sabato 28 giugno 2008

Orecchiette con pomodorini e rucola

Oggi è festa! Ru&SiLviA sono a casa!!!
Andiamo a fare un giro in centro ed al ritorno ci sbafiamo una bella pasta dal sapore Mediterraneo, che ci piace tanto.

Ingredienti:

orecchiette (q.b. per quanti siete)

pomodorini

rucola

un peperoncino medio

uno spicchio d'aglio

sale

olio evo

Lavate e tagliate a metà i pomodorini. Metteteli a cuocere in una casseruola con lo spicchio d'aglio, tagliato a rondelle, e il peperoncino sbriciolato, regolate di sale e condite con un filo d'olio.

Cuocete a fiamma vivace finché il sugo non sarà cremoso.

Mettete a bollire l'acqua per la pasta. Quando l'acqua bolle, buttare le orecchiette. A cinque minuti dal termine della cottura della pasta, sbollentare nella stessa acqua anche la rucola spezzettata.

Scolare la pasta e la rucola e spadellare con la crema di pomodorini, spolverizzando con del pecorino grattugiato grossolanamente.

venerdì 27 giugno 2008

Cuochi-blogger nel mondo!

Oggi le cuoche dell'altro mondo hanno pubblicato questa cartina con tutti i cuochi-blogger italiani in giro per il mondo! Siccome ci pare una bellissima idea, ecco che abbiamo deciso di metterla anche sul nostro blog!



A Padova e Zurigo ci siamo anche noi!

giovedì 26 giugno 2008

Carpaccio di melanzane e mozzarella ai peperoni


Preparazione 20 minuti
Cottura 15 minuti
395 cal/porzione

Ingredienti per 4 persone

300 g di mozzarella di bufala, una melanzana, 3 pomodori da insalata, una piccola cipolla, un peperone giallo, basilico, aglio, aceto, olio evo, sale, pepe


Tagliate la melanzana a fette sottili e grigliatele un paio di minuti per parte. Sbucciate la cipolla, tagliatela a fette e cuocete anche queste sulla griglia. Abbrustolite il peperone sulla fiamma o in forno a 180° per 15 minuti o finché la pelle diventa scura e si solleva dalla polpa; avvolgetelo in un foglio di alluminio, fatelo raffreddare, pelatelo, pulitelo e tenete da parte 3 cucchiai del suo liquido.


Tritate grossolanamente il peperone con la cipolla grigliata, unite il liquido del peperone, 4 cucchiai di olio, 2 cucchiai di aceto, mezzo spicchio d'aglio tritato fine ed una manciata di foglie di basilico, salate ed insaporite con una manciata di pepe.


Lavate e asciugate i pomodori, tagliateli a fette e fate lo stesso anche con la mozzarella. Disponete la mozzarella su un piatto da portata alternandola con le fette di pomodoro e di melanzana in uno strato solo. Distribuite su tutto il condimento ai peperoni e fate riposare al fresco per almeno mezz'ora prima di servire.

mercoledì 25 giugno 2008

Un gran giorno...


Oggi si è specializzata la mia cara amica Alessandra.

E' un giorno importante, si conclude un periodo della vita duro e denso di fatiche, aspettative, paure, delusioni, ma anche soddisfazioni, e passi grandi e piccoli verso ciò che vorremmo diventare, verso chi vorremmo essere.


Cara Ale, ti auguro tutte le cose belle che desideri ed i riconoscimenti che meriti!


Ti voglio bene...

martedì 24 giugno 2008

Muffins di carote e mandorle

Ingredienti per 12 muffins:
  • 200gr di carote
  • 250gr di farina
  • 50gr di farina di mandorle

  • 120gr di burro, fuso
  • 120gr di zucchero
  • 2 uova

  • 2 cucchiaini e mezzo di lievito in polvere
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • 10 cucchiai di latte

  • 1 pizzico di sale
Come per tutti i muffin, mescolare da una parte gli ingredienti secchi: la farina, le mandorle, lo zucchero, il lievito, la cannella e il sale; poi quelli liquidi: burro fuso con le uova e il latte. Mescolare infine entrambi i composti ed aggiungere le carote grattugiate finemente. Distribuire l'impasto in uno stampo per muffin imburrato o dove avrete sistemato gli appositi pirottini di carta. Infornare a 180° per 20-25 minuti.

Frittatina con erbette

Oggi è una giornata calda e non ho voglia di uscire a fare la spesa. Quindi bisogna improvvisare un pranzetto sfizioso.




