come l'ho preparata io):

Ingredienti
500g di carote
250g di cipolle
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
acqua
5cl di panna
2 cucchiai di olio d’oliva
1 mazzetto o più di coriandolo fresco
sale

Preparazione
1 Affettate sottilmente le cipolle e soffriggetele qualche minuto in una pentola con l’olio e il coriandolo in polvere, fino a che non diventino trasparenti.

2 Aggiungete le carote spellate e tagliate a rondelle sottili, salate e coprite con l'acqua.

3 Cucinate a fuoco basso finché le carote saranno molto tenere (30 minuti circa).

4 Fate intiepidire, aggiungete la panna e frullate.

5 Servite con un filo d'olio e un pochino di coriandolo fresco per guarnizione.




La mia zuppa è venuta molto meno arancione di quella fotografata nel libro, probabilmente perché conteneva una minor quantità di carote rispetto a quella di coriandolo. Comunque il risultato è molto particolare e davvero buono, anche il divoratore di minestre è rimasto soddisfatto!


giovedì 11 giugno 2009

Acciughe e melone

Quanto mi piacciono le acciughe! Quindi appena ho visto questo antipasto nella cucina di Calycanthus, non ho potuto fare a meno di provarlo: è semplice, fresco e molto colorato!

La ricetta è molto breve ed è ripresa da l'acciuga 10 modi di prepararla di Vincent Amiel (Guido Tommasi Editore). La riporto esattamente come la si trova in questo bel libretto (e nella cucina di Calycanthus):


Ingredienti:

* 1 melone

*
alici sott'olio

*
pepe nero

*
qualche foglia di basilico


Preparazione

è un’associazione stupefacente, che non ha nulla di tradizionale. Anche in questo caso, a stuzzicare il palato è il contrasto tra la dolcezza quasi insipida del melone e la forza dell’acciuga. Questo piatto è perfetto per far venire l’appetito in una sera d’estate.

Prendete delle acciughe sott'olio, invece di quelle sottosale, e adagiatele su fette sottili di melone disposte a ventaglio. Pepate.
Una mia cara amica ci aggiungerebbe anche foglie di basilico tritato. E farebbe sicuramente bene”


Come le ho fatte io:

1 Invece di fette sottili, ho fatto delle sfoglie con l'aiuto di un cucchiaio e le ho messe dentro ad alcune tazzine di vetro.

2 Poi ho arrotolato un filetto di acciuga su sè stesso e l'ho messo sulla cima di ciascuna, quindi ho spolverizzato con del pepe nero e ho usato una foglia di basilico per decorare.


È un abbinamento originale (nemmeno Foodpairing lo cita!) che mi ha entusiasmato: mi piace anche di più di prosciutto e melone!



Segnalo, a chi fosse interessato, questo post di Lo sulle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del melone.

martedì 9 giugno 2009

Marmellata fragole&basilico


Ingredienti

700 g di fragole pulite
400 g di zucchero semolato
il succo di un limone
succo e purea di una mela

Per il succo e la purea di mela

Tagliate una mela Bio in pezzi grossolani, lasciando sia la buccia che i semi, mettetela in una pentola e copritela a filo di acqua. Cuocetela fino a che non sia tenera, quasi disfatta. Colate il succo con un colino e passate la mela al setaccio.

Per la marmellata

1 Lavate, asciugate e tagliate a pezzi le fragole, mescolatele allo zucchero e al succo di limone in un tegame basso e largo (in questo modo, in fase di cottura, l'acqua contenuta nella frutta evaporerà prima accorciando i tempi di cottura). Coprite e lasciate a macerare in frigo per una notte.
2 L'indomani portate a bollore vivace la frutta per circa 10 minuti, fatela raffreddare e riponetela ancora una notte in frigorifero.
3 Il terzo giorno aggiungete il puré e il succo di mela (la mela serve ad aggiungere la pectina) e mixate il tutto con il frullatore ad immersione in modo da lasciare qualche pezzetto di fragola.
Portate ancora a bollore fino alla giusta* consistenza e invasate nei barattoli precedentemente sterilizzati (mettete i barattoli e i coperchi in forno a circa 130° C per circa 20 minuti. Invasate la marmellata bollente nei barattoli bollenti capovolgendoli subito). Infine aggiungete le foglie di basilico, lavate e asciugate.

Nota
Se vi piace, potrete aggiungere, nel fondo del barattolo, della polvere di caffé prima di versarvi la marmellata.