Ingredienti per 2 persone:

  • 3 uova

  • un mazzetto di rucola

  • 2-3 fogliette di menta

  • una manciata di erba cipollina

  • 2 cipollotti

  • uno spicchietto d'aglio

  • un mix di parmigiano e pecorino grattugiato

  • olio evo

  • sale, pepe


Tritate finemente il cipollotto, l'erba cipollina, la menta e l'aglio e soffriggeteli in una padella con 1 cucchiaio d'olio. Unite la rucola al soffritto, lasciatela insaporire qualche istante, quindi togliete dal fuoco.


Sbattete le uova ed incorporatevi i formaggi, sale e pepe. Versate il composto nella padella e mescolate al soffritto. Rimettete sul fuoco e cuocete finché la frittata non sarà dorata da entrambi i lati.


Buon appetito!

lunedì 23 giugno 2008

Insalata Mediterranea

Ingredienti:



  • pomodori o pomodorini o datterini
  • feta
  • cipolla rossa ad anelli, se vi piace
  • olive (io uso le taggiasche)
  • capperi
  • origano
  • sale, pepe
  • olio evo



Lavate e tagliate a metà i pomodorini (a fette i pomodori), aggiungete le olive, i capperi, l'origano e la feta; condite con sale e pepe e olio.

Questa ricetta ha sapore di Mediterraneo, di caldo, di sole e di mare cristallino. Che voglia di Grecia!


domenica 22 giugno 2008

Alla scoperta del Nuovo Mondo

Eccomi qui a raccontare (non so da dove cominciare) la mia prima volta in America! Parto per un colloquio, un’interview, che dovrò sostenere durante un congresso internazionale, nell’ambito di un programma che promuove esperienze di ricerca all’estero per giovani laureati in ambito medico, International Endocrine Scholars Program si chiama. Se tutto va bene, trascorrerò un periodo del mio prossimo futuro negli USA, anche se a saperlo, avrei potuto scegliere anche l’Australia, che è da sempre il mio sogno! ;)

June, 13th

Sono partita da sola, alla volta della California, destinazione San Francisco, proprio come si vede nei film, donna in carriera o quasi :)
La prima vittoria e' stato l'allestimento, stavolta quasi indolore, del bagaglio. Grazie alle dritte del Manuale della Viaggiatrice, è stato facile ed il bagaglio è risultato leggero e funzionale! Evviva!
A parte la sveglia alle 3 di mattina (ma si sa, quando devi partire per un viaggio simile, ti sveglia l'adrenalina e poi i 4-5 caffè che bevi fino al decollo), un mini inconveniente al desk della Lufthansa a Venezia (la hostess non riusciva a stampare la mia carta d'imbarco! Ho perso 12 chili in 12 secondi, poi ovviamente li ho recuperati!), e stop over a Francoforte, sono partita per il mio viaggio transatlantico di circa 12 ore, puntuale e... assonnata! :-/
Un consiglio per tutte le viaggiatrici in erba come me: in aereo i tappi per le orecchie sono un MUST: anti-rumore di fondo, anti-pianto molesto di bambino irrequieto, anti-tutto quello che non volete sentire, e ancora meglio, ve lo assicuro, è mettere tappi e pure cuffie in dotazione dell'aereo con musica soporifera a volume tale da isolarvi dal mondo (sempre che sia questo che volete!). La rotta mi stupisce: credevo che avremmo sorvolato l'Atlantico per ore e ore, invece si fa rotta Francoforte - Amsterdam - Inghilterra - Irlanda - Islanda - Groenlandia - Canada - Stai Uniti. Credo per motivi di sicurezza: se mai ci fosse bisogno di atterraggio di emergenza, credo che sull'Atlantico ci sarebbe qualche problema... :(
Al mio arrivo a San Francisco, ho trovato un clima caldo, soleggiato, gente sorridente e disponibile. Avevo prenotato un servizio navetta dall'aeroporto all'hotel su internet, semplice e molto più economico degli analoghi servizi italiani, e sono arrivata in hotel senza problemi. L'hotel è in pieno centro, proprio alla fermata della cable car! Ho cercato di ambientarmi, ho bevuto il mio primo cappuccino americano, e poi... sono svenuta a letto ed ho dormito per circa ... 13 ore! (Ho quello che reputo un grande dono, cioè addormentarmi sempre e ovunque, in qualunque circostanza, perché il mio fisico ha bisogno di sonno più che di ogni altra cosa! :-O).


June, 14th

La mia roommate Katalin non è ancora arrivata, decido di uscire a far colazione (chinnamon twist and small cappuccino) e quindi mi avventuro lungo Market Street. È tutto come nei film! L'America! Sono in America e sto passeggiando per San Francisco… È sabato mattina, sono le otto o poco più, c'è poca gente in giro; la giornata è calda ma ancora non c'è sole... Al porto c'è un meraviglioso mercato di prodotti tipici: formaggi, verdure, frutta, fiori, erbe aromatiche, miele, tanti colori, tanti sapori nuovi, tanta gente che vive e si muove e parla e ride...
Tornata in hotel aspetto Isabella (un'altra ragazza di Padova, come me, con la quale condividerò questa esperienza)... L’ho conosciuta solo via mail, e non so che aspetto abbia, ma so già che andremo d’accordo (quando Regina, la segretaria americana, congiurava contro di me, Isabella mi ha dato una mano e mi ha sostenuta, pur non conoscendomi! Grazie Isa!).
Alle 2:00 p.m. la incontro dove c’eravamo date appuntamento. È simpatica come la immaginavo! Mi invita ad unirmi a lei ed una sua “amica” per il pranzo: andiamo da Macy’s alla Cheesecake Factory e ci sbafiamo una cheesecake colossale (di cui purtroppo non ho un’immagine! Poi facciamo un giro per Chinatown, quindi io e Isa andiamo a registrarci al congresso che inizia l’indomani. Il tempo è cambiato nel frattempo, è soleggiato, ma c’è un vento freddo che mi fa rimpiangere il piumino: brrrrrrr!
A cena troviamo un ristorantino tipico, tipo trattoria, direi, dove mangiamo il piatto del giorno: un pezzo di manzo alto 4 cm, stufato, con una salsa scura di cui non ho decifrato la composizione, servito su un letto di puré e quello che pensavo essere una guarnizione di bucce di piselli, invece facevano parte del commestibile! Mah :-/
Al mio ritorno in hotel finalmente conosco Katalin, la mia compagna di stanza: è ungherese di Budapest, parliamo un po’ prima di augurarci “buonanotte”.

June, 15th

Colazione-ritrovo al congresso, dove abbiamo appuntamento con gli altri ragazzi che, come noi, partecipano al programma. A parte me ed Isa, ci sono una ragazza ed un ragazzo polacchi, una ragazza e 2 ragazzi ungheresi, 1 argentina, 2 brasiliane, 1 ragazza svedese (non chiedetemi i nomi, vi prego!). Momento topico, dopo l’introduzione degli organizzatori-mentors, tocca a noi presentarci! Panico! In inglese, davanti a tutti! Dico 4 parole in croce, Richard mi chiede pure l’anno di fondazione dell’Università di Padova, che si ricorda essere la più antica al mondo dopo Bologna (non poteva ricordarsi anche l’anno già che è così bravo???) x-(
Dopo questa triste parentesi, Isa deve dedicarsi alle sue interviews, mentre io vado a cercare di studiare in un parco vicino al congresso… ma c’è un vento micidiale! E mi ritiro al Moscone Center.
Isa finisce verso le 2.30, così possiamo fare 2 passi per la città. Prendiamo la cable car e arriviamo a Fisherman’s Wharf, affacciata su Alcatraz e su una riserva naturale che ospita i leoni marini e, dicono, le balene!
Il tramonto è spettacolare e possiamo assaporarlo da una finestra sul molo, gustando la nostra clam chowder (zuppa di vongole) servita in una pagnotta di pane escavata! Che bontà! (Chowders Seafood Diner, Pier 39, Embarcadero Promenade)
Quindi su per Lombard Street, la “Crookedest St” (più sinuosa delle strade) (dopo aver acquistato una felpa per proteggerci da questo freddo inaspettato!) e poi di nuovo sulla cable car che, però, ci lascia a piedi, causa guasto tecnico… Cavoli!
Dopo una lunga passeggiata, direi che possiamo andare a dormire contente, io ed Isa. Domani è un altro giorno! E io incontrerò George!!!