* Lasciate la marmellata appena più liquida di quanto desideriate. Raffreddandosi e cristallizzandosi lo zucchero assumerà la giusta consistenza.


P.S.
Lo confesso, non ho seguito il procedimento alla lettera! Ho tagliato fragole e mele a pezzi grossolani (perché mi piace la marmellata a pezzettoni); ho aggiunto il succo di limone e lo zucchero e ho cucinato tutto in una volta, senza pause... Probabilmente il risultato non sarà all'altezza dell'originale, ma avevo troppa voglia di assaggiare questa marmellata già domani mattina!

Tratto da Da Grande

Alici (quasi) marinate e... "Nìvuro di sìccia"!

La scorsa settimana sono stata un po' presa per via del lavoro, poi sono andata in Italia a votare e quindi ho un po' trascurato il blog, ma eccomi di nuovo qua! Non mi sono ancora rimessa seriamente ai fornelli e questa ricetta risale a qualche domenica fa, ma non vedo l'ora del weekend per potermi cimentare, anche perché mia mamma mi ha regalato questo (tanto desiderato) libro:


Nìvuro di sìccia Le ricette ispirate alle avventure
del più astuto commissario siciliano
a cura di Viviana Neri, Trenta Editore (2008)





È un librettino molto grazioso e ben curato di 170 pagine che contiene circa 150 ricette ispirate ai romanzi di Camilleri che hanno per protagonista quel buongustaio del commissario Montalbano. È diviso in capitoli dedicati ai vari "cuochi", tra cui ovviamente Adelina, Calogero ed Enzo. Ogni ricetta è preceduta da una citazione, un po' come i miei post dedicati alle ricette di Montalbano!



Ed ecco invece la ricetta di questo post:
Avevo tanta voglia di provare a preparare le alici marinate, ma leggendo qua e là nei blog, mi sono un po' spaventata per via dell'Anisakis (ne sa quacosa Sandra!): il parassita degli animali marini. Erborina consiglia di pulire le alici fresche e poi surgelarle, in modo che il parassita, anche se non visibile ad occhio nudo perché ancora i fase larvale, muoia.
Nonostante questo consiglio e anche per mancanza di tempo (infatti si dovrebbero tenere le alici in freezer 4 giorni), ho deciso di provare questa ricetta qui che prevede anche la cottura. Lo so che non è la stessa cosa, ma prometto che prima o poi le farò a regola d'arte!


Ingredienti
1kg di alici
prezzemolo tritato
aceto
aglio
1/2 bicchiere di acqua
1 peperoncino fresco
sale
olio extra vergine d’oliva

Preparazione
1 Pulite le alici eliminando la testa, la coda e la lisca.

2 Mettete sul fuoco una padella con un po' d'aceto (io ho aggiunto anche un po' d'acqua) e aggiungete tutte le alici.

3 A cottura ultimata spegnete il fuoco e preparate il prezzemolo tritato e l'aglio a fette. In una pirofila aggiungete dell’olio e iniziate a stendere le alici. Cospargete con prezzemolo e aglio a fette e poi, di seguito con gli altri strati di alici.

4 Alla fine aggiungete l’olio fino a ricoprire il tutto e il peperoncino a pezzi. Servite dopo alcune ore: più le lascerete a marinare, più i sapori saranno ben amalgamati.

ricetta tratta da Chezmaurizio.


Nonostante non fossero vere alici marinate, erano davvero buonissime!


Vorrei ringraziare Kostantina (il cui blog mi piace molto, forse anche perché in fondo abbiamo diverse cose in comune, oltre alla cucina) per questo premio che ci ha dato e prima di passarlo ad altri 8 blog, secondo il regolamento, devo elencare le cose che vorrei fare nel prossimo futuro (in ordine sparso!):

1 capire cosa voglio fare dopo la fine del mio dottorato.

2 provare tutte le ricette del mio nuovo libro "Nìvuro di Siccia".

3 andare al mare al più presto, magari a Trieste per andare anche a trovare le mie amiche e a mangiare nella mia trattoria preferita!

4 passare più tempo con la mia nipotina.

5 andare a trovare Vera in Virginia!

6 riempire il balcone di piantine aromatiche.