June, 16th

Facciamo colazione da Lori’s Diner, una catena di locali con arredamento anni ‘50, con pancakes con sciroppo d’acero e muffins caldi alle carote e mandorle (che buoniii, da fare assolutamente!). Raggiungiamo quindi la sede del congresso, Isa deve appendere un poster e io ne approfitto per studiare. In pausa pranzo, breve visita al SFMoma (San Francisco Museum of Modern Art), posto giusto per trovare la concentrazione per l’incontro con George, motivo del mio viaggio qui!
Alle 1:00 al Job Fair, aspetto con ansia il mio interlocutore, mi prende il panico all’idea di aver potuto fraintendere il luogo d’incontro: DEVO STARE CALMA!!!
George arriva puntuale, è un signore distinto, dai tratti asiatici, sorridente e dai modi gentili. Mi descrive il suo lavoro in modo dettagliato e appassionato, mi fa qualche domanda sui miei interessi, sul mio percorso di studi. Mi da buone prospettive per il futuro… chissà!
Salutato George, cerco qualcosa da mangiare per colmare la voragine creata dalla tensione nervosa, nonché dall’ora, e cerco Isa per fare il punto della situazione: nel pomeriggio vado a sentire la relazione di George, poi… Cosa abbiamo in programma stasera? La International Endocrine Scholars Reception & Poster Presentation!!!
Dobbiamo, gioco-forza, ripiegare in hotel per i preparativi, prima però urge fermata intermedia in farmacia, per comperare cerotti, pomata antibiotica (per medicare la mia immancabile ed ennesima vescica sulla pianta del piede) e collant pesanti, dato che la temperatura non accenna minimamente a salire!
Ore 7:00 p.m. al Marriott Hotel: una sorta di buffet a base di crudité e formaggi prima di realizzare con orrore, dal discorso del presidente della Società Internazionale di Endocrinologia, che anche stasera è d’obbligo un nostro discorso pubblico per suggellare il conferimento di un PREMIOOO (???). Eh sì! Un premio per essere stati selezionati come International Scholars… ODDIOOO!!!
Ho vissuto una specie di incubo, 15 secondi di terrore, Isa mi guardava e mi diceva: ”mi suda il naso, dimmi, per favore, che non mi gocciola!”. Io volevo scappare… ma non l’ho fatto, ho detto qualcosa in qualche lingua straniera e ho fatto la foto di rito col Presidente…
Non voglio neanche sapere che faccia avevo! In quel momento ero praticamente in una sorta di delirio sotto l’effetto di un formaggio… arancione! Finita questa sorta di farsa da invasati dell’etichetta, io e Isa, sotto shock, andiamo a dormire.

June, 17th

Dopo colazione ci dirigiamo a piedi lungo Market Street fino al Porto, finalmente è una giornata calda e il vento si è placato. Vorremmo prendere il traghetto per Sausalito, ma gli orari non sono compatibili con i nostri impegni congressuali. Decidiamo allora di salire su Telegraph Hill, dove svetta la Coit Tower. L’ascesa prevede una ripida scalinata, Filbert steps, che si immerge nel cuore della città: cottage in legno e giardini lussureggianti, fioriti ed ombrosi. Dalla sommità della collina si ammira la baia e, lontano, sull’oceano, il Golden Gate Bridge. Per pranzo torniamo al congresso per seguire le sessioni che ci interessano. Nel pomeriggio… preparativi per la President’s Reception. Incoraggiata dal sole del pomeriggio, indosso il mio meraviglioso vestito rosso di seta… ma il freddo mi impedisce di sfoggiarlo con disinvoltura! Anche qui buffet a base di formaggi e affettati, poteva andarci peggio! Finita la tortura dei saluti e delle presentazioni ufficiali a pezzi grossi sconosciuti, io e Isa, decliniamo l’invito dei nostri “compagni” a finire la serata tra balli ed alcol ed ci ritiriamo in hotel dove programmiamo l’ultima giornata a SF.


June, 18th

Sveglia presto, colazione al Moscone Center. Giretto al mercato coperto del Ferry Building e, finalmente, giro in traghetto sulla baia. Belli gli scorci e lo skyline della città vista dal mare. Non abbiamo tempo per visitare Sausalito, che dicono molto carina, dobbiamo rispettare l’ultimo impegno ufficiale: i saluti.
Il pomeriggio è tutto una scoperta. Prendiamo il tram (la particolarità del tram di San Francisco è che le carrozze, vecchie, del 1900, provengono da molte città degli States e non solo, tra cui Milano!) fino a Castro, il quartiere gay, a sud-est della città. Colorato, vivace, allegro. Da qui, ci dirigiamo verso Alamo Square, piazza verde della città, contornata da vecchie residenze vittoriane. Sei di queste, su Steiner Street, le più ritratte nelle cartoline, vengono chiamate le “painted ladies” (1895). Da qui ripieghiamo verso Haight Street, con deviazione in Buena Vista Park, che panorama!!! Haight Street si estende tra Golden Gate Park e Buena Vista Park, zona residenziale tranquilla che ospita il più grande negozio di dischi di San Francisco, allestito in un’ex sala da bowling: Amoeba Music (CD, vinili, musicassette, DVD, nuovi e d’occasione, di tutti i generi musicali). Dopo aver girovagato tra i dischi, costeggiamo il Golden Gate Park e saltiamo su un autobus direzione: oceano Pacifico! Lo spettacolo del tramonto ripaga di qualunque sofferenza (tipo geloni o dita blu!). Nulla ci può trattenere dal camminare sulla sabbia e dall’immergere una falange dell’indice nell’oceano! Brrrrr. Torniamo verso l’hotel, affamate. Dopo mille tentativi (la maggioranza dei ristoranti chiude alla 22), troviamo un locale, tipo tavola calda, dove sperimentiamo l’apple pie! A questo punto non ci resta che preparare la valigia…

June, 18th

Colazione da Starbucks con hot chocolate e blueberries muffin. Quindi incursione all’Apple Store per una follia conveniente ;)
Alle 10:40 mi aspetta il SuperShuttle per l’aeroporto. Si torna a casa!

Tortine di ricotta ai frutti di bosco

Dovendo finire la ricotta che avevo comprato per fare i panzerottini, ho improvvisato queste tortine alla ricotta e frutti di bosco, traendo ispirazione da una ricetta di un libro:

Ingredienti per 8-10 tortine:
150g di ricotta
frutti di bosco
3 uova
1 limone
100g di zucchero di canna
90g di farina bianca
mezza bustina di lievito per dolci


Preparazione:
Sgusciate le uova separando i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con 3-4 cucchiai di acqua, aggiungete la scorza del limone grattuggiata, un po' di succo di limone e lo zucchero di canna, continuando a mescolare. Unite la ricotta sbattendo energicamente e quindi aggiungete il lievito. Montate gli albumi a neve e amalgamateli al resto del composto delicatamente per non smontarli. Distribuite tutto sugli stampini da muffin e informate nel forno già caldo (a 200°C) per circa 10-15 minuti. Per ottenere delle tortine più golose, affondate alcuni frutti di bosco nell'impasto prima di infornare. Una volta cotte, mettete le tortine su un piatto e guarnite con qualche frutto di bosco intero.

Nonostante il mio abituale scarso successo con i dolci, questa volta le tortine sono venute proprio buone! :-P

Salmone con crema di rucola

Preparazione 30 minuti

Cottura 35 minuti
235 cal/porzione

Ingredienti per 4 persone:
500 - 700 g di trancio di salmone
una manciata di rucola
mezzo bicchiere di vino bianco
un limone non trattato
100 cc di panna fresca
una piccola cipolla o scalogno
30 g di burro
olio evo
sale e pepe



  1. Eliminate le lische dal trancio di salmone, oliatelo leggermente e cospargetelo con un mix di pepe e sale.

  2. Adagiate il trancio di salmone in una teglia rivestita di carta da forno, copritelo con 20 g burro a fiocchetti, bagnatelo con il vino e infornatelo a 200° per 30 minuti.

  3. Nel frattempo sbucciate e tritate la cipolla, stufatela dolcemente in una cesseruola con il burro rimasto, unite le foglie di rucola lavate ed asciugate e cuocetele finché saranno appassite. Aggiungete la panna e le scorze di limone grattugiate, poi frullate la salsa col mixer ad immersione, regolate di sale e servitela con il pesce tagliato filetti.

venerdì 20 giugno 2008

Panzerottini fritti con ricotta, mozzarella e prosciutto

Questo è un piatto buonissimo che ho assaggiato durante il mio viaggio a Napoli a casa di Geppina. Ovviamente lì gli ingredienti erano ottimi: mozzarella e ricotta di bufala, prosciutto italiano.... :-P
...comunque ho tentato di riprodurla anche quissù in Svizzera con un risultato comunque molto buono!

Ingredienti per la pasta: vedi pizza.

Ingredienti per il ripieno:
  • mozzarella (di bufala)
  • ricotta (di bufala)
  • prosciutto o salame

Preparazione:
Per prima cosa preparate la pasta della pizza, potete seguire le istruzioni che trovate sempre qui.
Una volta lievitata, stendetela e tagliatela a pezzettini (di circa 10 x 10 cm). Tagliate la mozzerella a cubetti e il prosciutto (o il salame) a striscioline. Quindi disponete alcuni cubetti di mozzarella, due cucchiaini di ricotta e alcune striscioline di prosciutto in una delle metà di ciascun pezzetto di pasta e richidete saldamente a mezzaluna. In una padella scaldate un dito d'olio, dunque friggete i panzerottini su entrambi i lati: il calore dell'olio bollente fara' lievitare velocemente la pasta che diventerà anche leggermente croccante. Una volta cotti, scolateli dall'olio in eccesso e appoggiateli sulla carta da cucina. Servite caldi! (Se non li finite, sono buonissimi anche riscaldati in forno il giorno dopo!... ma siccome uno tira l'altro, sarà difficile che avanzino!).