7 riuscire a godermi i weekend con Ru, senza aver sempre da pensare al lavoro!

e adesso passo il premio a:
... (ovviamente) Vera,
poi ad alcuni dei blogger che leggo più spesso e volentieri:

domenica 7 giugno 2009

Saturday

Oggi è tornato il sole, la temperatura era gradevole, e come sempre il mercato un posto vivace, allegro, con musica, colori, bambini, gente sorridente, tranquilla, che chiacchiera, gironzola, fa la spesa in un giorno di festa. Ho voluto provare il formaggio con le erbe della Provenza. Buonissimo. Ve ne lascio un assaggio...


La signora del pane, invece, non c'era... Peccato, già lo pregustavo il suo pane croccante con il formaggio di fattoria!

Per pranzo, un colpo di fortuna... Mentre aspettavo Sara, ho sbirciato nel piatto di una signora seduta al tavolino di uno dei tanti ristoranti e mi ha colpito qualcosa di molto simile alle nostre insalate, rucola, pomodorini, semplice, leggera. Infatti, abbiamo provato questo piatto chiamato Mediterranean... e ci ha favorevolmente colpite. E per chiudere in bellezza, Sara mi ha offerto un caffé di benvenuto, un espresso!!!

Ed eccoci qua, alla fine di un'altra giornata americana, a progettarne un'altra e un'altra ancora...


venerdì 5 giugno 2009

Pausa caffé

Oggi a Charlottesville diluvia. Il cielo grigio, le nuvole basse che avvolgono le colline in un pulviscolo di goccioline sospese...
Le temperature si sono drasticamente abbassate, tanto che ho dovuto correre a comperare una coperta per sentirmi avvolta in un caldo abbraccio.
Oggi, per la prima volta da quando sono qui, ho ripreso il rito del caffé (con la moka, naturalmente) dopo pranzo.

Sono a casa oggi pomeriggio, e devo dire che ci voleva proprio un po' di relax. Finalmente posso "sfogliare" qualche foodblog amico e annotare qualche nuova ricetta.

Domani è sabato: appuntamento a Farmers Market, a Downtown. Mi sentirò una veterana navigata, visto che sarà la mia seconda volta ;)

Ora una domanda per voi. Mi è stato regalato uno strano aggeggio, che sembra una caffettiera... ma non idea di come possa funzionare e soprattutto che sorta di bevanda ne esca... Aspetto suggerimenti.


mercoledì 3 giugno 2009

Charlottesville, Virginia - USA

Sono partita giovedì con la sensazione di lasciare tutto...
La vita che avevo condotto fino a quel momento stava subendo un taglio netto... oltre l'oceano che stavo attraversando mi aspettava un mondo che non conoscevo... Avevo lasciato i miei affetti più veri, la mia adorata famiglia e i miei amici. Sono arrivata a Charlottesville dopo un viaggio estenuante, era buio, pioveva. Ero stanca, sola, emozionata e preoccupata al tempo stesso.
Ma quando ho incrociato lo sguardo di Eugene e Paula, tutto è sembrato un po' più familiare, semplice, amico. Mi hanno accolta e protetta, "coccolata".
La stessa cosa fa Charlottesville tutti i giorni: mi sorride. Le persone che incontro per strada e nei negozi mi salutano e chiedono "come stai?", ogni angolo della città offre panchine per sedersi a riposare e godere del verde e del sole. L'università sorge all'interno di un parco che è un vero paradiso, dove non è difficile incontrare scoiattoli che scorrazzano su e giù dagli alberi.


Ogni sabato, a Downtown, il centro della città, si svolge il Farmers Market, che pullula di banchetti con prodotti tipici e genuini: le fragole che ho comprato qui sono le più buone che abbia mai mangiato. Non vedo l'ora che sia sabato prossimo!!!


Non sono ancora riuscita a cucinare nulla di nuovo da proporvi, e non ho sperimentato nulla della cucina locale degno di nota... Anzi se qualcuno di voi conosce e volesse suggerirmi qualche prodotto sano, genuino e buono (per noi italiani, un po' difficili) gli sarei grata, infinitamente. I supermercati abbondano di ogni sorta di prodotti, la maggior parte dei quali è semplicemente un abominio... A parte questa nota critica (che faccio da medico, prima che da cuoca), vi prometto che cercherò di aprire la mente ad ogni nuova esperienza culinaria e non, a patto che non mini seriamente la salute ;)

la vostra inviata da Charlottesville, VA

i più cucinati della settimana

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ipse dixit...

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  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

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