PS: tanti auguri a Francesca che oggi compie 9 mesi! :-)

giovedì 19 giugno 2008

"Spaghettini" di zucchine al pomodoro

Chissà come mai in questi giorni mi vengono tutte ricette bianche rosse e verdi... mi starò facendo influenzare da tutte le bandiere esposte qui in Svizzera per gli europei di calcio o semplicemente questo insolito sole mi fa venire nostalgia dell'Italia?


Ingredienti (per 2):
160g spaghetti
2 zucchine
6 pomodori da sugo
1 scalogno
olio extravergine d'oliva
basilico
formaggio grana
1 cucchiaio di farina
sale & pepe


Spuntate le zucchine, lavatele, asciugatele e tagliatele a fettine sottili (magari con l'aiuto di un pelapatate) nel senso della lunghezza, quindi spolverizzatele con la farina.

Friggete le zucchine in una padella con l'olio.
Scottare i pomodori in acqua bollente, scolarli e togliere la buccia, quindi tagliarli a listarelle e unirli allo scalogno soffritto. Aggiungere il basilico, sale, pepe.
Quando la pasta è pronta conditela con il sugo di pomodoro e aggiungete gli "spaghetti" di zucchine e il formaggio grattuggiato. Quando arrotolerete la forchetta gli spaghetti di zucchina si avvolgeranno assieme alla pasta.


PS: Buon viaggio Vera!... e bentornata a casa!

mercoledì 18 giugno 2008

Riccioli alla rucola

Finalmente oggi è tornato il sole!
Così avevo voglia di farmi una pastasciutta che sapesse un po' di estate! Ecco qui:



Ingredienti:
100g di rucola
cipolla
aglio
olio extravergine d'oliva
6 pomodori
peperoncino
timo
sale







Affettare le cipolle sottili, metterle in un tegame con l'aglio e l'olio e soffriggerle a fuoco basso per qualche minuto. Eliminare l'aglio e aggiungere i pomodori affettati e cuocere finché il sugo non si sarà ristretto.

Unire il peperoncino e il timo, salare e aggiungere le foglie di rucola lavate e spezzettate.
Appena si saranno ammorbidite, togliere dal fuoco il sugo. Una volta prnta la pasta conditela servitela con delle foglioline crude di rucola.

domenica 15 giugno 2008

Voglia di cioccolato: soufflé al cacao!

Dopo la gastrointerite, ho tanta voglia finalmente di mangiare! Ecco qui un facile e sfizioso dolcetto (la cui ricetta è ripresa dal blog di Geppina) che mi permette anche di usare le mie nuove formine da muffin colorate!

Ricetta per 6 persone:
4 uova
150 g di zucchero
100 g di cacao amaro
75 g di burro
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di farina

Preparazione
Sciogliete il burro a bagnomaria. In una ciotola grande, versate lo zucchero ed il burro e lavorate, fino a che il composto non risulti omogeneo. Aggiungete le uova una alla volta, la vanillina e la farina (setacciata), continuando a lavorare fino ad ottenere una crema senza grumi.
A questo punto aggiungete il cacao setacciandolo e mescolate energicamente.
Imburrate e infarinate degli stampini mono-porzione (tipo quelli da budino) e riempiteli con il composto fin quasi all’orlo.

Cuocete in forno (ventilato) a 180° per circa 10 minuti, oppure 15 minuti se non ventilato. Sfornate e impiattate. Servite subito altrimenti il cuore di cioccolato fuso si rapprenderà.

Commento: Purtroppo non mi sono venuti bene come speravo, forse a causa del forno non ventilato... per i primi 10 minuti erano ancora completamente liquidi e poi si sono subito rappresi, senza lasciare il cuore morbido... peccato... si vede proprio che per i dolci non ho preso da mio papá!! Meno male che per pranzo avevo fatto una pizza buonissima!

PS: Tanti auguri, Giò! :)

mercoledì 11 giugno 2008

Viaggio a Napoli

Sfortunato viaggio a Napoli...


durante il quale mi sono ammalata. Per fortuna i primi due giorni sono stata bene e ho avuto la possibilità di vedere bellissimi posti, assaggiare un sacco di prelibatezze, apprezzare le particolarità di questa città speciale...



... godermi il sole (che qui in Svizzera si fa vedere così poco), ...


... e rivedere il mare che mi manca tanto!


Silvia

sabato 7 giugno 2008

Torta di pomodori verdi

Preparazione 15 minuti
Cottura 40 minuti
290 cal/porzione

Ingredienti per 4 persone:
270 g di farina
150 g di burro
6-8 perini verdi
4 cucchiai di zucchero
cannella in polvere
sale
pecorino pepato

  1. Mescolate nel mixer la farina con 120 g di burro, una presa di sale e una tazzina di acqua ghiacciata.
  2. Stendete metà abbondante della pasta e rivestitene uno stampo da crostata di 28 cm, lasciandola sbordare. Tagliate i pomodori a fette e disponetele sulla pasta cospargendo ogni strato con fiocchetti di burro e un po' di zucchero mescolato alla cannella. Coprite i pomodori con il resto della pasta stesa e sigillatela intorno ai bordi. Spolverizzate la torta con zucchero e cannella, punzecchiatela e infornatela a 180° per 40 minuti. Servitela tiepida accompagnata con il formaggio.

Pasta dell'Isola d'Elba (Cuoche dell'altro mondo©)

Ingredienti per 2 persone:
150 gr di pasta corta


1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di capperi
1 manciata di olive nere
3-4 pomodorini secchi sott'olio
10-15 pomodorini ciliegia (a seconda della grandezza)
basilico
peperoncino secco
olio evo
1/2 limone o lime
sale e pepe


Preparazione:

Mentre cuoce la pasta far soffriggere lo spicchio d'aglio schiacciato in un cucchiaino d'olio. Appena dorato aggiungere i capperi, le olive ed i pomodorini secchi (tutti tagliati grossolanamente). Far soffriggere per un minutino. Aggiungere i pomodorini freschi tagliati a metà e qualche foglia di basilico, aggiustare di sale se necessario e condire con peperoncino a piacere. I pomodorini non devono spappolarsi, basta che prendano un po' di sapore. Intanto preparare un'emulsione con 2-3 cucchiaini d'olio, un po' di sale e pepe ed il succo di mezzo limone. Versare la pasta al dente nella padella con il condimento e aggiungere infine l'emulsione. Mescolare bene e servire con qualche foglia di basilico fresco.


venerdì 6 giugno 2008

giovedì 5 giugno 2008

La sconfitta della lingua

Ho letto su "Internazionale" della scorsa settimana (http://www.internazionale.it, un settimanale che ho conosciuto grazie a Giovanna e che raccoglie articoli di molti giornali del mondo tradotti in Italiano, secondo me molto interessante) questo articoletto nella rubrica "Italieni" in cui scrivono stranieri che vivono in Italia da molto tempo o figli di stranieri nati in Italia, insomma i cosiddetti nuovi italiani. Siccome lo trovo molto bello (e tristemente vero), volevo farlo leggere anche a voi. Buona giornata!

Silvia
PS: scusa Gio' se ti tolgo il gusto di leggerlo...



La sconfitta della lingua

TAHAR LAMRI
Non so che ne pensa il professor Tullio De Mauro, ma a me sembra che la più grande sconfitta delle ultime elezioni l'abbia subita la lingua. In questi vent'anni passati in Italia, man mano che imparavo e perfezionavo la conoscenza dell'italiano avevo l'impressione di assistere al suo declino. E il declino di una lingua è l'anticamera dell'imbarbarimento della politica. Per alcuni l'ultima campagna elettorale è stata pacata, mite e civile, per altri noiosa. Secondo me, invece, è stata essenzialmente una veglia funebre per la morte della lingua. Quando le parole non significano più nulla, non possono raggiungere chi ci ascolta: si infrangono contro le persone, senza tornare indietro per una seconda elaborazione o ridefinizione. I discorsi da bar hanno abbandonato i bar e si sono trasferiti in bocca all'esperto ovviologo di turno, che si limita a confermare quello che tutti pensano o, peggio, dicono. Due giorni dopo il mio arrivo in Italia, mentre aspettavo l'autobus, un signore mi ha chiesto qualcosa. Dato che non parlavo ancora italiano, non ho potuto rispondere. Per nulla scoraggiato dal mio mutismo, il signore si è avvicinato, mi ha preso la mano e ha consultato il mio orologio, dandomi il più bel benvenuto che si possa dare a uno straniero: toccarlo. Qualche anno dopo una vicina, che aveva incontrato a casa mia un senegalese, ha detto: "Oggi ho visto un nero, ma talmente nero che aveva perfino le pieghe del collo nere". Era la prima volta che vedeva un nero, e con quella frase stava raccontando la sua storia di bracciante, abituata a vedere i contadini che si abbronzavano ma non nelle pieghe del collo. La mia vicina aveva le parole per raccontare se stessa e la diversità.Vedeva che quel signore senegalese era intimamente diverso da lei, ma non le faceva paura, perché sapeva riconoscere quell'alterità. Un anno dopo, nel 1991, ho sentito l'allora presidente dell'Enimont, Raul Gardini, che affermava: "Io non sono un voltagabbana". All'epoca, quando in Italia essere un voltagabbana era ancora una cosa grave, la televisione osava trasmettere espressioni del genere. Ora sarebbero considerate sovversive. La conseguenza peggiore della sconfitta della lingua è quella che chiamerei orizzontalizzazione del conflitto: non c'è più un linguaggio legato alla rivendicazione dei diritti, quel dare del "tu" al potente di turno, padrone di casa o datore di lavoro che sia. C'è solo un senso di soffocamento provocato dal vicino, acui ci si rivolge con i sassi in bocca. Nel 1921 i braccianti di Mezzano, nel ravennate, si ritrovarono con alcuni milioni di guadagni da spendere. Avrebbero potuto comprarci da mangiare – la fame era tanta – o costruire delle case. Invece preferirono creare un teatro sociale: il luogo del linguaggio e delle parole. È questa l'Italia di cui sono perdutamente innamorato. Quella di oggi somiglia sempre di più a un altro paese.

TAHAR LAMRI è nato in Algeria nel 1958 e vive in Italia dal 1987. Autore di diversi spettacoli teatrali, ha scritto I sessanta nomi dell'amore (Traccediverse 2007).




da Internazionale (23/29 maggio 2008) n. 745, pagina 29, nella rubrica "Italieni"

Creative Commons Licensearticolo soggetto a licenza Creative Commons
 

Le foto invece sono mie (Trieste e Milano)


Grazie alla redazione di Internazionale che ha risposto alla mia mail dandomi il permesso di pubblicare questo articolo!
Silvia

lunedì 2 giugno 2008

Mattonella allo yogurt

Preparazione 10 minuti
Cottura 45 minuti
435 cal/porzione
Per 8 persone:
  • 150 g di farina
  • 150 g di farina di grano saraceno
  • 220 g di zucchero di canna integrale
  • 150 g di burro
  • 5 uova
  • 180 g di yogurt greco
  • un cucchiaino di lievito vanigliato
  • 30 g di mandorle a lamelle
  • sale
Per accompagnare:
250 g di yogurt greco
  1. Montate lo zucchero e il burro morbido con le fruste elettriche fino ad ottenere una crema. Aggiungete le uova una alla volta, poi lo yogurt e un pizzico di sale. Infine unite le farine e il lievito setacciato con un colino.
  2. Versate l'impasto in uno stampo rettangolare di 28x18 cm rivestito di carta da forno. Cospargete la superficie del dolce con le mandorle a lamelle e cuocete in forno caldo a 180° per 45 minuti.
  3. Lasciate raffreddare la mattonella, sformatela e servitela a fette con lo yogurt di accompagnamento.
Variante:

Oggi avevo deciso di preparare questo dolce per degli amici, ma quando ormai stavo lavorando burro e zucchero, ho scoperto di non avere lievito, nessuna traccia!!!!

Allora ho dovuto ingegnarmi... niente lievito? Allora frumina e albumi montati a neve!

L'impasto della mia torta è quindi così costituito: 100 g di farina, 100 g di farina di grano saraceno, 100 g di frumina. Anziché aggiungere le uova intere, ho aggiunto prima i tuorli e alla fine gli albumi montati a neve. A dire il vero non avevo nemmeno lo yogurt greco e le mandorle... quindi la mia torta è tutt'altra cosa rispetto a questa! Perché ho messo yogurt intero al limone e per guarnizione scorzette di limone caramellate...

A voi la scelta... cosa preferite?

domenica 1 giugno 2008

Sulle colline di Villigen

Lunga passeggiata sulle colline...


... e poi un meritato pranzetto a base di Rösti (piatto tipico svizzero a base di patate la cui ricetta arriverá presto!) e Chnöpfli/Knöpfli (delle specie di gnocchi di farina svizzeri, simili agli Spätzle),


... qui in mezzo alla campagna (...chi avrebbe mai immaginato che un posto cosí avesse anche il sito internet!).


Silvia

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ipse dixit...

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  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
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  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!